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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Scuola
Gli insegnanti non dovranno restituire i 150 euro percepiti nel 2013

8/1/2014 - 12:12


Gli insegnanti non dovranno restituire i 150 euro percepiti nel 2013 derivanti dalla questione del blocco degli scatti.

Lo si è deciso, si legge in una nota, nel corso di una riunione a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, Enrico Letta, il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, e il ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza.

 

 IL TWEET DI ENRICO LETTA

Si chiude il caso che rischiava di spaccare il governo.

Il segretario del Pd Matteo Renzi era stato durissimo fin da subito contro il porvvedimento.

Anche su twitter oggi ha ribadito il suo "no". «Il taglio agli insegnanti è assurdo. Il governo rimedi a questa figuraccia, subito.

Il Pd su questo non mollerà di un centimetro», queste le sue parole secche sul social network. 

Immediato il commento del leader del Pd alla notizia comunicata dal premier Letta: «Bene governo: su insegnanti #cambiaverso - scrive su Twitter, e aggiunge -  Adesso lavoro: dati Istat devastanti.

Oggi bozza job act per dibattito aperto.

Il Pd decide il 16 gennaio». Una «vittoria» del Pd, a parere del responsabile scuola e Welfare dei Democratici Davide Faraone: «Grazie al nostro intervento il Governo ha deciso che gli insegnanti non dovranno più restituire i 150 euro percepiti nel 2013».

«Il passo indietro compiuto grazie alla pressione del Partito democratico e del ministro Carrozza - aggiunge - ha posto fine ad una vicenda assurda e dannosa.

Non si può pensare di fare cassa sull'istruzione, comparto decisivo per la crescita culturale, sociale e quindi economica del Paese.

Il Pd continuerà a vigilare affinchè non si compiano passi indietro ma in avanti, ovvero che non si tagli ma si investa in un settore così importante per il nostro futuro».

 Dello stesso parere anche Pina Picerno, responsabile Legalità nella segreteria del Pd: «La decisione del governo di rinunciare alla restituzione degli scatti maturati nel 2013 dagli insegnanti è un successo del Pd. Non si possono sempre pretendere sacrifici da un settore già fortemente penalizzato colpendo chi è chiamato a educare e formare i nostri ragazzi. Per il Pd la scuola ė da sempre una priorità assoluta.

Grazie al Pd si cambia verso per davvero». Soddisfazione anche da parte della senatrice Pd, capogruppo in commissione Istruzione, Francesca Puglisi: «Siamo molto soddisfatti della risposta immediata del Ministro Maria Chiara Carrozza e della soluzione positiva trovata dal Governo che stoppa la restituzione dei 150 euro dello scatto stipendiale degli insegnanti. Errore palese generato dallo zelante apparato burocratico del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Un bel lavoro di squadra tra partito, parti sociali, governo e sollecitazione parlamentare.

Questa è la buona politica: ascolto e risposta immediata ai problemi».

 

 LA POLEMICA

 Sul tema era già scoppiato un caso. A Twitter si era affidato anche Nichi Vendola per commentare il provvedimento di Saccomanni: ««Gli insegnanti italiani hanno bisogno di molte cose: eccetto di essere umiliati e presi in giro anche da questo governo, non se lo meritano dopo aver patito i disastri compiuti dalla Moratti e dalla Gelmini.

È assordante il silenzio di Enrico Letta in queste ore. #scuola». Silenzio che si è interrotto con la comunicazione di questa mattina. A garantire il suo impegno affinché il governo facesse dietrofront era stato anche Angelino Alfano.

Queste le sue parole: «È un modo del governo di farsi male da solo. Io e Ncd faremo di tutto per entrare dentro questa vicenda e faremo di tutto per evitare che si verifichi».

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10/1/2014 - 15:15

AUTORE:
Dario Focardi

Hanno tagliato la formazione dei docenti ed i laboratori esterni di sostegno all'attività curricolare.
Così la scuola italiana va sempre più a picco con la partecipazione di tutte le forza politiche.

8/1/2014 - 21:12

AUTORE:
Gian Paolo

La scuola italiana a tutti i livelli e' la peggiore di tutta europa, proviamo con questi 150 euro se migliora qualcosa .
Anzi io ne darei un altro 150 ino in più !