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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a spaziodonnarubr@gmail.com
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
IL PROVERBIO
In terra di ciechi....

9/1/2014 - 11:40


Il proverbio di oggi:

In terra di ciechi
chi ha un occhio è signore
 
Il modo di dire:
Levarsi di ‘ulo
Volgare e colorita espressione dialettale traducibile con “togliere il disturbo” oppure “levare le tende” ma un’efficacia molto maggiore.
Andare in culo, nel culo” indica invece indifferenza, non curanza nei confronti di qalcosa o di qualcuno.
Simile è “levarsi da ‘oglioni”, della stessa forza.
 
 
Dal libro “Le parole di ieri” di G.Pardini
 
SCIACQUABUDELLA
Lett: SCIACQUABUDELLA.
In italiano significa [bere senza mangiare], di solito riferito al vino.
In dialetto invece sciacquabudella era detta una bevanda di poco sapore, di poco valore.
Aveva un significato francamente negativo, come di un vino di poca gradazione o di un liquore non abbastanza forte.
 
SCIACQUINO
Lett: nc.
Termine non presente in lingua italiana ed indicante in dialetto una persona disponibile, servile, petulante, di poco valore.
 
SCIAGATTATO-SCIAAGNATO
Lett: nc.
Termini equivalenti che hanno entrambi il significato di sciupato, rovinato.
Sciagattato è più frequentemente riferito a cose: “guarda come me l’hai sciagattato!” , mentre sciaagnato è più utilizzato per le persone: “come sei sciaagnato!” come sei sciupato, malmesso!
 
SCIANGUINARE
Lett: nc.
Probabilmente derivato da sanguinare, [perdere sangue], indicava una condizione di estremo disagio.
“Ho una miseria che scianguino!” segnalava con forza il disagio di tale condizione, così grave da arrivare al massimo della sofferenza, rappresentato appunto dal sanguinamento.
Esiste un detto che rende bene l’idea di questa condizione:
Dalla madia di un povero scappò un topo con le lacrime agli occhi!
Scianguinare era anche usato, anche se più raramente, come sinonimo di sanguinare.
 
SCIAPITO
Lett: SCIAPITO. [Scipito. Sciocco].
L’accento va sulla seconda i ed in dialetto ha il significato non tanto di sciocco, cioè poco salato, ma di insapore, insipido, scialbo, sciapo.
 
SCIORTA
Lett: nc.
Nome dialettale per indicare la diarrea.
Probabilmente derivato da sciolta, andare sciolto, con le feci fluide, non compatte.
E’ termine piuttosto volgare. Molto comune in passato, oggi è quasi abbandonato e si utilizza prettamente a scopo canzonatorio.
Corpo sciolto è anch’esso utilizzato per indicare lo stesso stato di disordine intestinale, forse con una punta di minore volgarità ed è stato anche impiegato da Benigni per la sua famosa ballata.
Con la “compagnia del corpo sciorto” si vuole indicare un’accozzaglia di persone, ma anche di amministratori e politici, che non fanno propriamente il loro lavoro o dovere con impegno e dirittura morale.
 

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