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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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Epe e... Poesia

11/1/2014 - 8:12


Da: Nuovi Poemetti
Pietole
Sacro all' Italia esule
Siede, adagiato sotto la corona
d'un ampio faggio, il dorso ad una siepe,
il contadino. E piena d'api i fiori,
la siepe manda un lieve suo sussurro.
Splendono intorno e fiumi e laghi al sole,
al vento glauche fremono le spighe.
Ad ora ad ora un muglio di giovenchi
cupo, e un tremulo ringhio di polledri;
e tubar rauche qua e là colombe,
e gemebonde tortori sull'olmo.
Quegli ripete aspre parole ai pioppi,
ai lunghi pioppi dondolanti in fila.
E dice:
- I am Italian
I am hungry... -
- Ich bin Italiener
Ich bin hungrig... -
A quelle voci strane
dalle verdi acque echeggiano le rane
con la querela sempre ugual, ch'eterna-
mente gracidano gracidano...
- Soy Italiano
Tengo hambre... -


Ma non si vive di sola poesia, quella riempie l’anima ma non lo stomaco, lo dice anche il Carducci in tante lingue e allora quelle gemebonde tortori che stan sul filo, quasi quasi, starebbero bene anche così, dalla gentile carducciana maniera alla cartucciata precisa e facile:

 

Spiumate le tortore avendo cura di non portare via la pelle, elemento molto importante per la riuscita del piatto, tagliatele a metà lungo il petto facendo attenzione a non rovinare le interiora, che laverete ed asciugherete con cura e conserverete in congelatore per poi utilizzare con le ricette che vi richiedono i fegatini come ingredienti.  Lavate ed asciugate le vostre tortore, mettete l’olio ed il pepe in un piatto da zuppa, passatevi per bene le tortore facendo attenzione che il condimento vada anche all’interno degli uccelli, ponete il burro in una padella con fondo alto per permettere una cottura lenta, fate scaldare la stessa e una volta che il burro si sarà sciolto mettetevi le tortore e fatele rosolare da tutti i lati; essendo il più delle volte abbastanza grasse per il cibo accumulato durante la bella stagione , non necessitano di aggiunta né di burro né di olio, quando vedrete che hanno raggiunto un buon punto di cottura da tutti i lati le taglierete in 4 parti, aggiungete i pomodorini tagliati a metà sui quali farete una leggera pressione con un mestolo di legno per consentire al succo di uscire ed espandersi per tutta la padella, dopo 5 minuti circa aggiungete il vino e lasciate evaporare altri 5 minuti ed il piatto è pronto.
 

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