Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Il Gruppo Maggio Migliarinese (gruppo è meglio, di comitati ce ne sono già troppi) anche quest’anno, per festeggiare la Festa del Paese, nella serata della vigilia organizza il suo collaudato spettacolo “Aspettando il dì di festa”, spettacolo interamente prodotto con autori attori e fattori a “metri 0”.
Memori del grande successo dello scorso anno con “Lunatantum, Festival migliarinese della canzone”, abbiamo pensato di ripetere l’evento con una leggera variazione (mai ripetersi è il nostro motto) sia nel nome che nel modo di presentarsi.
Il nome inizialmente scelto di “Lo Zecchino d’oro”, questo perché quest’anno ci saranno anche i bambini a cantare insieme agli adulti, è stato cambiato, non per motivi di copyright ma per il tempo di crisi in cui viviamo e dove soldi ne girano pochi e anche per il fatto che siamo in un paese prevalentemente agricolo, in “Lo Zucchino d’oro”.
Quindi: battaglione, popolazione (come diceva Totò) fatevi avanti!
Bimbi canterini convincete il babbo, il nonno, lo zio, il fratello grande, il vicino di casa, il commesso della Conad, basta che sia migliarinese, e venite a cantare!
Quelli grandi detti sopra: cercate un bimbetto in casa e venite a cantare!
Noi ci divertiremo, Voi non so!
Seguiranno altre notizie, Voi intanto arrotate le tonsille!