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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

Di Mario Lavia
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Di Umberto Mosso
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Di Roberto Zangheri
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Intervista a Maria Elena Boschi
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di Mario Lavia
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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E settembre vien danzando
vien danzando alla tua porta:
sai tu dirmi che ci porta?
Tante uve, bianche e nere
fichi e mele con le pere
e di zizzole .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
FINALMENTE DOMENICA!
di Ovidio Della Croce
Siamo noi… il sindaco che stiamo aspettando

19/1/2014 - 13:37

Prima di entrare nel merito delle elezioni amministrative di San Giuliano, devo confessare una mia personale difficoltà a capire bene i posizionamenti, tattiche e incontri che ci sono stati tra le varie forze politiche, il che potrebbe rendere quanto segue assai approssimato, se non sbagliato. Per quanto mi riguarda riconosco anche un mio particolare pregiudizio e cioè penso che spesso la partita si decide a Pisa e non a San Giuliano. Ma non sono d’accordo, non lo sono mai stato, anzi penso esattamente il contrario: noi cittadini e cittadine di San Giuliano stiamo aspettando un sindaco che sappia stare qui con noi per i prossimi cinque anni e, se fa bene, forse anche dieci anni delicatissimi e difficilissimi. Del resto sarebbe la prima volta che a San Giuliano si organizzano primarie per scegliere il sindaco. Non sarà questa la soluzione, ma è certo un buon inizio. Poi, mentre la politica locale fa i suoi giri, noi possiamo andare al Cineclub Arsenale e guardarci quel piccolo capolavoro di film che è “L’arte della felicità” che racconta una storia che è quella di tutti, che dice: “Siamo qui, siamo ora, siamo quello che possiamo, siamo quello che ci riesce meglio”. Siamo noi che scegliamo il sindaco che stiamo aspettando.
 
Scriverò solo alcuni appunti di base stile mappa di ciò che si muove nel centrosinistra e nella sinistra, alla fine proverò a fare delle osservazioni, porrò dei dubbi e proverò a trarre qualche parziale e provvisoria conclusione.
 
1.    I candidati a Sindaco per il momento sono due: Mauro Parducci e Franco Marchetti. Il primo dovrebbe essere appoggiato dalla lista “Impegno e solidarietà”; il secondo è proposto da Sel. I due, penso, vorrebbero unire il centrosinistra e aprire alla sinistra rappresentata da Rifondazione comunista. Il primo, pur ancora iscritto al Pd (forse, se non mi sono perso qualche passaggio), ha fatto le sue prime mosse al di fuori del partito e con uno stretto legame con la lista civica “Impegno e Solidarietà”, nel segno di una “forte discontinuità” con l’attuale amministrazione guidata dal Pd; la candidatura del secondo trova le sue radici “nel solco della sinistra sangiulianese” per un centrosinistra forte in aperta discontinuità con l’attuale amministrazione e con l’obiettivo di ricostruire “una connessione sentimentale” con i cittadini sangiulianesi.


2.    Il Pd ha avanzato alcuni nomi: Alessandro Betti, Sergio Di Maio, Fabiano Martinelli. Ma per il momento non è uscito il candidato vincente.


3.    Nonostante che se ne parli abbastanza la scelta del candidato a sindaco attraverso le primarie aperte del centrosinistra è ancora incerta, ciò vuol dire che se il Pd riuscisse a trovare un candidato unitario e forte ecco che diventerebbe quasi automaticamente il candidato del centrosinistra.


4.    Il candidato più forte, per ora, mi pare Franco Marchetti, uomo inequivocabilmente di sinistra che mi sembra molto attento alle divisioni interne al Pd e al “nuovismo” che agita questo partito. È evidente che, con questo atteggiamento, qualora si facessero le primarie, Marchetti punta a raccogliere consensi soprattutto nel bacino elettorale del Pd. Per forza, non c’è altra strada per vincerle.


5.    Rifondazione comunista è una piccola ma vitale forza politica che fa opposizione di sinistra all’attuale amministrazione. Le sue due ultime uscite pubbliche sulla Mini Imu e sul degrado della stazione ferroviaria hanno raccolto molti consensi, ma corre il rischio di essere marginale. È noto che per Rifondazione prima vengono i programmi e i contenuti, poi i candidati. Per questo, pur avendo un possibile candidato ben conosciuto nel territorio e molto stimato da tanti e tante come il suo attuale coordinatore comunale Luca Barbuti, Rifondazione non ha ancora espresso un candidato a sindaco.


6.    Da molte parti, per la prima volta, alle comunali di San Giuliano, la parola che viene ripetuta con decisione è “discontinuità”, segno che la critica verso la giunta uscente è cresciuta in lungo e in largo.


7.    Si parla molto di nomi e di candidati ma i programmi non sono ancora al centro del dibattito, ad oggi soltanto “Impegno e solidarietà” ne ha proposto uno molto interessante e su singoli aspetti programmatici la lista civica continua il confronto sul territorio con i cittadini, come mostra per esempio il convegno su “Turismo ecosostenibile, cultura, crescita e occupazione".
 
Prima di chiudere vorrei provare a scrivere alcune riflessioni politiche o forse politiciste.
 
La prima riguarda il Pd, che è attraversato da un nuovo corso che personalmente guardo con il dovuto rispetto, ma sinceramente fatico a capire. A me piace guardare al passato per capire meglio e orientare la mia azione nel presente. Il passato parla di una storia amministrativa in cui è forte il legame con il territorio e con le persone che lo abitano, per questo credo che siano necessarie primarie aperte su programmi chiari e con candidati di livello alto che sappiano mobilitare i cittadini e le cittadine in un confronto vero e su questioni reali. “Siamo qui, siamo ora, siamo quello che possiamo, siamo quello che ci riesce meglio”. Siamo noi che scegliamo il sindaco di San Giuliano.
 
La seconda, gli amici e compagni di Sel, a cui vorrei con molta modestia chiedere di cercare di non restare prigionieri del “senso di responsabilità”. Come scrive Adriano Sofri nel suo libretto molto bello su Machiavelli: “Il senso di responsabilità è il farmaco fatale del potere, medicina e veleno, guai a mancarne ma guai a restarne prigionieri”. Fuor di metafora, sarei curioso di sapere cosa intendono fare nel caso il Pd imponga un suo candidato evitando le primarie di coalizione.
 
La terza, la lista “Impegno e solidarietà”, a cui va riconosciuto il grande merito di essere partita bene col programma, ma a me pare debole per quanto riguarda la proposta politica: non è chiaro quale sia il candidato sindaco che rispecchi quel programma, né al momento sembra sia stato sciolto il nodo se partecipare alle primarie o no, se restare nel perimetro del centrosinistra o no. Ma, ripeto, io mi sento il passato che guarda al presente con difficoltà, ciò rende queste note assai incerte.
 
L’ultima, ai miei cari amici e compagni di Rifondazione comunista, una semplice raccomandazione: trovate la strada per tornare a vincere. A San Giuliano si è aperto uno spiraglio da cui potrebbe uscire un piccolo prodigio, certamente su programmi innovativi e di sinistra. Per vincere è necessaria un’alleanza con un centrosinistra rinnovato. Altrimenti resta la dignità di un’alleanza di forze alternative aperta a chi ne condivide obiettivi e contenuti. “Siamo qui, siamo ora, siamo quello che possiamo, siamo quello che ci riesce meglio”. Siamo noi il sindaco che stiamo aspettando.

In conclusione, mi rendo conto del paradosso in cui sono caduto: resuscitare la vecchia alleanza di centrosinistra di cui faccia parte Rifondazione comunista. Personalmente penso che questa sia una possibilità che abbia qualche speranza di diventare realtà. Una conclusione apparentemente inaccettabile, forse a oggi da molti ritenuta poco praticabile, che però deriva da premesse accettabili. Forse un paradosso. Scusate, ma a me succede anche di vivere una vita paradossale. Dunque, penso che sarebbe bene lavorare politicamente e con intelligenza su questo paradosso. Meteorologicamente piove sempre, meteopoliticamente rosso di sera bel tempo si spera.

Fonte: Foto: "Rosso di sera", di Red
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30/1/2014 - 12:15

AUTORE:
esterno

Poesia,storia,realtà,fantasia .Certo è che sono sempre più confuso e questo non aiuta,la consapevolezza politica.Il sindaco è di tutti!Non dimentichiamolo adesso e dopo.Quando non codivideremo o plauderemo il suo operato,è la nostra scelta politica ed anche non lo fosse sarà il primo cittadino di tutti.

28/1/2014 - 19:09

AUTORE:
odc

Cari lettori,

è in corso nel Pd la raccolta delle firme per partecipare alle primarie, entro la fine del mese sapremo quale candidato parteciperà o quali candidati parteciperanno. Oltre ai nomi già detti di Sergio Di Maio e Alessandro Betti, la notizia è la partecipazione di Giulia Stampacchia. La segretaria Daniela Andreotti auspica che si arrivi a una candidatura unitaria.

Ringrazio molto i commentatori di questo mio articolo, grazie per le parole che hanno usato nei miei confronti e per le precisazioni che hanno fatto.

20/1/2014 - 15:30

AUTORE:
Sandro Petri

Caro Ovidio,
Complimenti per la disamina che hai fatto della situazione a San Giuliano. Sono certo che è stata utile per molti lettori della Voce.
Concordo su quasi tutte le tue valutazioni, anche se, come segretario della Lista Impegno e Solidarietà, vorrei fare alcune precisazioni su quello che hai espresso come dubbi da chiarire per quanto riguarda noi.
Ti ringrazio per gli apprezzamenti sul programma in divenire, che speriamo di poter migliorare e rendere più concreto prima possibile, anche per evitare le giuste critiche di chi lo considera solo il libro dei sogni. Vogliamo che diventi il libro degli impegni.
Per quanto riguarda la nostra collocazione, questa è e rimarrà nel centrosinistra. Per questo abbiamo avuto ed avremo contatti con tutti gli attori di questo perimetro, come lo definisci, da Scelta Civica a Rifondazione. Certamente hai ragione per quello che riguarda i partiti "nazionali". Essi hanno necessità ed obbligo di ragionare in termini di scelte a livello provinciale e spesso anche tra singoli Comuni vicini.
Questo non è un nostro problema. Noi siamo cittadini di San Giuliano e siamo interessati solo al nostro Comune, senza vincoli e pastoie interne od esterne.
Viviamo la vicinanza con Pisa come un'opportunità da sfruttare, non come elemento da subire o da esserne soffocati.
Anzi, vogliamo creare una forte sinergia tra i Comuni dei Monti Pisani per realizzare iniziative che portino a maggiore sviluppo e servizi.
Per quanto riguarda il candidato Sindaco, come abbiamo chiaramente espresso, il nostro riferimento è Mauro Parducci, con il quale abbiamo già avuto modo di confrontarci sul programma e siamo, anche se la frase è in questi giorni abusata, in piena sintonia. Ne riparleremo al termine dei vari incontri che lui e noi stiamo facendo.
Per il momento parlare di primarie è prematuro, non sapendo con chi fare un percorso comune, ma siamo favorevoli, sempre che si raggiungano accordi sul programma e sui punti per noi irrinunciabili sul cambiamento e rinnovamento dell'amministrazione.
Infine, ti ringrazio per aver citato il nostro convegno di sabato su "Turismo ecosostenibile, cultura, crescita e occupazione".
Aver radunato a confronto con noi gli operatori turistici, da Federalberghi a Confesercenti, le associazioni che si battono per la salvaguardia del territorio e i cultori della storia locale è stato motivo di grande soddisfazione. Abbiamo così avuto modo di presentare e discutere le nostre idee, da una nuova mentalità ed approccio per accedere ai finanziamenti europei alle Biosfere per attirare un turismo attento alle bellezze naturali e paesaggistiche.
San Giuliano è ricca di opportunità e risorse naturali, storiche, produttive e culturali, e può, a pieno titolo, aspirare ad uno sviluppo sostenibile che ci tolga dalle secche economiche, finanziarie, sociali che oggi riscontriamo.
Il concetto più significativo è stato espresso da Rita Paciello: questi incontri sono importanti per stimolare il confronto sul tema del turismo e per creare un sistema coeso tra imprenditori, cittadini e amanti del territorio, unico modo per dettare, suggerire, richiedere con veemenza interventi ed incidere sulle decisioni degli amministratori. E una Lista Civica è l'interlocutore naturale, perché più attenta alle esigenze dello sviluppo del territorio.
Questo è quanto si propone Impegno e Solidarietà

20/1/2014 - 15:25

AUTORE:
odc

Si intitola "Machiavelli, Tupac e la Principessa" (Sellerio).

Me lo ha regalato mia figlia per Natale. "E' un guazzabuglio", scrive Sofri, parla "di grandi questioni e storie piccole", anche "di come si vive il resto della vita dopo che si è perduto tutto".

"Magnifico libretto" (Massimo Giannini, Vicedirettore de "la Repubblica").

"Un libro vivo, vivissimo" (Adriano Prosperi, Storico, Giornalista, Professore alla Scuola Normale).

20/1/2014 - 14:56

AUTORE:
J. P. Jones

... mi sembra che il termine "discontinuità" venga usato un po' come il prezzo civetta del supermercato. Seguo con distacco questo inizio di campagna elettorale e, dal quel che leggo, le idee latitano, e anche se ci fossero, siamo ad un federalismo al contrario, per cui di soldi da investire non ce ne sono, i conti comunali devono essere rivisti continuamente a causa del governo centrale, per cui salti nel buio non se ne possono fare. Quello che mi preoccupa fortemente è il continuo consumo del territorio con l'alibi delle "nuove attività produttive" ... di fatto inesistenti, senza nessuna considerazione di ciò che è riutilizzabile nel territorio, rispettando, sì la procedura della LR 1-2005, ma manipolandola ad uso di interessi particolari.

20/1/2014 - 9:53

AUTORE:
G.M.

Bell'esempio hai preso complimenti. Nemmeno pagato farei leggere quel libro ai miei figli

19/1/2014 - 23:04

AUTORE:
G.M.

Se ti sforzi capisci. Evidentemente non hanno dato la loro disponibilità

19/1/2014 - 18:50

AUTORE:
Curiosa

Articolo molto bello e interessante. Fotografa bene la situazione attuale del Comune di SGT. Stupisce che il PD allo stato attuale non abbia ancora un suo candidato. Stupisce ancor di più che tra tutti i nomi già in gioco (Parducci, Marchetti)o in procinto di farlo (Betti, Di Maio, Martinelli,...) manchi il nome di una donna.

19/1/2014 - 16:37

AUTORE:
odc

...Nikolaj Viktorovič Podgornyj e Aleksej Nikolaevič Kossighin che durarono 'nfino ad esser quasi decrepiti e poi dopo di loro promossero...
PUTIN.

Quei tempi lì non mi piacevano ma forse piacevano a tanti, questi qui neanche mi piacciono, ma forse piacciono a tanti.

19/1/2014 - 16:29

AUTORE:
Osservatore 1/2

...Nikolaj Viktorovič Podgornyj e Aleksej Nikolaevič Kossighin che durarono 'nfino ad esser quasi decrepiti e poi dopo di loro promossero Michail Suslov che durò un annetto solo perchè vecchio anche lui più di Fidel che ha messo suo fratello, ma, lorolì nipoti un ce 'n hanno?

Ora dalla Grande Russia a SGT il passo non è breve, mapperò quando eran giovani anche loroli, qualche cuore lo scaldavano anche se portavano avanti un ideologia un gocciolino sbagliata.

Da tutte le parti si chiede "rinnovamento" e se questo non avviene nelle figure, poi viene fatto "forzoso" come si è visto a livello nazionale nel PD.
Il buon Bersani ed il povero Cuperlo han pagato il fio perchè a furor di popolo venivano classificati come figli di Massimo D'Alema.
Certo la storia non si ripete mai ed anche un pensionato può essere un buon Sindaco di un medio Comune, però..
Siamo troppo legati a doppia mandata e la legge sbagliatissima dei due mandati per i Sindaci alle volte li lega al fatto che se non vengono ripresentati vuol dire che non cin s'è 'nfilato nemmen la prima volta e quindi i più vengon riproposti senza primarie perchè sarebbe uno scorno per l'uscente eppoi...

Come fa dico io un giovane che non è mai stato non dico Assessore ma neppure Consigliere Comunale a tirare avanti quella tiritera che sono sottoposti ad assorbire 30 Consiglieri che son li fra i banchi da 10 anni come minimo: emendamenti sulle delibere, sulle interrogazioni e su tutto il vocabolario politichese di prassi e se 'ncapano un anziano consigliere come lo è stato il capo di Cittadini e Territorio, li in consiglio da 30 anni il "giovane" deve portarsi una corrazza come minimo per non essere travolto dai "professionisti dell'emendamento" ed è "naturale" che si ricorra a chi la corrazza la portata in dote da lunghi anni di lotte e discussioni politiche per poi essere ex di quì ed ex di là e basti vedere quanti giovani senza gettone di presenza frequentano i Consigli Comunali: pratiamente punti!

19/1/2014 - 15:55

AUTORE:
odc

...ottantenni, settantenni, sessantennni, cinquantenni, trentenni, ventenni... in un confronto tra generazioni per condividere, collaborare, sperimentare, scegliere. Il riferimento è al film che si intitola "L'arte della felicità", e a un certo punto dice così: "Finché i musicisti faranno i tassisti, finché i poeti serviranno ai tavoli, finché gli uomini migliori lavoreranno al soldo di quelli peggiori la nostra strada andrà diritta verso l'apocalisse".

Riguardo alla questione dell'eredità sono dalla parte di Telemaco, il figlio di Ulisse che difende la sua casa invasa dai Proci. Con tutto il rispetto per il figlio di Bill Gates, Telemaco mi sembra il giusto erede. La legge che il padre incarna è rendere possibile il desiderio vitale dell'avvenire, la funzione paterna non è quella di giocare a essere sempre giovani, ma assumersi la responsibilità di educare i figli senza vantare l'ultima parola su tutto, mantenere il senso del limite, alimentare un desiderio senza avere la verità in tasca e lavorare qui e ora per costruire un buon presente e preparare un futuro migliore, se ne saremo capaci.

Il conflitto è necessario alla formazione, indispensabile per ogni relazione autentica, ma eliminare la funzione simbolica del padre (o buttare tutto all'aria e rottamare il partito) mi sembra una grande stronzata.

19/1/2014 - 14:02

AUTORE:
Osservatore 1

..settantenni il Sindaco che aspettiamo?
William Henry Gates III, meglio noto come Bill Gates, l'uomo più ricco del mondo dice di non voler lasciare eredità materiale di nessun tipo a su' fillioli perchè lui non è nato ricco e quindi spera che i figli prendano la sua grande eredità mentale e non materiale e quindi arricchirsi anche loro con il loro lavoro e non campare con il lavoro di su' pà!