Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Non proprio una partita entusiasmante
Eh sì, non è che ci si sia divertiti alla grande oggi all’Arena, però almeno non ha piovuto (ingegner Fusarpoli dixit). C’era molta attesa per il rientro di Daniele Mannini: si temeva che fosse tutto rotto (sennò perché il Siena ce l’avrebbe dato?) e invece no, specialmente nel primo tempo si è mosso bene, anche se poi ha finito la benzina; certo, a vedergli toccare palla, in una squadra di piedi cattivi come la nostra, sembrava l’alieno di “Ultimatum alla terra” prima di dire al robot Gort la fatidica frase “Klatu Barada Nikto”. A proposito, si giocava contro il Catanzaro, una squadra tosta e noiosa, che ha fatto in tutta la partita ben zero tiri in porta; i loro tifosi, essendo –per motivi che mi sfuggono- gemellati con la Fiorentina (sarebbe, credo, come se noi lo fossimo con il Cosenza), si sono presi con i nostri e di conseguenza si sono sprecati i cori contro il capoluogo di regione (350 euro di multa? Più altri 300 per un fumogeno? Più 200 per il coro contro la tessera del tifoso? Più 250 per il coro contro le forze dell’ordine?).
A Catanzaro per altro son legato da molti ricordi: nel 1972, per motivi affettivo-amorosi, trascorsi il mese di luglio in quei luoghi, per la precisione a Catanzaro Lido (che sarebbe come per noi Marina di Pisa). Ricordo che c’era il festival dell’Unità, benemerita manifestazione durante la quale potei assistere a un oceanico concerto di Mino Reitano; all’interno del festival fu organizzato anche un torneo di basket, al quale partecipai nella locale squadra del Nicastro; vincemmo la prima partita con una squadra di villeggianti improbabili, poi in semifinale contro il Serra San Bruno, ma soccombemmo in finale contro il forte Catanzaro Lido. Ma lasciamo perdere.
Torniamo alla partita: il primo tempo scorre inesorabilmente noioso, a parte qualche bel tocco di Mannini e gli atteggiamenti indisponenti dell’arbitro, che mi dicono si chiamasse Valerio Marini (sic!). Non succede niente di niente, niente tiri in porta e niente azioni; i nostri centrocampisti, quando hanno la palla, non sanno bene cosa farne, soprattutto Mingazzini (e sì che quasi tutti i palloni passano da lui, e non so bene perché) e Parfait, che ricorda a volte il mitico Feussi (in peggio, mi pare). Però la difesa non fa stupidaggini (e del resto stupido è chi lo stupido fa), e non so se questo dipende dalla pochezza dell’attacco nemico o dal fatto che è più attenta del solito.
Secondo tempo: ci si aspetta qualcosa (ma cosa?). Il nostro coach Cozza (ma il problema era poi davvero Pagliari?) mette Forte al posto di Favasuli (cambio curioso assai), ma non è che la situazione cambi granché. Poi ecco entrare Giovinco al posto di un Napoli inguardabile (mi spiace ma è un giocatore che sembra funzionare poco) ed ecco aprirsi i nostri cuori alla speranza: riuscirà finalmente ad esplodere, cioè a giocare decentemente almeno una partita? Gli si presenta subito una punizione invitante, ma colpisce uno della barriera (che per altro si spostava regolarmente tre o quattro metri avanti), poi, in un’azione successiva, mira deciso alla telecamera posta sulla rete di protezione sopra la porta avversaria e la manca di poco. Infine ecco un altro calcio da fermo da ottima posizione: dopo una litigata con Sabato (che secondo me voleva batterla lui) si presenta al tiro e questa volta centra bene l’angolo alla destra del portiere, che però, maledizione, fa un bel voletto e salva. Peccato, perché era stata senz’altro la miglior cosa del suo triste e anonimo campionato. Comunque, essendo il tifoso appunto un tifoso, noi continueremo inossidabili ad aspettare l’esplosione di Giovinco. E quel giorno festeggeremo, vedrai. Ma vedrai. A parte queste rosee aspettative, la partita finisce (logicamente) senza goal: sì, diceva qualcuno, noi almeno due o tre tiri li abbiamo fatti, loro neanche quelli, però il risultato più o meno è giusto, o quasi. Pazienza.
A proposito ho ricevuto (a voce) numerose critiche per il commento alla “Rigoletto” dell’altra volta (che palle, ecc.). Ebbene, non mi faccio intimidire: annuncio che in qualche prossima partita potrei fare un commento alla “Don Giovanni” di Mozart, o alla “Elisir d’amore” di Donizetti, o magari anche una cronaca alla “Pioggia nel pineto” di D’Annunzio, o perfino alla “5 maggio” del grande Manzo. Si vedrà.