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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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...ismo

4/2/2014 - 8:24



C’è del disegno, non c’è dubbio, c’è una “mano” sapiente, si vede, c’è una vena pittorica, si deduce, ma quale è quella nella gran massa di evoluzione dello stile?
Fa  Impressionismo questo groviglio, è come un    Simbolismo venato di  Raggismo nel suo  Spazialismo lontano dal Cubismo ma che riconduce  ad un Astrattismo fuso in Espressionismo che si aggancia al   Divisionismo con una vena di Futurismo o anche all’opposto Decadentismo e un misto di  Surrealismo e perché no? parecchio Romanticismo supportato da un grande Costruttivismo.


Vengo al dunque: e se fosse Altruismo?


Voi che ne dite?

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4/2/2014 - 21:45

AUTORE:
l'aggrovigliolato

Salve Lettori, bel risultato!
Ora vi racconterò una storia che sa di fiaba:
"C’era una volta una regina che si trovò in stato interessante e sola, erano morte sorelle, marito e figli e stava arrivando l’inverno. Cercò riparo in una vecchia casa e si addormentò in un lungo sonno.
La regina si svegliò in primavera e iniziò a costruire alcune cullette in un luogo riparato e difficile da individuare dove mise al riparo i figli appena nati nutrendoli e aumentando mano mano le loro stanzucce.
I figli cresciuti cominciarono a lavorare e lei continuò nella sua fantastica gravidanza assistita sempre di più dalle figlie che la nutrivano e accudivano.
La casa ormai era un enorme condominio con stanze e stanzine costruite con materiale vegetale che veniva bagnato con un succo magico e impastato tanto da farne pareti e solai.
In fine estate - inizio autunno la regina cessò di occuparsi della casa e cominciò un lungo litigio con i figli e maggiormente con le figlie che ne volevano la corona.
La regina, ormai vecchia e stanca, morì seguita nei giorni successivi da tutte le figlie che le erano rimaste fedeli mentre le figlie ribelli fuggirono di casa andando a cercare altri possibili reami. I figli sopravvissero fino alla fine dell’inverno.
Della casa non rimase che lo scheletro e le camerette abbandonate, saccheggiate poi da altri individui come riparo invernale".

Il calabrone mastica vegetali o addirittura piccoli legni e li impasta con la sua saliva per fare il suo nido che può raggiungere dimensioni impressionanti. Il più delle volte la costruzione è sferica e presenta un colore giallo sfumato con strisce di verde pallido a seconda del materiale usato. L’effetto è molto bello e ci possiamo avvicinare a controllare il lavoro attenti a non fare movimenti improvvisi.
In una stanzina dove avevo ammassato cose inutili e non aprivo da tantissimo per non disturbare le rondini che ogni anno tornavano a nidificarvi, giorni fa ho dato un occhiata ed ho trovato la “pancetta fritta”, come dice simpaticamente qualcuno di voi. Quella raffigurata era in un cassetto di un vecchio comodino ed è stata senz’altro una prova tecnica subito abbandonata data la ristrettezza del posto.
Nello scomparto sotto, quello dietro lo sportello grande, c’era un mondo di lavoro, un ammasso di strati di cellette tutte uguali, ordinate in file parallele, una cosa straordinaria, tutta di un colore bianco crema.
E allora le striature della foto?
Ecco il bello!
Quando dicevo disegno non intendevo il risultato cromatico del nido, ma perché era vero disegno!
Il primo posto nel cassetto aveva dato loro il materiale da masticare e cosa di più semplice di un materiale già ammorbidito? Lì dentro c’erano diversi fogli di carta dove i miei figli avevano fatto i loro disegni da bambini e che io non avevo avuto il coraggio di gettare. Quella carta, quei colori, si sono trasferiti nella "pasta da nido". Prove su prove e poi la rinuncia e il regalo che mi hanno fatto di avere un ricordo in questo meraviglioso modo.
La parola "altruismo" la avevo usata per dire che la costruzione di un nido di api, vespe o calabroni che siano, è effettivamente un lavoro di altruismo.
Ultimo aveva sfiorata la soluzione che fosse opera di animali, gli altri hanno scherzato sulla pancetta, il lillino, la stoffa, arrivando addirittura alla satira politica (che quella è come il giovedì o il prezzemolo).
I Calabroni no!

4/2/2014 - 19:46

AUTORE:
Ultimo.

.......... amica Ludmilla ...... ma ti sbagli. Questa è una frittata fatta, alla festa dell'Unità alla Vasca Azzurra di Nodia, con l'avanzi dei bomboloni. ....... Ultimo.

4/2/2014 - 18:37

AUTORE:
Ludmilla

ma di quella avanzata all'ultima festa dell'Unita', hai visto che coloraccio?

4/2/2014 - 16:41

AUTORE:
uno

Io ci vedo un nido di calabroni.

4/2/2014 - 15:05

AUTORE:
gi.bi.

e' carta da parati...... parati che piove tu un'avessi anfreddà.

4/2/2014 - 13:45

AUTORE:
sempre io...

è vero, di primacchito sembra proprio pancetta, mezzina o rigatino, ma... non pensate solo alla pancia popò d'ingordi!
Pensate a Ultimo, va bè anche lui è buongustaio, che è andato a leggermente sfrizzare il vero senso del quadro.
Quando dico quadro non intendo quello necessariamente su tela o incorniciato, ma tutto quello che ti fa dire, vedendo una bella cosa,: "sembra proprio un quadro!"
Ultimo per primo ha detto:
cee,
conchiglie,
coniglioli.
Quale è il sottile filo che li unisce?
Non è la C iniziale (o forse involontariamente e casualmente sì).
scusatemi... se potete!

4/2/2014 - 13:25

AUTORE:
Bruno della Baldinacca

..rgatto! La pancetta!? quella ce l'ho anch'io e mela porto ghietro a giornate, la vore' perde, ma unci sono più i cristi d'una vorta.
... quelalì gliè mezzina pronta perèsse messa sulle stiacciatine 'otte 'nforno seondo me medesimo; poi..pol'esse (sempre mezzina) per altre destinazioni e..du fettine anco perer rgatto, gliè una bella fogliata 'omunque!

4/2/2014 - 11:18

AUTORE:
gi.bi

...tutta farina der tu sacco o c'è chi ti aiuta??

Per me son pezze di stoffa alla rinfusa sul bancone.. di vario metraggio ma simili.. mi verrebbe da di "lillismo" con sotto un par di c...ioni che paion mongolfiere.

4/2/2014 - 11:11

AUTORE:
Appetente

Seondo me è un ber piattone di pancetta affettata.

4/2/2014 - 10:26

AUTORE:
l'aggrovigliolato perenne

...Ultimo...foino, foininino, ma sei sullo stradismo...

4/2/2014 - 10:11

AUTORE:
Ultimo.

.......... ma potrebbero essere anco un branco di cee aggrovigliolate o delle 'onchiglie ammucchiate. Ma potrebbino anco esse 'oniglioli mascherati per il carnevale. ......... Ultimo.