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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Comunicato dei Giovani Democratici di Pisa
Comunicato su situazione attuale Trapani,Ragaglia,Ragazzoni.

22/2/2014 - 11:01


comunicato su situazione attuale Trapani,Ragaglia,Ragazzoni. 

di seguito il comunicato del Segretario provinciale dei Giovani Democratici Pisa (Matteo Trapani) del Presidente provinciale Gd Pisa (Lorenzo Ragaglia) e del resp. nazionale Gd Centro studi (David Ragazzoni) sulla situazione attuale del pd. 
Vi ringrazio per la vostra attenzione, buon lavoro.
MT

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"In questi anni abbiamo con passione, senza mai chiedere altro che di essere ascoltati nelle nostre idee e nelle nostre battaglie, deciso di impegnarci in politica. Circoli, feste, proposte, iniziative, dibattiti, giornate e serate passate in contatto con molte persone per tutta la provincia.
Ormai quattro anni fa, quando decidemmo di dedicare parte del nostro tempo alla politica, sapevamo di poter essere ascoltati solo se veramente impegnati in modo volontario e gratuito, senza ricerca di posizioni o situazioni alcuna: è giusto così.
Abbiamo con forza portato avanti le nostre battaglie civili e politiche, continuando a studiare, a formarci; non abbiamo mai pensato che la nuova classe dirigente di questo Paese avesse bisogno di tecnici senza alcun contatto con la realtà, ma nemmeno di uomini della realtà, senza contatto con la tecnica.
Abbiamo così apprezzato i piccoli risultati conseguiti sia a livello personale che professionale che politico. La nostra vita non la vediamo come i politici di domani ma come i cittadini di oggi: quelli che durante la settimana si danno obbiettivi per cercare di coinvolgere ragazzi, per far sì che ancora, e nonostante tutto, tanti giovani possano riconoscersi nell’impegno politico, sociale e nelle Istituzioni. Quelli che, tuttavia, hanno sempre portato avanti questo impegno con la voglia di laurearsi, di costruire un percorso formativo e provare a coltivare la propria professione.
Gli avvenimenti politici degli ultimi mesi ci hanno lasciato non poche perplessità; ci hanno anche detto che non capivamo, o che non volevamo capire la situazione. Ed in effetti non capiamo molte cose: non capiamo per quale motivo si sostenga che i partiti siano ormai apparati vuoti, da svilire nella forma e nella sostanza, magari appaltando la politica a risorse private per poi liquidare in una direzione di partito esperienze, risorse, forze. Non capiamo per quale motivo l'ottimo lavoro che il Ministro Carrozza ed il Ministro Bray hanno portato avanti nelle difficoltà di questi mesi sia finito nel tritacarne del cosiddetto “Totoministri”. Non capiamo per quale motivo l'esperienza del governo Letta, di cui certo risconosciamo le oggettive difficoltà, sia stata trattata come una pratica da archiviare punto e basta.
 
Siamo convinti che ad oggi Renzi abbia le qualità, la voglia e la spinta necessarie per fare bene. E ce lo auguriamo con forza.

Il Pd e il governo stesso avranno la grande possibilità di cambiamento se sapranno sfruttare le porte che si aprono in Europa, cogliendo anche il prossimo importantissimo appuntamento elettorale.

A Kiev si muore per l’integrazione europea, ma una nuova Europa può salvare anche noi dalla crisi economica, sociale e culturale che stiamo attraversando. Bisogna chiedere un ripensamento del suo ruolo,del suo funzionamento e della sua organizzazione ben consapevoli che il perseguimento delle unioni bancaria, fiscale e politica pone la questione di un sistema di governo democratico dell’Europa . 

Dobbiamo ripensare ad una vera riforma che coinvolga partiti, legge elettorale, sistema bicamerale, enti locali, conflitto d'interessi, fisco e lavoro.
Bisogna ripensare tutto allontanandosi dalla mera “tecnica” che ha imperato negli ultimi anni, ma non troppo. Provando con coraggio ad assumere decisioni non dettate dalla “pancia”, senza però tralasciare i bisogni e le emergenze del Paese. Non possiamo vedere le nostre Istituzioni, i nostri musei, le nostre città, i nostri paesaggi deturpati da un immobilismo senza eguali. Non possiamo lasciare che l'Università e la ricerca tornino ad essere solo un problema ed un costo, come nel passato si è cercato di affermare.
Forse in questi mesi noi tutti siamo un po' annebbiati dai tanti errori fatti, dai tanti comportamenti che abbiamo avuto occasione di vedere e criticare; certo, la politica ha le sue colpe, e la crisi della rappresentanza porta con sé il pericolo dell’affermazione di populismi, anche in Europa.
Non è quindi semplice per un politico ispirare fiducia, ma sicuramente Renzi una ragione la ha: i tempi sono cambiati.

Forse però molti ancora non lo hanno compreso. Forse."


Matteo Trapani
Lorenzo Ragaglia
David Ragazzoni







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