Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Un lampo di Barbana
Scrivo sotto l’effetto della cena trimalcionica ma sobriamente paravegana (e a filiera abbastanza corta) che ebbe luogo in un’abitazione del quartiere I Passi in occasione dell’esimo comply del kollega Vakkari. Presenti i magnifici sette (tutti prof!), inizio in perfetto orario alle 20,30.
Si parte con una pasta artigianale-integrale-subliminale che proviene da un pastificio posto in qualche oscura frazione della Garfagnana, portata accompagnata da un vivace sugo di ziro-ziro, misteriosa essenza in auge presso alcuni popoli dell’Africa Centro-meridionale, il tutto annaffiato da vini della generosa Sicilia, un rosso di Trepidò Soprano e un altro rosso, più tosto, delle rinomate cantine dei Buddusò & Chiricò. Sorpresa: la conversazione non verte solo sulle solite chiacchiere e su pettegolezzi vari legati alla scuola. Ma ecco che inizia il bombardamento di legumi e piante varie che costituirà il secondo: uno sformato leccesco-avanesco-porresco assolutamente tonico (che sarebbe piaciuto a Gandhi), seguito a ruota da bocconcini di zucca-zucca con il seitan, e dalla classica insalata condita con pezzi di arancia. E non è finita: sul desco compaiono alla grande almeno cinque varietà di formaggi provenienti dai vari angoli della terra: un pecorino forse sardo (si dice proveniente da Oliena, patria del mitico Gianfranco Zola), un fresco caprino a filiera supercorta (il caseificio si trova infatti al piano di sotto), un parmigiano boliviano e una sorta di francese originario dei Territori d’Oltremare. Mentre mi viene impedito di seguire il festival di Sanremo (non me ne importa niente, ma volevo vederlo per far dispetto a quelli che dicono che Fabio Fazio è buonista), ci si avvia verso il dolce, ovviamente prodotto dalle abili mani di un’inviata dei Gruppi di Acquisto Solidale di Calci; pesa 27 chili (lo so perché l’ho portato io e sbandavo ad ogni scalino) e ci sono pere e cioccolata (del Nicaragua?). Arriva lo spumante, ma è secco, ed ecco che nasce una moderata tensione. Il collega ***, come al solito misurato nelle sue affermazioni, fa notare che sul dolce lo spumante ha da essere appunto dolce! Che fare? Essendo le 22,47 e non potendo trovare alcunché di meglio, si decide di tirare avanti e si procede al brindisi (niente bicchieri a calice) e a un modesto coro di buon compleanno (che presentava qualche somiglianza col coro muto della Butterfly). Poi ancora chiacchiere su chiacchiere: tra i temi emersi segnalo le solite richieste relative a come erano stati cucinati alcuni piatti della serata, una discussione sul nuovo nome da dare alla nostra scuola (Tina Modotti o Nelson Mandela?) e alcune opinioni riguardanti (nel bene e nel male) il nuovo presidente del consiglio; alla fine ognuno torna a casa sua moderatamente appagato. Ora non dico che fosse una cena all’altezza delle mangiate che l’Associazione “La Voce del Serchio” organizza alla casa del popolo di Migliarino, ma insomma ci si accontenta.
A proposito della partita, il Pisa ha vinto fuori casa con la Paganese 1 a 0. Ha risolto Barbana al 25° del secondo tempo, con una bordata delle sue.