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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Visita guidata con Ilario Luperini
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Molina mon amour "Scalpiccii sotto i platani"
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Rosanna Betti
per Fiab Pisa
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Assemblea soci Coop.
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
BIOGRAFIE
Oscar Farinetti

3/3/2014 - 10:48


Oscar Farinetti, il cui nome di battesimo è Natale, nasce il 24 settembre 1954 ad Alba, in Piemonte: suo padre è Paolo Farinetti, imprenditore, già partigiano e vicesindaco socialista della sua città. Dopo essersi diplomato al liceo classico "Govone", Oscar nel 1972 si iscrive all'Università di Torino alla facoltà di Economia e Commercio: nel 1976, tuttavia, abbandona gli studi per dedicarsi al lavoro.

Contribuisce, in particolare, allo sviluppo di Unieuro, supermercato fondato dal padre nella seconda metà degli anni Sessanta, facendo sì che si trasformi in una catena di grande distribuzione di importanza nazionale, specializzata nell'elettronica: nel 1978 entra a far parte del consiglio di amministrazione, per poi assumere la carica di amministratore delegato e infine di presidente.

Nel 2003 sceglie di vendere Unieuro a Dixons Retail, public company di vendita al dettaglio di elettronica di consumo con sede nel Regno Unito: con i soldi ricavati, nel 2004 fonda Eataly, catena di distribuzione alimentare di eccellenza. Nello stesso periodo, l'imprenditore piemontese collabora con l'Università degli Studi di Parma e l'Università Bocconi di Milano per varie ricerche di mercato, e si occupa dell'acquisto e della ristrutturazione del Premiato Pastificio Afeltra di Gragnano, in provincia di Napoli, di cui diviene in seguito amministratore delegato.

Le aperture di Eataly, intanto, si susseguono: da Torino (gennaio 2007) a Milano (ottobre 2007), passando per Tokyo (settembre 2008) a Bologna (dicembre 2008). Sempre nel 2008, Oscar Farinetti lascia la carica di amministratore delegato di Eataly, rimanendone comunque il presidente; diventa, inoltre, amministratore delegato di Riserva Bionaturale Fontanafredda, azienda vitivinicola di Serralunga d'Alba, nelle Langhe.

Nel 2009, anno in cui Eataly apre anche a Pinerolo e ad Asti, Farinetti per l'editore Giunti dà alle stampe il libro "Coccodè". Dopo le aperture di Eataly a New York (agosto 2010) e Monticello d'Alba (ottobre 2010), nel 2011 l'imprenditore apre una nuova filiale a Genova e riceve dal comune di Forlimpopoli il "Premio Artusi", per avere diffuso l'immagine della cultura e del cibo italiani; inoltre, promuove "7 mosse per l'Italia", viaggio in barca a vela con partenza a Genova e arrivo negli Stati Uniti cui prende parte, tra aprile e giugno di quell'anno, insieme con Giovanni Soldini: da quell'esperienza viene tratto anche un libro, intitolato "7 mosse x l'Italia".

Mentre Eataly cresce (arriverà nel 2012 ad avere nove filiali in Italia, una negli Stati Uniti e nove in Giappone), Oscar Farinetti riceve il "Premio Scanno per l'alimentazione", per il merito di avere saputo coniugare attenzione verso il sociale e attività imprenditoriale. Nel 2013 pubblica per Mondadori illustrati - Electa il libro "Storie di coraggio", mentre la Fondazione Italia USA gli attribuisce il "Premio America".

Nello stesso anno, mentre il Teatro Smeraldo di Milano viene ristrutturato per diventare una nuova sede Eataly, invoca - insieme con il figlio Francesco - la presenza di Adriano Celentano per l'inaugurazione del locale: la risposta del Molleggiato, tuttavia, è fredda e inaspettata, visto che il cantante manifesta la propria contrarietà al progetto.

Sempre nel 2013, Oscar Farinetti è protagonista di una gaffe quando, per festeggiare il 2 giugno, acquista una pagina pubblicitaria su "Il Messaggero" e "La Repubblica": nel messaggio vengono ricordati tutti i Presidenti della Repubblica, ma Oscar Luigi Scalfaro viene chiamato Eugenio. Inoltre, Farinetti finisce al centro delle polemiche a causa dell'apertura di un negozio dentro la Fiera del Levante, a Bari: dapprima per l'assenza di alcune licenze, poi perché i sindacati fanno notare che la quasi totalità dei dipendenti è stata assunta con contratti interinali, andando contro la legge Biagi che prevede che aziende con più di 50 dipendenti non possano avere più dell'8 % dei contratti di questo tipo.

Vicino politicamente alle idee dell'allora sindaco di Firenze Matteo Renzi, nel 2014 Oscar Farinetti viene indicato dalla stampa come uno dei papabili per la carica di Ministro dell'Agricoltura nel nuovo governo guidato dal segretario del Partito Democratico, carica che comunque rifiuterà per continuare a dedicarsi alla sua azienda.

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