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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Italia Dei Valori San Giuliano Terme
Legge elettorale
Governabilità si, democrazia poca, rappresentanza amputata.

4/3/2014 - 15:57

                                      Legge elettorale
 
Governabilità si, democrazia poca, rappresentanza amputata.
 
In questi giorni, in maniera contingentata, si sta arrivando alla definizione della nuova legge elettorale. I nostri attuali onorevoli, che in gran parte sono quelli di sempre, sotto l'incalzare della legittima azione di Renzi, del PD e di Forza Italia stanno riscrivendo le regole delle competizioni elettorali. Il primo degli obiettivi riportatati, la governabilità, sarà garantito dal premio di maggioranza che porterà il partito o la coalizione vincente (primo o secondo turno che sia) ad una rappresentanza almeno del 52%. Legittima appare pertanto la discussione se mettere la soglia per il primo turno tra il 35% e il 40%. Tutto sommato può andare bene un valore intermedio poiché comunque non sono previsti apparentamenti tra il primo e il secondo turno (sempre che non avvengano sottobanco con qualche contentino). Non ci addentriamo ora in valutazioni di maggior dettaglio su questa parte, anche se appare evidente è accettabile la prevalenza di due schieramenti, ma non certo di due 'padronati'.

 

La seconda e la terza voce del sottotitolo non appaiono invece debitamente tenute di conto e nascondono pericolose conseguenze. In particolare l'esclusione delle preferenze nella votazione appare incomprensibile. Si vogliono privare i cittadini del diritto alla scelta del candidato di propria fiducia. Ovvero si vuole che i cittadini deleghino tutto al partito di riferimento.

Anzi la scelta di tutta la compagine parlamentare sarebbe appannaggio  dei 'capi' di partito e pochi altri. I danni provocati da questa arroganza delle leadership dei partiti sono già oggi più che evidenti e si riscontrano nella generale deresponsabilizzazione dei rappresentanti eletti nei confronti della popolazione, con un rafforzamento della sudditanza nei confronti 'di chi comanda'. Perseverare sarebbe veramente diabolico. Deve essere altrettanto evidente che le cosiddette primarie (non obbligatorie) a detta di chi comunque le attua, non sono poi così esenti da problemi. D'altra parte è anche vero che anche qualora fossero reintrodotte le preferenze, a compilare le liste sarebbero comunque i partiti con le loro organizzazioni. In quest'ultimo caso sarebbe comunque garantita una reale e partecipata discussione da parte di tutti gli iscritti e simpatizzanti dei singoli partiti o movimenti. Non è poca cosa visto che ci si lamenta sempre del distacco della popolazione dalla politica.

 

Il terzo punto appare ancora più disatteso. Per comprendere che potrebbe essere attuato senza intaccare minimamente la piena implementazione dei primi due utilizzeremo una semplice ipotesi. E' una delle tante possibili, qualora si vogliano cercare. Nel quadro sotto viene riportato un ipotetico risultato elettorale che per semplicità non terrà conto di partiti con risultati più che marginali e dei non votanti. A questi ultimi ci permettiamo di ricordare il proverbio che recita 'chi lascia fare trova fatto'. Qualcuno ha detto 'sono molto interessato al futuro poiché è lì che voglio trascorrere il resto della mia vita'. La democrazia ha bisogno anche di tutti

voi!


Faremo riferimento ad una nuovo parlamento composto da 630 deputati, un certo numero di partiti (A, B, C, D, E, F, G, H, I). un paio di coalizioni e a degli ipotetici risultati elettorali. L'obiettivo è dimostrare che si può dare una rappresentanza o voce a tutti i legittimi rappresentanti dei cittadini, senza che questo pregiudichi la governabilità ovvero i numeri di chi ha vinto. Il risultato che ne scaturisce infatti consente la presenza e l'apporto di tutte le componenti politiche legittimamente votate dai cittadini e quindi un arricchimento del dibattito, delle idee e delle aspettative di tutti. Il computo 'ipotetico' è basato su un diverso trattamento dei partiti che non raggiungono le soglie di sbarramento attuali. Del 4,5% se fanno parte di una coalizione, e dell'8% se partecipano singolarmente (decisamente da mercato della verdura il passaggio dal 5% a 4,5% per quelli in coalizione!).
Nella ipotesi, ai partiti che non raggiungono le soglie indicate, vengono assegnati un numero di seggi calcolati al 40% (per esempio) di quelli che avrebbero ottenuto applicando un metodo puramente proporzionale. Ciascuno comunque nella propria area di appartenenza, 52% per il vincitori della competizione e 48% per tutti i non vincitori.  In questo modo, (come emerge dalla simulazione) non sarebbero attuabili 'ricatti' di nessun genere da parte dei piccoli partiti, ma solo responsabili azioni di vigilanza, di apporti critici e di proposte alternative. L'esempio riportato non è del tutto aderente al computo contenuto nella legge ma sintetizza efficacemente un confronto tra essa e una alternativa possibile senza la cancellazione dei partiti cosiddetti minori. Da evidenziare anche quanti potrebbero essere gli italiani privi di rappresentanza politica, a nostro avviso un fatto tragico e antidemocratico.

A chi parla della elezione del Sindaco d'Italia va ricordato che nei consigli comunali, fatta salva la legittima assegnazione della maggioranza dei seggi al vincitore, i consiglieri vengono assegnati a tutte le liste che hanno riportato un numero di voti che consenta loro di ottenere anche un solo consigliere. Niente sbarramenti! Nessuna cancellazione artificiosa.
Crediamo purtroppo che risultino evidenti i limiti della attuale proposta di legge e cadano  tutta una serie di dotte dissertazioni su governabilità, democrazia ricatti etc. Una buona dose di lungimiranza, di discussione aperta e leale sarebbe veramente necessaria.

Speriamo che i cittadini da una parte e le segreterie dall'altra promuovano una buona rilettura, poiché con la proposta che verrà fuori ci dovremo fare i conti almeno per i prossimi 20 anni!
 
Italia Dei Valori San Giuliano Terme
 




 
 



Fonte: Italia Dei Valori San Giuliano Terme
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