Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
San Giuseppe, uomo giusto e padre perfetto, Santo senza avere fatto miracoli, ma solo per avere accettato la scomoda parte di “padre putativo” e obbedito al volere divino.
San Giuseppe, giorno festivo ed ora celebrato la domenica più vicina al 19 marzo, giorno di bancarelle e giochi, bande e mostre, dolci e giocattoli, dove si mangiano zeppole, bignè o frittelle a seconda della regione dove abiti.
Noi ne abbiamo un esempio nella vicina Torre del lago che domenica scorsa è esplosa in una festa riuscitissima sotto un sole bellissimo e un tributo devotissimo al “papà”, ma che dico! al “babbo” babbissimo.
Fabrizio De André lo ricorda così:
E lei volò fra le tue braccia
come una rondine,
e le sue dita come lacrime,
dal tuo ciglio alla gola,
suggerivano al viso,
una volta ignorato,
la tenerezza d'un sorriso,
un affetto quasi implorato.
E lo stupore nei tuoi occhi
salì dalle tue mani
che vuote intorno alle sue spalle,
si colmarono ai fianchi
della forma precisa
d'una vita recente,
di quel segreto che si svela
quando lievita il ventre.