Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
La solita amara Maremma, anche più amara del solito (che palle!)
Qualche tempo fa il dinamico collega Beppe, che viene dalla provincia di Grosseto, propose in sala insegnanti di andare il 22 e 23 marzo due giorni a giro da quelle parti (le sue parti), con visita al monte Labbro e ai luoghi del messia dell’Amiata Lazzaretti, più visione allo stadio della partita Pisa-Grosseto; già perché lui tifa per il Grosseto (tiferebbe anche per il Milan, ma visto l’andamento di quella squadra viene subissato di prese in giro assai pesanti). E insomma era una bella idea per il fine settimana. Sì, però poi si è visto che la partita era in anticipo il venerdì. Niente gita. Ma prima o poi si farà davvero, perché quei posti sono meravigliosi. Non solo la zona del monte Amiata, ma anche il territorio più propriamente maremmano. Io lo so, perché da quelle parti ho amici carissimi, che si chiamano Fabrizio, Rossella e Daniele. Quante volte siamo andati a trovarli a Roccastrada, per poi girovagare per tutti quei paesi straordinari: Roccatederighi, con il busto del razionalista spagnolo Francisco Ferrer, Montemassi, con i misteriosi ruderi del castello forse dipinto da Simone Martini, Sassofortino, con i prelibati tortelli della festa dell’unità (non se la prendano i pisani, ma in quelle feste là si mangia di molto meglio!), Ribolla, con le sue storie e memorie minerarie, gli incantevoli torrenti Merse e Farma, il lago dell’Accesa (dove si dice scorazzasse un coccodrillo!), e poi Civitella Marittima e gli innumerevoli agriturismi (veri, con tanto di pecore e lupi). Senza contare poi un po’ più giù il parco della Maremma, un altro posto bellissimo per passeggiate a piedi e in bicicletta (ci sono anche le volpi pagate per venire a mangiare i panini, ma non bisognerebbe darglieli). Insomma, ragazzi, son posti incredibili e ogni volta che ci vo ritorno contento (e non mi paga la Pro Loco della Maremma).
Però a Grosseto ultimamente abbiamo perso sempre. Oltre tutto il Camilli non mi sta simpatico per niente (anche se bisogna ammettere che dai dilettanti il Pisa lo tirò fuori lui): è sempre lì a licenziare gli allenatori, e poi non mi piace uno che si fa chiamare “comandante”. Comandante di che? Mah.
E comunque mi tocca vedere la partita su RaiSat (che non sopporto).
In ogni caso dopo tre minuti loro hanno già segnato, con uno strano goal di tacco (il tremendo commentatore parla di goal “alla Ibrahimovic”, io lo definirei tecnicamente “a culo”). Poi assisto ai soliti passeggini senza profondità dei nostri, purtroppo inconsistenti. Dopo una mezz’ora di questo andazzo arriva la seconda rete del Grosseto, in sostanza meritata. A questo punto mi alzo e svolgo i seguenti incarichi casalinghi: portare fuori il contenitore multimateriale della raccolta differenziata, sistemare il mangiare dei gatti (ne ho quattro), sparecchiare la tavola, sbattere la tovaglia fuori, chiudere le imposte delle finestre. Quando torno il tempo è finito, cioè siamo sotto di due.
Nell’intervallo Battini dice che il Pisa è una squadra manovriera, ma che nel secondo tempo senz’altro le cose andranno meglio. Si riparte e cerchiamo di premere in qualche modo, ma il loro portiere (Lanni, che una volta era nostro) viene impensierito solo in qualche occasione. Il telecronista dice che il Pisa “è più propositivo”. E infatti il Grosseto segna su rigore. Mi sono rotto, basta. Cos’altro posso fare? Preparo la borsa per domani, stiro una camicia, doppio un CD di Bruce Springsteen per un amico. Poi scopro che Cia un goal l'ha fatto.
Che vi devo dire? Il Pisa è stato triste davvero. Triste l’inutile ennesima prestazione triste di Giovinco, triste l’affannarsi di Forte, che quando trova un difensore un po’ roccioso sparisce dal campo, tristi gli erroracci di una difesa farfallona, tristi le incertezze del nostro portierino, tristi e prevedibili i soliti passaggi dei nostri centrocampisti, triste l’affannarsi del povero Mannini, l’unico che sembra avere un po’ di sale in zucca. E quindi diciamo le cose come stanno: altro che quinto posto e illusioni varie. Considerando anche il calendario che ci aspetta, dovremo soffrire per arrivare noni. E speriamo in bene.
A proposito: nelle vacanze di Pasqua un salto in Maremma ce lo faccio senz’altro, Fabrizio e Rossella (se ci siete), aspettatemi!