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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Visita guidata con Ilario Luperini
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Molina mon amour "Scalpiccii sotto i platani"
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Rosanna Betti
per Fiab Pisa
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Assemblea soci Coop.
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
COMPLEANNO
Mario Cipollini

22/3/2014 - 10:54


Mario Cipollini, soprannominato dai tifosi Re Leone oppure SuperMario, è stato il principe degli sprinter italiani in fatto di ciclismo. Nato il 22 marzo del 1967 a Lucca, a cominciato a sudare sul sellino della bici fin da bambino, non ritraendosi mai neanche di fronte ad enormi sacrifici (non dimentichiamo infatti che ogni ciclista che vuol degnamente definirsi tale deve fare un tot di chilometri al giorno, attività che assorbe molte energie e soprattutto moltissimo tempo).

I frutti di questi sforzi saranno fortunatamente premiati con la straordinaria carriera che lo ha visto protagonista. Professionista dal 1989, Mario Cipollini ha subito saputo trovar spazio fra i campioni più affermati in virtù delle sue rocambolesche e spettacolari vittorie in volata sui traguardi più attesi.

E' proprio questa la sua specialità, la volata. Cipollini è stato capace di pedalare in "souplesse" per centinaia di chilometri (magari rimanendo anche un po' indietro nei tratti in salita), per poi riscattarsi con fulminee accelerazioni che il più delle volte lasciavano letteralmente al palo i suoi avversari.

E non di rado è stato possibile osservare le tipiche fotografie di vittorie del ciclista toscano, intento a girarsi proprio sulla linea del traguardo per apprezzare la distanza guadagnata fra lui e gli altri corridori.

Cipollini fino al 2002 ha inanellato ben 115 vittorie (in particolare con il team "Acqua&Sapone" "Cantina Tollo" e "RDZ"), di cui otto si segnalano in modo particolare: la tappa al Giro del Mediterraneo, la tappa di San Benedetto del Tronto alla Tirreno Adriatico, la Milano San Remo, la Gand-Wevelgem e le tappe di Munster, Esch-surAlzette, Caserta e Conegliano dell'85° Giro d'Italia.

Dopo aver annunciato il suo ritiro dallo sport, nell'ottobre del 2002 il ciclista ha sorpreso tutti con un'eclatante exploit: alla bella età di 35 anni (non certo poco per un atleta), ha vinto a Zolder, in Belgio, la 69esima edizione del Campionato del mondo professionisti su strada. Una vittoria che ha entusiasmato gli appassionati e che è arrivata dieci anni dopo il successo di un altro grande del settore, Gianni Bugno. Cipollini, con questo titolo mondiale, corona una carriera straordinaria nella quale brillano 181 successi, tra cui 40 tappe del Giro d'Italia, 12 del Tour de France, tre della Vuelta e la prestigiosa Milano-Sanremo.

Dotato di un notevole appeal, la sua forte personalità e alcuni comportamenti estrosi lo hanno presto trasformato in un divo. Non solo ha posato in un pudico nudo per una famosa marca di scarpe, ma spesso è finito sulle copertine dei più diversi rotocalchi non sempre a causa delle sue imprese sportive.

Non solo, insomma, piace molto alle donne, ma la sua lingua tagliente lo ha anche esposto al centro di numerose polemiche, ad esempio quando si è permesso di criticare lo stato del ciclismo moderno. Tuttavia, al di là del suo non facile carattere, è molto amato sia dagli appassionati che dai colleghi per via della sua schiettezza e per la sua carriera immacolata, ossia lontana dal pur minimo sospetto di utilizzo di sostanze proibite o dopanti.

Durante il Giro d'Italia 2003, pur essendo stato battuto più volte in volata dal suo degno erede, Alessandro Petacchi, SuperMario ha infranto il mitico record che apparteneva da tanti anni ad Alfredo Binda, raggiungendo il numero di 42 tappe del Giro vinte in carriera.

Sposato, padre di due figlie, Mario Cipollini risiede nel Principato di Monaco. A 38 anni, dopo 17 stagioni da professionista e 189 vittorie, il Re Leone è sceso dalla bicicletta: il 26 aprile 2005, a pochi giorni dall'inizio del Giro d'Italia, ha annunciato al mondo sportivo il suo ritiro definitivo dalle competizioni agonistiche.

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