Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
L’ALTRA SAN GIULIANO SULLA DEMOLIZIONE DEL PARCO GIOCHI DI METATO“
Terra, acqua, aria, fuoco” è il nome del parco giochi di Metato che in questi giorni è tornato alle cronache non certo come sarebbe stato possibile aspettarsi.Nei periodi di campagna elettorale, si sa, le amministrazioni tendono ad affrettarsi a compiere lavori, manutenzioni ordinarie e straordinarie nel tentativo di accattivarsi le simpatie degli elettori.
L’amministrazione Panattoni evidentemente in questo caso non ha saputo ricorrere neanche a questo trucchetto di basa lega.
Questo devono aver pensato i cittadini di Metato e le maestre della scuola elementare quando improvvisamente hanno visto comparire nel parco delle ruspe che in poco tempo hanno raso al suolo un luogo che per molti, soprattutto i bambini, era un “luogo del cuore“.
Il parco di Metato è infatti frutto di quelle esperienze nate dal basso e fortemente partecipate, sinergie importanti e impegnative come il nome che portaL’ufficio comunale responsabile dello smantellamento del parco parla di un atto necessario, dovuto alla pericolosità di alcuni giochi e strutture presenti, segnalata a più riprese da alcuni genitori.
Siamo certi che queste informazioni siano vere, ma ci chiediamo come sia possibile che un’amministrazione, il Comune, che è la casa di tutti i cittadini, non si sia preso la briga di organizzare un’assemblea, un incontro, una qualsiasi forma di contatto con gli abitanti del luogo, con il personale della scuola, con le persone che quel parco l’hanno fortemente voluto e vissuto.
L’amministrazione comunale ha preso le distanze da questo episodio addossando tutta la responsabilità a tecnici esecutori. Non ci crediamo, ma se fosse vero non sarebbe una circostanza che alleggerirebbe la posizione della giunta Panattoni, anzi la aggraverebbe. E’ possibile che gli uffici decidano in autonomia, senza un mandato politico? Se così fosse, sarebbe ancora peggio perché significherebbe che non solo l'amministrazione Panattoni ha perso il rapporto con i propri cittadini ma ha sviluppato anche una incomunicabilità con il personale che dovrebbe supportare le scelte del sindaco e della giunta.
Al di là della critica, il nostro auspicio è quello che il parco di Metato sia presto ripristinato nel pieno rispetto dei valori sui quali era fondato per la gioia e la soddisfazione soprattutto dei tanti bimbi e bimbe che lo stanno frequentando.