Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
"Nell’esercizio delle sue funzioni la Commissione deve tutelare la storia toponomastica del territorio e curare che le nuove denominazioni rispettino l’identità culturale e civile, antica e moderna, della città, nonché i toponimi tradizionali, storici o formatisi spontaneamente nella tradizione orale.
Per facilitare la ricerca e rendere uniforme il territorio, la Commissione deve promuovere il rispetto dell’assegnazione del toponimo secondo omogeneità per zona (zona dei fiumi, degli scrittori, dei musicisti, delle città...)."
Così dice il Regolamento per la toponomastica dei Comuni italiani.
Poi esistono, come in ogni cosa umana, anche le anomalie come a Nodica dove gli abitanti di Via d’Ombra sono perennemente al sole e quelli di Vecchiano che percorrendo Via Fonda si trovano nella più stretta strada del comune mentre a Migliarino Via del Paradiso ti porta nella zona più infernale del paese senza considerare la più famosa via (quella con i platani) che si fregia del fiancheggiamento di conifere.
Dove l’uomo non ha messo bocca la Natura fa da sé e così appare una dritta viuzza che non può che chiamarsi Via dei Pioppini.
Non vi eccitate ora o fungaioli… non ci sono i prelibati funghi, ma solo pioppi e pini uniti dall’occhio.