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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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A cura di Erminio Fonzo
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
SEGNI E SOGNI
di Daniela Sandoni
PARLIAMO DI: “COS’È LA PITTURA “
Parte prima: dalla preistoria

31/3/2014 - 23:14


 

Arte rupestre – Grotte di Lascaux
 
 
 
            La pittura  consiste nell'applicazione di pigmenti ad un supporto che può essere di carta, di tela, di seta, di ceramica, di legno, di vetro o la superficie di un muro. Il risultato è un'immagine che, a seconda delle intenzioni dell'autore, esprime la sua percezione del mondo o una sua libera associazione di forme o un qualsiasi altro significato che esprima la sua creatività, il suo gusto estetico o anche  quello della società di cui fa parte.
            La pittura gode un posto di primo piano tra tutte le espressioni artistiche, è considerata un’arte maggiore ed il concetto di "opera d'arte" (visiva) è associato più spontaneamente ai dipinti piuttosto che alle sculture o alle opere di architettura. Questa caratteristica è dovuta ad una sua un'innegabile facilità di fruizione rispetto alle altre forme artistiche poiché essendo la pittura un’opera bidimensionale di fatto, non necessita di particolari sforzi per essere percepita, basta guardarla frontalmente; la scultura invece essendo un’opere d'arte tridimensionale è più difficile da comprendere, non parliamo poi della ancora maggiore complessità per quello che riguarda l’architettura.    
            La vita della pittura inizia con la nascita dell’uomo e arriva  al mondo contemporaneo abbracciando tutte le culture. Sviluppatasi trasversalmente tra culture e continenti, la storia della pittura è un fiume continuo di creatività basato principalmente su temi di rappresentazione delle attività umane o su temi religiosi, solo più recentemente si sono sviluppati approcci più astratti e concettuali.
            Da notare che le varie etnie hanno seguito parallelamente la pittura occidentale influenzandola  significativamente  e viceversa.
 
TECNICHE PITTORICHE
 
            Esistono molti tipi di tecniche pittoriche che si differenziano per i materiali, per gli strumenti usati e per le superfici sulle quali è eseguita l'opera.
            Partendo dalle origini, l'uomo primitivo realizzò forme d'arte pittorica, geometrica e figurativa sulle pareti delle caverne così come in seguito  furono adoperate quelle di una casa o di un tempio.
            Nel Medioevo il supporto preferito dai pittori fu la tavola di legno, per poi passare con il tempo alla tela, con la quale si ovviò al problema del peso e della relativa instabilità del pannello ligneo.
            Gli altri supporti sui quali si è potuto e si può  dipingere, come vi ho già accennato, possono essere tutte quelle superfici in grado di mantenere in modo permanente il colore.
  
CLASSIFICAZIONE DELLE TECNICHE PITTORICHE IN BASE AL LORO IMPIEGO

Possiamo indicare:
-Su parete : l'affresco, il murale, il graffito e l'encausto;
-su tavola: la pittura a tempera, i colori ad olio, i colori acrilici, i colori alchidici;
-su carta : il pastello, la pittura a tempera, l'acquerello e il guazzo o gouache;
-su tela : la tempera, la pittura ad olio, la pittura acrilica e la pittura alchidica;
-su ceramica : le pitture vascolari con ossidi e fondenti;
-su seta ed altre stoffe: il Batik (tecnica indonesiana usata per colorare i tessuti  con la cera o altri materiali impermeabilizzanti quali l’ argilla, la resina, le paste vegetali, l’amido), lo Shibori (tecnica di decorazione giapponese in auge intorno all'era di Edo che consiste nel legare o manipolare il tessuto e immergerlo in un bagno di tintura creando una sorta di fantasia astratta), il Serti (anch’essa molto diffusa in Giappone soprattutto nella decorazione dei kimono e nel Tibet).
            Altre tecniche figurative sono: la miniatura, l'acquaforte, l'acquatinta e, in generale, tutte le tecniche grafiche in grado di produrre opere uniche (ad esempio il disegno) o multiple (stampa da matrice, ma anche digitale).
            Nell'esecuzione delle opere pittoriche oltre ad una vasta gamma di superfici e di colori che possono presentarsi come puri pigmenti o già mescolati al cosiddetto medium, oppure a paste, resine, oli, emulsioni, si aggiunge anche la possibilità di utilizzare vari strumenti quali: pennelli, spatole, aerografo, spray, punte ed anche attrezzi che non nascono per uso artistico ma che vi sono adattati dalla perizia o dalla fantasia dell'artista.
            L'elenco non può considerarsi né esauriente, né tassativo, in quanto possono essere utilizzate, oltre alle superfici più varie, anche tecniche e materiali eterogenei, realizzando così opere a tecnica mista (ad esempio il collage con la pittura) o opere polimateriche (ad esempio colori uniti od abbinati a tessuti, carte, materiali inerti, oggetti).
 
 CENNI STORICI
 
            Se inizialmente, l'arte ha servito uno scopo utilitaristico, in seguito è stata sovvenzionata da mecenatismo privato, civile e religioso. Ad esempio nell'epoca medioevale e durante il Rinascimento, i pittori occidentali, hanno lavorato per la chiesa e per la ricca aristocrazia. A partire dagli artisti dell'epoca barocca le commissioni sono arrivate da parte di privati di una classe media istruita e più ricca. A partire dal XVII secolo, in occidente, si venne a formare l'idea di "arte per l'arte", infine nel corso del XIX secolo, la nascita di gallerie d'arte ha portato alla commercializzazione delle opere.
  
Pittura preistorica
 
            Ho già fatto riferimento alle prime tracce di pittura rupestre, ma ritengo sia importante approfondire l’argomento. Questo genere di pitture rappresentava quasi esclusivamente  scene di caccia (ce ne  sono esempi praticamente in tutto il mondo).
I dipinti più antichi sono stati rinvenuti nella Grotta Chauvet in Francia (databili a circa 32.000 anni fa), realizzati con ocra rossa e pigmento nero mostrano cavalli, rinoceronti, leoni, bufali e mammut.
Pitture dello stesso genere si possono ammirare nelle grotte di Lascaux (risalenti al 15000 a.C); nella grotta del Pech-Merle, dipartimento del Lot, in Francia (le più suggestive perché mostrano impronte di mani); nelle Grotte di Altamira, in Spagna; in quelle di Ukhahlamba-Drakensberg in Sudafrica (i dipinti della popolazione San - che vi si stabilì attorno a 8.000 anni fa  rappresentano animali e uomini e si ritiene che  abbiano un valore religioso); in Australia dove sono stati individuati significativi reperti e, nel corso del 2003 altri reperti a Creswell Crags, nel Nottinghamshire in Inghilterra.
I colori utilizzati per queste raffigurazioni erano ottenuti da carbone (per il nero) e da terre (per l'ocra gialla e rossa) che venivano macinate per ottenerne i pigmenti ed impastate con acqua per amalgamarle.
Le figure umane erano tracciate in modo stilizzato e filiforme mentre quelle degli animali, voluminose e prorompenti, fanno pensare ad un significato magico-religioso legato a scopi propiziatori per ottenere una caccia abbondante.
  
Pittura nell'antichità
 
            Gli Egizi: dall’antico Egitto  ci sono pervenute le pitture parietali realizzate nelle tombe col fine di accompagnare il defunto nel mondo ultraterreno, ma anche le steli, molto diffuse in questo territorio, che consistono in monumenti di pietra di modeste dimensioni, su cui venivano celebrate le imprese dei faraoni. La pittura si mescola al bassorilievo, spesso colorato e dipinto e alla scrittura geroglifica con linee rigide e figure statiche sempre rappresentate di profilo ad eccezione degli occhi e delle spalle che sono frontali. Tra i colori utilizzati dagli artisti egizi compare il blu (blu egizio) uno dei pigmenti artificiali più antichi prodotti dall'uomo.
             La Civiltà Cretese: essa si sviluppa lungo le coste e nelle isole dell'Egeo dal II millennio al 1400 a.C. e prende il nome dall'isola di Creta, dove gli scavi archeologici, in epoca moderna, hanno portato alla luce le testimonianze più rilevanti di questa civiltà. Dall'arte cretese sono arrivate fino a noi decorazioni e scene di danze e di giochi rituali, è famoso il bellissimo affresco raffigurante la Taurokatapsia (1500 a.C.) conosciuto dagli esperti come il Gioco del toro, in cui le linee sono morbide, inarcate e le figure, disposte in modo leggermente obliquo, accentuano l'effetto del movimento.
            Gli Etruschi: la più importante popolazione dell'Italia preromana, giunta al massimo splendore nel 4° secolo a.C. ed in seguito completamente assorbita dai Romani ha lasciato uno dei più importanti patrimoni pittorici dell'umanità. Moltissimi sono gli affreschi  di cui conserviamo notevoli esempi nelle necropoli.
             Il Greci: furono la prima popolazione a portare un pieno svolgimento all'arte pittorica, ponendosi il problema della luce, dello spazio, del colore, delle variazioni di tono e degli effetti della tecnica (smalti, impasto, velature...). La grandissima maggioranza delle pitture greche ci è nota solo da frammenti, ricostruzioni a partire dalle fonti letterarie, riflessi in altre culture (come quelle etrusca) e qualche copia romana (anche a mosaico). Un singolare reperto è la tomba del Tuffatore, a Paestum, unico nel suo genere.
            I Romani: la loro  è una delle scuole pittoriche che meglio si sono tramandate nella generale rovina della pittura antica. I romani attinsero in larga parte dall'altissima civiltà pittorica greca, imitandone i modelli e le tecniche e creando innumerevoli copie che, come è successo per la scultura, spesso ci permettono di conoscere con una certa approssimazione gli originali. La straordinaria conoscenza della pittura romana è dovuta soprattutto alle uniche condizioni di preservazione delle città vesuviane di Pompei, Ercolano e Stabia, dove sono stati ritrovati enormi quantitativi di pitture, soprattutto affreschi parietali.
            L'arte medievale: è contraddistinta da molteplici produzioni artistiche, tra  le quali i mosaici, le miniature, i dipinti e gli affreschi. Convenzionalmente il Medioevo ha inizio con il crollo dell'Impero romano d'Occidente; la data emblematica è il 476 D.C. anno della deposizione dell'ultimo imperatore Romolo Augusto. E’ un lungo periodo, ricco di contraddizioni e fervore culturale, che è stato associato al buio. In realtà qualunque persona si sia interessata seriamente di Medioevo, sa che non fu assolutamente quel periodo oscuro che una certa storiografia prima Rinascimentale, poi Neoclassica e poi Positivista hanno voluto far credere; è il periodo del Gotico, con le sue magnifiche cattedrali, punto tutt'ora insuperato di eccellenza matematica ed architettonica, con le meraviglie del mondo cortese e le eleganze da fiaba dei suoi ambienti nobiliari; è l'epoca delle università della Sorbona, di Bologna , di Napoli, della filosofia Scolastica (è il termine con il quale comunemente si definisce la filosofia cristiana medioevale), dei fermenti religiosi di un S. Francesco piuttosto che di un S. Domenico, di forti desideri di rinnovamento religioso e spirituale, con altissime vette di mistica. E’ il tempo di Marco Polo con le sue relazioni con l'Asia, di Cimabue e Giotto, di Simone Martini, Duccio di Buoninsegna ed Ambrogio Lorenzetti . E’ l'epoca dei Comuni uniti contro l'impero; l'epoca in cui nascono le Banche ed in cui Dante inventa la lingua italiana, di Petrarca e dei suoi dissidi interiori, di Boccaccio coi suoi amori licenziosi. Inoltre riparte in maniera più stabile l'economia e la peste di cui  si parla, non è stata la più terribile.
Quindi non è affatto stata un'epoca di decadenza, basti pensare a tutte le grandi invenzioni che hanno influenzato il corso della storia e dell'umanità fino ai giorni nostri:
l'aratro con il versorio, l'anello pettorale per le bestie bovine, la sella per i cavalli (con l'aggiunta dei ferri agli zoccoli), la copiatura dei libri e l'istituzione delle biblioteche nei monasteri per mantenere il sapere, il mulino e la macina, la moneta e non so quant'altro..            La pittura bizantina: (il termine "bizantino" deriva da Bisanzio antico nome dell'odierna città di Istanbul, capitale dell’Impero Romano d'Oriente durato dal 395-1453 D.C) se da un lato è solo un aspetto dell'arte medievale, dall'altro ne è l'asse portante. Si è caratterizzata per la ripetitività dei gesti, la preziosità degli abiti, la mancanza di volume (con il conseguente appiattimento o bidimensionalità delle figure), l'assoluta frontalità e l'isocefalia (una convenzione estetica dell'arte figurata dei popoli antichi, compresa l'arte greca per tutta l'età arcaica, secondo cui tutte le teste dei personaggi sono raffigurate alla stessa altezza anche se nella realtà ciò non possa accadere). Quest’ultima modalità di rappresentazione talvolta ha un significato religioso che serve a conferire maggiore dimensione a divinità, rappresentate in gruppo con i mortali, definite da una monocromia quasi totale degli sfondi realizzati in un oro sfolgorante.
            Oltre alla pittura monumentale un capitolo di fondamentale importanza nell'ambito della pittura bizantina è costituito dalle Icone che sono rappresentazioni di Gesù, della Vergine, di santi, delle Dodici Feste della Cristianità ortodossa. Le tecniche di produzione delle icone possono essere le più varie (encausto, tempera, mosaico, su tavola o su muro) e nel mondo bizantino ebbero (e tuttora hanno nel mondo ortodosso) un alto e complesso significato religioso, cui, fino alla caduta dell'Impero si associava anche un significato civile: alcune icone assursero a tutela dello stato bizantino.
Sono molto importanti anche le Miniature specialmente quelle dei manoscritti. I manoscritti più diffusi sono i Salteri (quello Khludov di Mosca e di San Giovanni a Costantinopoli); di pregevole fattura sono anche gli Omeliari (i Coislin descriventi le omelie di San Giovanni Crisostomo, gli Ottateuchi che comprendono i primi 8 libri della Bibbia, gli Evangeliari e i Menologi che illustrano le vite dei Santi).  L'arte bizantina ha comunque avuto espressioni stilistiche molto diverse fra di loro nei suoi oltre mille anni di vita, ma nell'Impero d'Oriente l'arte rimase quasi invariata.    
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 
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