Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Era l’estate del 2004, subito dopo le elezioni, proprio quando entrammo al governo di San Giuliano con la coalizione di centrosinistra, guarda caso, che una parte del centrale Parco dei pini diventò improvvisamente un parcheggio prevalentemente a servizio dell’Albergo Terme per una decisione presa nel mese di giugno, vale a dire prima dell’insediamento dell’Amministrazione Comunale di cui facevamo parte.
Dentro di noi scattò un moto di indignazione. Allora dicemmo: il parcheggio nel Parterre non ci piace e non piace ai sangiulianesi. Presentammo subito un’interpellanza che raccoglieva le domande e le proteste dei cittadini e l’11 agosto distribuimmo in paese un volantino in cui c’era scritto:
“Nel Parco dei pini, che “i bagnaioli” chiamano Parterre e che una sessantina di anni fa avrebbero chiamato Parco dei Platani perché ombreggiato da una quantità di questi alberi, è certo che tutti preferirebbero continuare a frescheggiare e a discorrere tranquillamente, specie d’estate”.
Il parcheggio nel Parterre non ci andò giù per questo semplice motivo. In un luogo ameno, centrale, verde e carico di storia come il Parco dei pini si può mettere un parcheggio? Chiedevamo nell’interpellanza al Sindaco: perché avete deciso, all’insaputa dei cittadini, di fare un parcheggio in una parte di un’area verde, punto di ritrovo di tanti paesani, specialmente bambini e anziani? Avete valutato una scelta diversa? Quanto resterà il parcheggio nel Parterre?
L’Amministrazione Panattoni rispose che “l’uso a parcheggio del suolo pubblico concesso alla Società Terme” era un’operazione temporanea di durata triennale e che la Società Termale doveva attrezzare anche “sedici posti auto da destinare a parcheggio pubblico provvisorio, nella parte antistante non recintata”.
Così concludeva la risposta del Comune:
“Nessun parcheggio definitivo dunque al posto del verde pubblico, che anzi vedrà la sua piena attuazione nell’ambito dello svolgimento del piano di recupero dell’area ex Deta Lazzeri, di recente approvazione da parte del consiglio comunale. Tale piano definisce una significativa estensione degli spazi pubblici del parterre attraverso un percorso pedonale in adiacenza al canale demaniale, fino ad un nuovo ponticello di collegamento dell’area con la stazione ferroviaria, che sarà sede di un punto di informazione turistica e di altre funzioni pubbliche; tutto questo in un disegno complessivo che riqualifica l’ingresso nord al capoluogo termale”.
Era il 13 agosto 2004. In questi dieci anni non crediamo di essere stati fanatici se abbiamo continuato a interessarci dell’unico Parco che si trova nel centro di San Giuliano e a dire all’Amministrazione Comunale quello che pensano i cittadini: in un paese a vocazione turistica un parcheggio in un Parco ricco di socialità non si mette, nemmeno temporaneamente. Dopo dieci anni siamo ancora convinti che questo intervento sia invasivo e dannoso sul piano sociale e ambientale.
D’accordo, servono i parcheggi e il necessario recupero della ex Deta Lazzeri è partito in ritardo e va a rilento. Però, a distanza di dieci anni, dato che a una decina di passi dal Parco dei pini è stato realizzato un parcheggio, ora togliete quello del Parterre e riqualificate il Parco per i cittadini, i bambini e i turisti.
Luca Barbuti, candidato sindaco per L’altra San Giuliano
Marco Carioni, consigliere comunale di Sinistra unita per San Giuliano