Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Si fa molta fatica a capire le ragioni di una polemica così violenta quanto infondata riportata da vari giornali il giorno 12 aprile 2014 con titoli in prima pagina come “Scuola vietata al vescovo” o un ancor più duro “Vescovo, vade retro dalla nostra scuola”. Polemica legata alla richiesta da parte dell’arcivesco di Pisa di una visita pastorale in orario scolastico nell'istituto Niccolini di San Giuliano Terme.
Come tutti infatti dovrebbero sapere, soprattutto chi scrive di scuola, la normativa in vigore non consente che nelle scuole pubbliche statali il normale svolgimento delle lezioni venga modificato per attività di tipo confessionale; la programmazione di tali eventi è infatti consentita solo al di fuori dell’orario delle lezioni.
Il consiglio d'istituto ha quindi agito solamente nel rispetto della normativa per opporsi ad una iniziativa che avrebbe operato una vera e propria forma di discriminazione nei confronti delle minoranze e per sancire un concetto troppo spesso dimenticato e cioè che la scuola è laica. Si fa anche presente che tali iniziative sono state spesso oggetto di ricorsi al TAR di genitori che si sentivano discriminati.
Come ha dichiarato la Dirigente Scolastica e riportato dalla stampa, il consiglio d'istituto ha comunque offerto una possibilità d'incontro all'arcivescovo mettendo a disposizione i locali della scuola in orario non scolastico e rendondosi disponibile ad informare le famiglie dell'evento. Possibilità che l'arcivescono non ha evidentemente preso in considerazione non degnandoci nemmeno di una risposta. Si riporta integralmente la lettera inviata dalla dirigente dell'istituto: “In merito alla richiesta di incontrare da parte del Vescovo gli alunni dell’I.C. “G.B. Niccolini” di San Giuliano Terme in occasione della Sua visita pastorale, il Consiglio d’istituto, riunitosi in data 16 dicembre 2013, ringraziando il Vescovo per la propria disponibilità, ritiene opportuno che l’incontro si svolga in orario pomeridiano ( andrebbe bene la data del 12 febbraio). L’Istituto si farà carico di una capillare informazione dell’evento con tutti gli alunni della scuola Secondaria e della scuola primaria di San Giuliano Terme che potranno venire accompagnati dai propri genitori. Rimango a disposizione per qualsiasi informazione e per organizzare insieme il momento di incontro.”
Una propensione ben diversa dal “vade retro”. E dispiace che invece da parte dell'arcivescono non ci sia stato nessun tentativo di dialogo.
Resta poi stupefacente il ragionamento per cui il livello di intolleranza della scuola si evince dal numero degli studenti che non si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica (sempre che la stampa riporti fedelmente il pensiero dal monsignore). Chi non frequenta religione è quindi per definizione intollerante. Dovrebbe sapere che tra queste persone ci sono moltitudini di visioni diverse: atei, altre confessioni e anche cattolici praticanti che hanno fatto questa scelta proprio per ribadire il concetto della laicità della scuola.
Un'ultima nota per chi addirittura richiede la rimozione della dirigente scolastica: la legislazione affida al consiglio d'istituto le competenze in materia di programmazione scolastica e sulla partecipazione dell'istituto ad attività extrascolastiche. Quindi eventualmente dovrebbe richiedere la rimozione dell'intero consiglio eletto democraticamente da genitori ed insegnanti.
Nicola Guerrini
Presidente del Consiglio d'Istituto
Istituto Scolastico G.B.Niccolini di San Giuliano Terme