Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Sono passati 75 anni da quando un gruppetto di giovani si radunarono in quelle case della tenuta Salviati del podere di Marina.
Erano i sommozzatori della Marina che sono ricordati nelle due lapidi, una di marmo e una di bronzo, murate sulla facciata a mare di una casa colonica ormai abbandonata, la casa Coli, vicina alla foce del Serchio.
Accanto ad una capanna di pescatori venne edificato un casotto di muro che doveva servire a nascondere i siluri, i famosi maiali della X MAS, che portarono gloria e morte ai loro “custodi” e padroni.
Come è finita la storia lo sapete.
Quella casetta è stata oggi leggermente modificata, due porte anziché una, intonaco più resistente delle bozze Populit di cemento e trucioli di pioppo (antesignano del cippato) con cui era stata costruita, ma sempre legata al mare, alle reti (ora di nylon e prima di fildiferro) e alla gente che una vita ha dedicata a Bocca di Serchio.
Stamani il Sindaco del Comune di Vecchiano, Lunardi, ha ufficialmente inaugurata la “Casina dei Pescatori” sulla sponda destra di Bocca di Serchio, da adibire a magazzino per il deposito e la manutenzione dei materiali da pesca, anche al fine di realizzare un punto vendita del pescato a “filiera corta” da parte dell’Associazione Pescatori di Bocca di Serchio che la avrà in uso.
Piccola cerimonia bagnata da una noiosa pioggia che però non ha scoraggiato un bel gruppo di giovani volontari di associazioni legate al territorio e semplici volonterosi cittadini che avevano deciso di affiancare l’Amministrazione comunale nella pulizia del tratto di sponda che porta alla foce.
In Bocca al Lupo e pesce in padella!