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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ma se Trump invade la Groenlandia, territorio danese .....
Perché, si può anche scegliere i menù ? Allora .....
. . . ndove?
Nsenno' fai come Mario del Franceschi .....
. . qualcuno mi saprebbe dire in quale fascia oraria .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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passano gli anni
cambiano i volti belli
ma i tuoi occhi sono rimasti
quelli di allora
ed è nei tuoi occhi che vedo
l'amore che non è mutato

e .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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sotto sotto

30/4/2014 - 7:35



Chiudiamo il mese con chi ne sta aprendo un altro.
Dal cielo degli uccelli passiamo al suolo, anzi, andiamo sottoterra.
Nessun fiore della flora italiana è bello quanto le orchidee e nessun fiore, come le orchidee, deve il suo nome e la sua fama alla parte nascosta, alla radice.


Il nome Orchis deriva dal greco όρχις che significa testicolo.

Fu Plinio il vecchio ad attribuirle questo nome dopo aver notato che molte specie avevano per radici due tuberi somiglianti appunto ai testicoli. Questo ha creato dei problemi alla pianta perché ci fu una caccia, secondo la teoria dei segni di Paracelso per cui alcune specie erano divinamente segnate per indicare all'uomo le proprietà medicinali, ai tuberi che venivano ricercati ed essiccati per le supposte potenti capacità afrodisiache.
Dopo Plinio che aveva dato il nome alla famiglia, e dopo 17 secoli, apparve sulla scena della “naturalis historia” Linneo che cominciò a catalogare ogni specie di ogni famiglia della Natura.
Accettò orchis e ad un genere di questa diede uno strano antico nome come strana era stata quella data all’originale: Serapias.
La serapias è un comune genere di orchidee mediterranee che fa confondere gli studiosi per la  capacità di incrociarsi delle sue specie dando continuamente segnali di nuove dove non vi sono altro che leggere differenze.
Il fiore non ha odore  e la sua impollinazione sarebbe difficoltosa per la mancanza di insetti pronubi che passando da uno all’altro la favoriscono, ma la Natura ha dato alle serapia una forma che non hanno le altre sorelle: un suo tepalo superiore è a forma di cappuccio e attira gli insetti per la protezione che offre e per il calore che è all’interno…e così è fatta!


Dimenticavo il nome.
Serapias deriva dal dio greco-egiziano Serapis o Serapide per i romani, che a sua volta derivò dall’unione di Osiride e Apis, due dei maggiori dei dell’oriente.
Dei, mito, natura, bellezza… fanno  cambiare il senso di…due palle!

Fonte: monti di Vecchiano
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