Buongiorno Cincine mie!
Forza, è una bella giornata e voi siete ormai pronte!
Da ora in poi dovrete cercarvi da sole bachi bachini e bachetti, quelli che per due intere settimane i vostri genitori vi hanno portato incessantemente con un alternarsi di pericolosi giri  nel giardino e nell’orto.
Nella cassetta dove il panaio avrebbe dovuto lasciare il “filino” giornaliero, una mattina ho trovato un altro tipo di filino, anzi di filini.
La preoccupazione che fossero topi è subito svanita quando uno sfarfallio di alucce colorate mi ha commosso, non tanto per avere chiarito che erano cince quelle che stavano lavorando alla costruzione del nido, ma per il fatto che lo stavano facendo con me accanto, un poco sospettose certo,  ma coscienti che non avrei dato loro nessun fastidio.
E così è stato per lunghi giorni di appostamenti, trepidazione che la covata andasse bene, forzature di non “curiosare” (Simona docet!), felicità di vedere babbo e mamma con un baco nel becco, ma quanti saranno?, foto ai genitori che vanno e vengono passando da un intarsio che avevo fatto per abbellire lo sportello del “pane”, vedere che la cacca era portata via a cadenza regolare dopo ogni pranzo e, a meno che i piccoli non fossero pluricaconi come i miei quattro nipoti, dovrebbero essere o tre o anche quattro (vedi f.d.g  ecosacchetti) e alla fine, fra un approvvigionamento e l’altro dei genitori, una velocissima occhiata in casa!
Quattro palline di celeste cielo misto a giallo sole e grigio perla che dormivano sazie di cibo e d’amore!
Sono ridiventato nonno, d’adozione, di altri quattro!
I primi son sempre, come è naturale, accanto a me, i secondi, come è naturale, che volino via!
Auguri cinciarelle!