Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
“Siena mi fe', disfecemi Maremma" diceva l’antica Pia nel Purgatorio di Dante.... ma la nuova Pia de' Tolomei di ieri sera al Teatro del Popolo di Migliarino non ci voleva andare in Maremma dove c’erano le zanzare che ti sciagattavano, lei voleva “fassi fonde” dal bono fabbro di Pontasserchio, Castoro detto Toro, la cintura che le aveva messo il marito Nello prima di partire per la guerra.
La Compagnia Tutti protagonisti ha deliziato per due ore un divertito pubblico, un centinaio di simpatizzanti delle opere comiche e dei bravi attori “non attori” che si definiscono solamente protagonisti e infatti chi lavora dietro le quinte prima o poi prende posto sul palco per divertenti gags finali.
I pezzi forti sono rivisitazioni comiche di opere liriche, storie famose di letteratura e fantasia come Violetta dalla Traviata, Floria dalla Tosca, Paolo e Francesca e Pia De’ Tolomei dalla Divina Commedia e Cene (Cenerentola per gli amici) dalla novella dei fratelli Grimm.
A Migliarino è toccata la Pia, una scatenata senese di Cascina con marito "poco pronto" che la martirizza con tanta gelosia e poco o niente sesso. Se la commedia è in puro vernacolo pisano la maliziosa parte della sboccataggine è una regola e riferimenti al sesso e agli organi “adatti” ne sono stati fatti “ogni tre per due”, ma mai con volgarità.
La Iolanda della Littizzetto si è trasformata in “arsella” e Walter in “coso o ritto o moscio”, non di più.
La zia di Pia, suor Celeste, una scatenata suora con spacchi laterali alla gonna e trucco marcato, veniva chiamata “suor Celebbe” dalla fantesca dell’eroina, il padre paralitico se l’intendeva con la badante polacca, il custode di casa che aveva la chiave della cintura che attanagliava il bacino dell’eroina ripeteva a raffica “se me la dai te la do, te la do se me la dai”, ma non di più.
Ci siamo proprio divertiti per questo inizio delle feste del Maggio Migliarinese e vi invitiamo a partecipare cambiando le parole di Gianni del Morandi del 1962:
“Andavo a cento all’ora per veder la Bimba mia…”
con queste del 2014:
“s’ era cento per du’ ore a veder la nostra Pia…”
Bravi.
Gli incontri del Maggio, in occasione della Giornata internazionale dell’Ostetricia, continuano con “La Tenda Rossa”, letture sul tema della Natalità a cura di Irene Mantione con la collaborazione di “ATS- teatro e spettacolo” di Vecchiano, ancora una volta al teatro del Popolo di Migliarino, domani lunedì 5 maggio.