SEL AL CONSIGLIO COMUNALE, per abbassare il debito con la vita di tanti cittadini
 
LA SINSITRA NE L CENTRO SINISTRA AL GOVERNO DEL COMUNE NELL'INTERESSE DELLA COMUNITà
 
È di questi giorni la notizia che le 10 famiglie più ricche hanno il reddito di 500.000 operai su questa strada potremmo continuare fino ad arrivare alle statistiche a livello mondiale dove dimostrano chè  1% della popolazione possiede quasi la metà delle risorse. Ma quando vengono comunicati questi numeri, siamo talmente assuefatti nel vivere in un mondo di diseguali, che la sorpresa dura lo spazio di un giorno poi si va avanti come se nulla fosse.
 Ma questi numeri che evidenziano una grande ingiustizia, purtroppo non sono ne una novità ne il frutto del caso. Ma le loro origini provengono da scelte politiche e sociali ben precise. A fronte dei grandi mutamenti nazionali e internazionali, si è pensato che la risposta migliore fosse quella di togliere diritti e tutele nel mondo del lavoro, di togliere vincoli e responsabilità al sistema economico e finanziario cosi che con l'arricchimento di pochi, la speranza che magari qualche briciola si fosse riversata anche nella collettività. (il peggior liberismo)
Come era prevedibile, cosi non è stato e non poteva essere. La sconfitta nella società, di valori e pratiche quotidiane, quali la solidarietà e l'interesse collettivo ha portato alle regressione della nostre società spingendo di nuovo ai margini della società milioni e milioni di persone.
L'assurdo è che oggi non solo si è poveri se non si ha un lavoro, ma poveri lo si è anche avendo un lavoro ed un reddito per una famiglia di tre persone di 1.200 €.
Questo ragionamento vale per il mondo intero ma si è maggiormente accentuato per l'Europa e per L' Italia in particolare. 
Nessuna delle aree del nostro paese è esclusa da cosi tante difficoltà. Purtroppo però sembra di  non voler cambiare inversione di rotta, si continua con le solite politiche economiche e sociali che accentuano le difficoltà.
In Toscana ci sono 150.000 persone circa senza lavoro, senza considerare tanti giovani che non lo cercano neanche più e sfuggono a qualsiasi statistica, anche nelle stesse realtà locali si verifica che sono aumentate in maniera esponenziale le diseguaglianze tra i vari strati della popolazione. A questa situazione non sfugge neanche il comune di San Giuliano.
Se guardiamo alle statistiche il nostro comune è il terzo  della provincia  per reddito pro capite ma se guardiamo dentro alle cifre ci accorgiamo delle enormi diseguaglianze. La media delle pensioni (8500 circa pensioni erogate) sta sotto le 750€, se scomponiamo il dato vediamo che la maggioranza delle pensioni sono alle donne con una media di 546€ circa (1020€ gli uomini) e a queste persone in maniera ingiusta, questo governo non ha previsto alcun beneficio, poi ci sono le centinaia di domande per aiuti di vario tipo ( bonus energia bollette dell'acqua aiuti affitti e scolatici) che vengono richiesti. Infine come denuncia la Caritas Diocesana e la Pubblica Assistenza gli oltre 400 pacchi di generi di prima necessità che vengono distribuiti, e le tante persone che si rivolgono a queste associazioni per avere aiuti. Molte persone non si rivolgono a nessuno e sono aiutati dalle misere pensioni dei nonni. Questa situazione, frutto delle scellerate politiche della destra in questi 20 anni, denota uno stato di malessere e di difficoltà molto forti, al quale non possiamo assistere passivamente.
Purtroppo vediamo che a livello centrale non si affronta la situazione con misure adeguate e che abbiano il segno della uguaglianza e solidarietà. Ma non possiamo solo limitarci a protestare dando la colpa agli altri senza fare nulla. Ci sono le elezioni amministrative, occasione importante per poter fare qualcosa anche a livello locale. E noi lo abbiamo fatto. Siccome siamo la Sinistra di Governo, prima abbiamo fatto le proposte poi ci siamo confrontati sulle persone che dovevano attuare il programma condiviso. Un programma in forte discontinuità con la precedente amministrazione, della quale ne diamo un giudizio non positivo. Preso atto del risultato delle  primarie, e senza personalismi, abbiamo continuato nel portare il nostro contributo decisivo al programma del centro sinistra, proprio perchè anche a livello locale delle cose si possono fare.
Il punto centrale del programma del candidato a Sindaco del centro sinistra è la revisione della tassazione favorendo le fasce sociali più deboli, rivedere le tasse comunali come IMU-TARI, riverificare le tasse scolastiche, e dalla analisi che insieme abbiamo fatto le risorse ci sono e si possono recuperare da subito per intervenire a favore delle fasce sociali più deboli, e poi se il debito con banche o istituti finanziari non si abbassa quest'anno pazienza, sarà per il prossimo anno, l'importante è che si abbassi il debito con la vita di tante famiglie, giovani e pensionati. Per noi in questa competizione elettorale l'obbiettivo è quello di non far vincere il centro destra perchè vogliamo continuare a considerare giornate importanti della nostra storia il 25 Aprile ed il 1 Maggio, ma vogliamo anche cambiare il modo di amministrare di questi ultimi anni, e quando la sinistra non è presente le cose non vanno bene per le fasce sociali più deboli, per queste ragioni saremmo impegnati per andare al governo del comune nell'interesse della intera comunità.
 
FRANCO MARCHETTI
RESP politiche sociali SEL
capolista alle elezioni del consiglio comunale di san giuliano t