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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Cronache di un prof tifoso
L'Aquila-Pisa 0-1
di Arbauz

11/5/2014 - 18:49

Ci è andata di lusso!
 
Eccomi in casa dell’ingegner Fusarpoli per seguire insieme a lui la partita con L’Aquila. In effetti vedemmo qui anche la vittoria contro L’Aquila in campionato, quindi c’è qualche buon auspicio. Forte anche del momentaneo vantaggio del suo Torino (ma in fondo è anche un po’ mio per via di Giampi e di cerci), l’ingegner Fusarpoli si sbilancia dicendo che vinceremo tre a uno (e sì che il Pisa tre goal in trasferta non li ha fatti mai). Mah, speriamo bene!


Speriamo bene ma si parte male: loro attaccano e sono pericolosi, addirittura pericolosissimi tra il 19° e il 20°, quando si mangiano due pazzesche palle goal (di cui una traversa interna), grazie anche al nostro bravo portierino. Nel frattempo era arrivato lo zio Luca, il chimico; tra l’altro si chiama Orsini, come la dinastia di telecronisti pisani (nessuna parentela); lo zio Luca vive in effetti a Settala (provincia di Milano), comune di 5000 abitanti famoso per essere un importante sito di stoccaggio del gas metano. Nel frattempo il Pisa gioca in modo un po’ troppo pagliaresco, cioè lanci lunghi e via, e senza produrre niente di particolare. Al 29° entra in casa la bimba Arianna, la quale  dichiara che uscirà in paese (sarebbe Calci), dove si sta svolgendo il palio del Mulino (infatti si sentono i suoni dei trombettieri). In realtà esce solo al 42°. Nel frattempo notiamo che negli ultimi venti minuti abbiamo tenuto meglio il campo, però tiri in porta nisba.


Nell’intervallo chiedo di vedere un po’ di tappa del giro d’Italia, perché i ciclisti sono in Irlanda, il paese secondo me più bello del mondo (ci sono stato quest’estate, che meraviglia!); in effetti si vedono i corridori sotto la pioggia (per forza!) tra verdi brughiere e in mezzo a un sacco di gente festante. Ganzi gli irlandesi!


Ma eccoci al secondo tempo. Si parte subito male perché loro hanno di nuovo due occasioni pazzesche. Siccome ormai ne hanno già avute quattro o cinque, si comincia a sperare che per la solita nemesi calcistica il Pisa riesca a fare un goal. Ma come si fa, senza mai tirare in porta? Ci diciamo che basta una punizione, un autogoal, qualcosa insomma che il destino ci riserbi. Nel frattempo loro sembrano un po’ calati, anche perché hanno cambiato tre giocatori tra quelli più forti che avevano. Insomma nell’ultima parte del tempo si fa forse più gioco noi di loro e questo per i supplementari sembra di buon auspicio. Ma ecco la nemesi in agguato: siamo al 42°, c’è una punizione dall’esterno per il Pisa e sulla palla si avventa come un falco l’ottimo Goldaniga, che di testa la mette dentro! E’ il nostro unico tiro in porta, ma vale la partita. L’Aquila si butta in avanti, ma conclude poco, però al 91° trova una punizione poco fuori dal limite, è l’ultima possibilità che hanno. Sul tiro il nostro portiere smanaccia sulla traversa, la palla rimbalza sulla linea e su di essa si buttano, quasi a porta vuota,  due giocatori avversari; sembra goal sicuro e invece sbucciano tutti e due! Fine, vittoria, semifinale, mamma mia! Ci chiediamo se la vittoria sia meritata (anche se naturalmente non ce ne frega niente, in realtà). Certo, loro hanno avuto molte occasioni (tra cui le due traverse interne), però –com’è noto- bisogna anche buttarla dentro, quindi c’è poco da fare. Rubare non abbiamo rubato nulla. Insomma si va avanti, sotto a chi tocca.

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16/5/2014 - 11:01

AUTORE:
Stefano

Ero a Londra.. alle 15 ora inglese, 16 italiane, gironzolavo per la Tate Modern Gallery.. tra Picasso, De Chirico, Mirò e un geniale (!) taglio della tela di Lucio Fontana, dissi... `è iniziata!! Meno male non la vedo, tanto...`
Avevo dato disposizione universale di non inviare sms o altro tipo di comunicazione per non rovinare il fine settimana turistico e spensierato.. infatti alle 17 inglesi, ore 18 italiane... ecco una telefonata...'abbiamo vinto, gol di Goldaniga`. Corsa sul Millennium Bridge, ringraziamento alla St. Paul Church. Però adesso ci toccano 2 altre domeniche di sofferenza.. vediamo dove mi porta la Rayan!!

12/5/2014 - 10:47

AUTORE:
Cervetto

O Arbauz,
Il vecchio Cervetto, che tante ne ha viste, ti dice che il Pisa non ha demeritato. Perché vedi, qualcuno ha mormorato: "Sì, però se non c'era Provedel...". E qualcun altro: "Si, però Goldaniga era tutto solo e nessuno lo marcava...". E qualcun altro ancora: "Sì, però al 91° loro hanno fatto quasi gol..." Beh, o Arbauz. La prossima volta scendiamo in campo senza portiere, con Goldaniga incatenato alla panchina e, se gli avversari rimbecilliti dalle loro piroette non si decideranno a spingere dentro la palla danzante beffarda sulla linea di porta, che diamine! interrompiamo il gioco e diamo agli altri la vittoria a tavolino.
La verità è, caro Arbauz, che veramente questi play-off sono una roulette, tutto ed il contrario di tutto può accadere. Può accadere per esempio che una squadra come il Pontedera si presenti a casa del Lecce favoritissimo, dòmini la partita e perda ai rigori una meritatissima qualificazione. Può accadere che il Benevento vinca a Catanzaro. E può accadere che il Pisa vada all'Aquila e vinca soffrendo un po' ma senza rubare nulla. Gli aquilani del resto, non si sono strappati i capelli.
Poiché poi Cervetto, ieri ubriaco di pallone, non ha voluto farsi mancare niente, ha visto la partita Frosinone-Salernitana e ne ha dedotto che forse era meglio incontrare i campani piuttosto che i ciociari (gran bella squadra a casa loro). Ma nulla è ancora scritto.
In alto i cuori, in alto il Vecchio Vessillo, o Arbauz
Ave.

11/5/2014 - 19:46

AUTORE:
Rossocrociato

È noto che nei playoff il tifoso abbandona ogni ritegno sportivo e cessa di far finta di apprezzare il bel gioco per privilegiare una vittoria ottenuta in qualsiasi modo, escludendo solo (forse) gli omicidi volontari e le rapine a mano armata. Quindi prendiamoci questa vittorietta e prendiamo per buono il favore di Eupalla, a cui chiediamo di fare gli straordinari per accompagnarci intanto nelle prossime due durissime disfide.
Il vostri Rossocrociato decise di trascorrere il tempo dell'incontro passeggiando per le vie del suo quartiere zurighese, poiché il tempo incerto precludeva la più salubre via dei boschi.
Il vostro vile compagno di fede intendeva far ritorno alla magione solo a partita finita in modo da non soffrire oltremodo.
Ma gli dei punirono tanta viltà scatenando una tempesta e costringendolo a rientrare precipitosamente chez soi alla fine del primo,tempo.
Ivi assistette a buona parte dell streaming del secondo tempo vedendo un Pisa che teneva il campo decentemente e a quanto pare meglio che nel primo tempo (Orsini e Arbauz docent). Lo straming fu stavolta di buona qualita con due interruzioni nei momenti topici (gol di Goldariga e miracolo finale di Provedel e scusate se è poco.)
L'unico problema era che nessuno sembrava in grado di buttarla dentro per cui già ci si preparava all'orrore dei supplementari e magari al terrore dei rigori.
Poi il miracolo. Alla prossima.