Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Ci è andata di lusso!
Eccomi in casa dell’ingegner Fusarpoli per seguire insieme a lui la partita con L’Aquila. In effetti vedemmo qui anche la vittoria contro L’Aquila in campionato, quindi c’è qualche buon auspicio. Forte anche del momentaneo vantaggio del suo Torino (ma in fondo è anche un po’ mio per via di Giampi e di cerci), l’ingegner Fusarpoli si sbilancia dicendo che vinceremo tre a uno (e sì che il Pisa tre goal in trasferta non li ha fatti mai). Mah, speriamo bene!
Speriamo bene ma si parte male: loro attaccano e sono pericolosi, addirittura pericolosissimi tra il 19° e il 20°, quando si mangiano due pazzesche palle goal (di cui una traversa interna), grazie anche al nostro bravo portierino. Nel frattempo era arrivato lo zio Luca, il chimico; tra l’altro si chiama Orsini, come la dinastia di telecronisti pisani (nessuna parentela); lo zio Luca vive in effetti a Settala (provincia di Milano), comune di 5000 abitanti famoso per essere un importante sito di stoccaggio del gas metano. Nel frattempo il Pisa gioca in modo un po’ troppo pagliaresco, cioè lanci lunghi e via, e senza produrre niente di particolare. Al 29° entra in casa la bimba Arianna, la quale dichiara che uscirà in paese (sarebbe Calci), dove si sta svolgendo il palio del Mulino (infatti si sentono i suoni dei trombettieri). In realtà esce solo al 42°. Nel frattempo notiamo che negli ultimi venti minuti abbiamo tenuto meglio il campo, però tiri in porta nisba.
Nell’intervallo chiedo di vedere un po’ di tappa del giro d’Italia, perché i ciclisti sono in Irlanda, il paese secondo me più bello del mondo (ci sono stato quest’estate, che meraviglia!); in effetti si vedono i corridori sotto la pioggia (per forza!) tra verdi brughiere e in mezzo a un sacco di gente festante. Ganzi gli irlandesi!
Ma eccoci al secondo tempo. Si parte subito male perché loro hanno di nuovo due occasioni pazzesche. Siccome ormai ne hanno già avute quattro o cinque, si comincia a sperare che per la solita nemesi calcistica il Pisa riesca a fare un goal. Ma come si fa, senza mai tirare in porta? Ci diciamo che basta una punizione, un autogoal, qualcosa insomma che il destino ci riserbi. Nel frattempo loro sembrano un po’ calati, anche perché hanno cambiato tre giocatori tra quelli più forti che avevano. Insomma nell’ultima parte del tempo si fa forse più gioco noi di loro e questo per i supplementari sembra di buon auspicio. Ma ecco la nemesi in agguato: siamo al 42°, c’è una punizione dall’esterno per il Pisa e sulla palla si avventa come un falco l’ottimo Goldaniga, che di testa la mette dentro! E’ il nostro unico tiro in porta, ma vale la partita. L’Aquila si butta in avanti, ma conclude poco, però al 91° trova una punizione poco fuori dal limite, è l’ultima possibilità che hanno. Sul tiro il nostro portiere smanaccia sulla traversa, la palla rimbalza sulla linea e su di essa si buttano, quasi a porta vuota, due giocatori avversari; sembra goal sicuro e invece sbucciano tutti e due! Fine, vittoria, semifinale, mamma mia! Ci chiediamo se la vittoria sia meritata (anche se naturalmente non ce ne frega niente, in realtà). Certo, loro hanno avuto molte occasioni (tra cui le due traverse interne), però –com’è noto- bisogna anche buttarla dentro, quindi c’è poco da fare. Rubare non abbiamo rubato nulla. Insomma si va avanti, sotto a chi tocca.