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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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Migranti

15/5/2014 - 7:45


Apre presto il cantiere e già dall’alba i lavoratori extracomunitari sono all’opera.
Un secolo fa una grande donna insegnante, scrittrice, poetessa ribelle, scrisse questi versi per loro:


O rondine, che torni d’oltremare,
mi presti l’ali tue sì belle e nere?
Per tutta la mia terra voglio andare
le cento sue città voglio vedere
e quando la mia terra avrò veduto
ti renderò le alucce di velluto.

 

Si chiamava Arpalice, donna che sapeva  ben come si dice, ma io mi chiamo Umberto, che se ‘un parlo male ‘un mi diverto, e io le vedo così:


“Mamma dimmi, perché son tutta nera?”
“Zitta e mangia sennò ci si fa sera!”
“Ma’, dice babbo, e sse lo dice è certo,
che si ritorna a casa ner deserto.
Ma gliè per ‘un piglià’ ‘varche sassata
che mi portate ‘ndove sono nata?”


“Te siei nata ‘n terra der pisano,
semo no’ che si viene da lontano,
ma, giunto ‘r mese ‘vando er  fïo pende,
bisogna lascià’ casa e llevà’ tende,
si torna ner paese tanto amato,
quello ‘he dar seccume è marsagrato.

 

“Ma’, perché ‘ndella tèra der mi’ nonno
‘un ci van tutte ‘velle ch’arivónno?”

“Loro san già, e Ddio l’abbia ‘n groria,
--Anno novo fa nòva sanatoria--.
Sbrigati su, ch’è ll’ora delle ’órse,
che ‘velle son sïure, ‘un sono un forse”.

 

“Ma’ ho fifa! Perché si ‘óre sòdo?
Attenta, attenta e guid’ un po’ più ammòdo!
Son piccinina e son di primo pelo,
oh, bada ‘r càmioo! … E c’è mancato un velo!”
“Ma vòi mette la ‘òsa sur carmìno?
Bimba ‘vesta è lla sfida der destino.


S’un córi ‘un mangi ‘r primo nè ‘r contorno,
la lotta è sulla strada e ’n ogni giorno.
Te viemmi dietro e fai tutto ‘omme mme,
apri bocca solo se vòi fa’ tumé!”
“Mamma è lontana l’Affrïa? Ciò ‘n limïo!!”
“Tee? Vola vai…. rondinottino mio!”

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Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

15/5/2014 - 10:02

AUTORE:
Puffo

Siamo tutti di passaggio
sulla terra. l viaggio
è duro e di inciampi pieno.
Tra nuvolo e sereno
il tempo passa
veloce e lento,
ma se finisse il tormento
di accumulà ricchezza,
la vita sarebbe guasi na' certezza!