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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Cronache di un prof tifoso
Pisa-Frosinone 0-0
di Arbauz

18/5/2014 - 21:11

Comunque gagliardi
 
Si sapeva che sarebbe stata durissima, e infatti è stata durissima, ma insomma secondo me la squadra non ha demeritato, e mi sembra che abbiamo giocato meglio oggi che a L’Aquila. Davanti avevamo una squadra quadrata e cattiva (a me sta proprio antipatica, per la precisione), esperta nel far falli senza farseli fischiare, tant’è che l’arbitro è stato a tratti indisponente (ma non ha falsato il risultato, diciamocelo).


All’arena c’era un sacco di gente, ma secondo me non i diecimila preventivati; i tifosi avversari, distintisi per aver fatto scoppiare tre bombette all’inizio (ma alla fine hanno perso quattro a tre in questa sfida), erano pochini, tanto che un bimbetto davanti a me ha detto all’inizio: “Ma c’è più pubblico quando si gioca noi a Zambra!” C’erano comunque molti musicisti di vaglia (uno era il mi’ figliolo), tra cui i due amici tifosissimi ex “Philomankind” Sara e Sandro (ora “Philos”), che per altro si sposeranno sabato (auguri!). All’ingresso delle squadre in campo, nel bel mezzo della scenografia della Curva Nord, un tizio davanti a me si è alzato inviperito e ha urlato “Ma la levi quella musica di merda!” Ce l’aveva con il terribile inno della Lega Pro, quello di Mogol (che palle!). Nel Pisa non c’era Giovinco, mi dicono per problemi muscolari; Martella non era neppure in panca (perché?).


Poi la partita è cominciata e si è visto subito che loro erano ossi duri, proprio come si prevedeva; come ho detto, l’arbitro ci ha messo del suo, ma a parte questo loro erano spesso pericolosi. Però a me è sembrato che avessero un solo schema: da qualsiasi posizione il centrocampista di turno faceva partire un lancio a mezza altezza per i loro due nerboruti attaccanti. Il temutissimo Ciofani, che con noi segna sempre, almeno questa volta non ha colpito, anzi ci ha graziato quando (dopo essersi liberato con una spinta, cosa che ha fatto per tutta la partita, come del resto il suo compagno Curiale) ha sbagliato solo davanti al portiere. Anche noi abbiamo avuto una mezza palla goal con Mannini, che ha ciccato un possibile pallonetto, ma, a parte qualche angolo e qualche mischia, non abbiamo prodotto granché (non che fosse facile, per carità). Insomma il pareggio alla fine del tempo ci stava tutto, e non si poteva recriminare nulla.


Però nella ripresa, almeno per i primi 20-25 minuti il Pisa ha dato l’anima e avrebbe meritato di fare almeno un goal; uno se l’è mangiato Arma, che, dopo essere stato malmenato in tutti i modi dal suo rude controllore, ha inventato uno scatto felino in area sparando un gran tiro, deviato però dal loro portiere. Abbiamo poi creato altre occasioni, battendo un sacco di corner, ma la palla non è entrata. Peccato, perché andar laggiù con almeno un golletto di vantaggio avrebbe fatto comodo. E comunque al Pisa non si può rimproverare niente, la squadra è quella, con i suoi limiti e qualche pregio. Vincere laggiù sarà un’impresa, ma –come diceva il filosofo Friedrich Nietzsche (o era Kant, non mi ricordo bene)-  “un si sa mai!”

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20/5/2014 - 18:36

AUTORE:
Cervetto

caro Arbauz,
il vecchio Cervetto che tante ne ha sentite, mai come in questi giorni ha provato ed ha percepito tanta tranquillità. Il Frosinone è tecnico? si sa. Il Frosinone è nerboruto? si sa. Il Frosinone ména? si sa. Il Frosinone è esperto? si sa. Il Frosinone gioca bene? si sa. Ciofani è un carro armato? si sa. Paganini è veloce? si sa. Il loro portiere ha il collo taurino e abbaia come un matto? si sa. Il campo del Frosinone è una tòrrida arena? si sa. A Frosinone pensano che la Serie B sia un loro sacrosanto diritto? si sa. Noi, caro Arbauz, che muniti di squadre trombone siamo stati in passato uccellati dal Brescello e dall'Albinoleffe, siamo sereni. Si va laggiù, si gioca. E se si vince e si va in finale allora è tutt'altro discorso. E se si perde, pazienza, ci si riproverà un altr'anno. E' il Frosinone che ha tutto da perdere, non noi. Qualcuno laggiù forse si ricorda ancora i cinque pìppoli che gli rifilammo qualche anno fa e forse qualcun'altro pensa allo scherzetto che facemmo l'anno scorso ai perugini. Conserviamo dunque la calma, o Arbauz, continuiamo così...
Ave

18/5/2014 - 23:15

AUTORE:
stefano

Piccoli segnali... abbiamo tenuto bene il campo contro la corazzata strafavorita e quel gigante di Ciofani, abituato a segnarci sempre e con tutte le maglie, questa volta non ha fatto gol anche se, a dire il vero, c'è mancato poco in una occasione nel primo tempo. Laggiù servirà l'impresa.. dobbiamo correre e lottare su ogni pallone.. forza ragazzi.. crederci, crederci, crederci!!!