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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

. . . mondo è paese. Ieri Marine Le Pen è stata .....
Volevo farlo poi però ho pensato che era meglio piantare .....
Vai a seminar patate così per la festa di maggio c'hai .....
Ci dicono che Putin e la Russia vogliono invadere l'Europa. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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Il Tango a Migliarino

24/5/2014 - 8:36

Tango
Con la partecipazione di un discreto pubblico, molto più numeroso delle serate precedenti, ma non certamente tanto da poter ringraziare generosamente coloro che hanno reso possibile questa interessantissima serie di “Ascoltando s’impara”, ieri sera si è concluso il ciclo musicale sponsorizzato dalla Sezione Soci UniCoop Firenze Valdiserchio Valdera.
Nelle serate precedenti, più che la melodia, avevamo imparato i periodi e le personalità delle figure più grandi del panorama mondiale della musica, ieri sera, con solo il “tango” a monopolizzare l’incontro, siamo entrati nella vera vita e nel vero mondo di coloro che questo universale genere musicale ha fatto sì che sia considerato “patrimonio dell’umanità”.
Tutto quello che il tango è, è stato e significa ce lo hanno “insegnato” due livornesi, ma non acci,  oni: Il presidente e la vicepresidente dell’Accademia degli Avvalorati - Associazione No Profit di Livorno.
Massimo Signorini, nato a Livorno, si è formato come fisarmonicista al Conservatorio di Firenze con Ivano Battiston diplomandosi con 110 lode e menzione d’onore. È fondatore e presidente dell' Associazione Accademia degli Avvalorati di Livorno e del Centro Sperimentale sulla Fisarmonica. Nel 2011 è stata dedicata a Massimo Signorini un'intera puntata a "Qui Comincia" su Radio 3 per la presentazione del suo libro Fisarmonica e Interpretazione - Un'introduzione e cinquanta interviste edito da Felici Editore. La passione per la fisarmonica lo porta ad affrontare gli studi universitari presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Pisa, laureandosi con il massimo dei voti in Cinema Teatro e Produzioni Multimediali e a frequentare con il massimo dei voti il Master di II livello in Comunicazione Pubblica e Politica. Il suo repertorio è molto vasto, spazia dalla musica barocca alla musica contemporanea e ad incursioni nella musica improvvisata. Suona una fisarmonica Zero Sette modello  B 30-45 G.R.
Giulia Perni, diplomata in chitarra classica, si è laureata in storia della musica all’Università di Pisa e successivamente ha conseguito il diploma di specializzazione presso la Scuola di Paleografia  e Filologia Musicale di Cremona. Attualmente è responsabile della collana musicale della Casa Editrice Sillabe e  segretario dell’Edizione Nazionale dell’Opera Omnia di A. Stradella: è membro del comitato scientifico della collana Musica & Didattica diretta da Mario Piatti, del quale ha seguito corsi di didattica della musica per bambini. E' membro dell'Associazione AmbientArti in Europa e nel mondo che si occupa di musica ambiente e arte. Le sue ricerche musicologiche (a cui sono seguite varie pubblicazioni) si sono concentrate sulla musica per liuto di Vincenzo Galilei e i madrigali di A. Stradella.
A Giulia e Massimo quindi un grandissimo grazie per il loro lavoro, la loro disponibilità, bravura e simpatia e a chi ha partecipato "ascoltando" alle serate la speranza che abbia veramente "imparato".
Un aneddoto raccontato dal Maestro Signorini, da buon livornese, riguardava il duo fisarmonica-tango e la musica popolare.   Chiedeva se nel pisano ci fossero stati tentativi di musicisti locali nello scrivere spartiti di quel genere musicale. No!
A Livorno invece, dal cui porto partivano carichi di fisarmoniche per le Americhe provenienti da Castelfidardo, e nel cui porto si “smarriva” qualsiasi genere di merce e non solo le biciclette, fu scritto negli anni 40’ un tanghetto sconclusionato popolare cantato da Caterina Bueno che, nonostante il suo accento fiorentino e non labronico, ebbe un discreto successo: Fagioli ‘olle ‘otenne.
Non è un omaggio al tango, ma a Livorno.
Grazie ancora e a presto con altre musiche ad altri strumenti.
Giulia ora tocca a te!  

 

Fonte: testo e foto u.m.
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Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
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Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

24/5/2014 - 20:16

AUTORE:
L'emozione non ha voce

Lei brava, lui fantastico...una coppia da applaudire e da rinvitare ancora!

24/5/2014 - 14:07

AUTORE:
u.m.

Ero molto dispiaciuto stamani.
Mi ero alzato di buon ora per scegliere le foto e scrivere l’articolo quando mi sono apparse sullo schermo delle strane scritte, prima bianche su sfondo blu, poi nere su sfondo rosso, che mi dicevano esserci problemi con Windows. Spegni riaccendi e resetta tutto finché il pc è “ritornato” a vivere con data 01 giugno 2008!
Incazzatura n°1.
Alle 8 e 30, dopo più di due ore di lavoro, ho inserito “Tango” nelle Storie perché non sapevo quale sezione usare, ma avevo voglia di far conoscere la bella serata e i bravi protagonisti che la avevano fatta essere un capolavoro.
Il contatore girava e le visite aumentavano con il passare dei minuti, è sabato mattina, gente a casa ce n’è, da 180 a 230 poi 324, 400, 480, cinquecentonove! e la curiosità mi spinge a controllare i più letti. Incazzatura n°2
Due come le visite all’articolo, due su cinquecento! Ma cosa stavano leggendo 507 lettori?
Cosa gli pareva caro mio, mi son detto!
Cosa volevi che se non erano venuti alla serata gli interessasse leggere quello che avevano perso?
Sveglia!
E mi son venute alla mente le ancora fresche parole di Signorini a commento delle due suonate “Tango notturno” di Hans-Otto Borgman (1937) e “Friling” di Shmerke Kalzerginski (1943) entrambi ovviamente tanghi con la piccola (?) differenza che il primo era il prediletto di hitler ed il secondo fu scritto da un Ebreo ghettizzato (foto7 e 8 dell’articolo).
La foto 9 mostra le parole che dicevo avere nella testa, parole che spiegavano che lo spartito dice solamente cosa va suonato, in che forma, ma è la musica che ne esce quella che parla e che dice da dove proviene.
Provate a cercare su internet le due canzoni, mescolatele anonime come in una pesca alla lotteria e ascoltandole sarete sicuri di vincere il premio nel riconoscerne il nome perché l’errore non ci potrà essere, nemmeno ad essere sordi.
Ma dubito che qualcuno lo faccia, meglio giocare all’altra lotteria, quella di domani, quella dove, cosa esce esce, avremo sempre perso!

poi è arrivato P.G. a rallegrarmi.

24/5/2014 - 9:31

AUTORE:
P.G_

Mentre le altre serate di "Ascoltando s'impara" erano istruttive ma non erano spettacolo quello di ieri sera ha recuperato tutto quello che mancava ai precedenti incontri.
La fisarmonica è un'orchestra, canto e accompagnamento, piano e forte, melodia e ritmo. Se poi allo strumento abbiamo un campione lo spettacolo è assicurato.
Signorini non solo ha mirabilmente suonato e trascinato, ma ha spiegato anche il suo amore per lo strumento, le sue origini da balera, la soddisfazione di poter lasciare il corso di laurea in geologia (che non lo appassionava) per dedicarsi completamente alla fisarmonica diventata finalmente oggetto di studio al conservatorio.
Poi ogni brano è stato spiegato da Giulia e infiorettato con aneddoti, racconti, particolari che ha potuto inquadrarlo nel momento e nella storia.
Un vero spettacolo, e non solo per appassionati.
Un piccolo rinfresco finale ha ulteriormente premiato i convenuti.