Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
"Com'è andata ieri? C'eri te al giro?"
"Beh, una novantina di donne, uomini, giovani e bambini con uno in cima che mi par di conoscerlo!"
"Dai no! Ancora luilì!"
"Si, ma non da noia come tanti, non sporca, non urla, fa solo clicche-clicche che sembra un picchio su un pioppo!"
"Ma dove sono andati, dove l'ha portati? alla Quercia della disperazione?, dai no, è una fissazione!"
"No, non subito, quest'anno sono andati a zìghezzaghe per viottoli che ci si va male anche noi, volevano arrivare da Padre Pio per chiedere la grazia di trovare una strada ammodino, ma lui dai no! nella mota!"
"Ma si sono divertiti almeno?"
"Sì, ci mancherebbe! Fra la novità del Fortino, la zuppa, panini e bischeratelle che racconta, la mattinata è andata bene, dai sì"
"Ma lo rifaranno il giro?"
"Tutti insieme fra un annetto, ma luilì son sicuro dai no, anche prima di domani, anzi mi pare di averlo visto anche stamani"
"Allora te fai come me, quando lo vedi fagli una pernacchia! Prrr!"
"Dai no!"
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