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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . c'è più religione ( si esce un'ora prima). .....
. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
per pubblicare scrivere a spaziodonnarubr@gmail.com
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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A cura di Erminio Fonzo
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
COMPLEANNO
Renato Brunetta

26/5/2014 - 9:25


Renato Brunetta nasce a Venezia il 26 maggio 1950. Figlio minore di un venditore ambulante si laurea in Scienze Politiche ed Economiche presso l'Università degli Studi di Padova nel 1973. La carriera accademica inizia presso lo stesso ateneo dove Brunetta ricopre vari incarichi: dal 1973 al 1974 è assistente alle esercitazioni nei corsi di "Teoria e politica dello sviluppo" (Facoltà di Scienze Politiche) e di "Economia applicata" (Facoltà di Statistica). Nell'anno accademico 1977-78 è professore incaricato dell'insegnamento di "Economia e politica del lavoro" (Facoltà di Scienze Politiche).

Dal 1982 al 1990 ricopre il ruolo di professore associato di "Fondamenti di Economia" presso il Dipartimento di Analisi Economica e Sociale del Territorio (corso di Laurea di Urbanistica) della IUAV (Istituto Universitario di Architettura di Venezia).

Dal 1985 al 1989 ha ricoperto la carica di Vicepresidente del Comitato Manodopera e Affari Sociali dell'OCDE (Parigi). Dal 1983 al 1987 è stato responsabile, presso il Ministero del Lavoro, di tutte le strategie per l'occupazione e la politica dei redditi. Nel 1989 ha fondato l'EALE (European Association of Labour Economist), di cui è stato il primo presidente.

Dal 1991 al 1996 è professore associato di "Economia del Lavoro" (Facoltà di Economia e Commercio) presso l'Università di Roma Tor Vergata.

Da giugno 1999 ad aprile 2008 è deputato al Parlamento europeo, eletto nelle liste di Forza Italia ed iscritto al gruppo PPE-DE, dove ha ricoperto l'incarico di Vicepresidente della Commissione per l'Industria, la Ricerca e l'Energia; è stato, inoltre, membro della Delegazione parlamentare mista UE-Croazia, della Delegazione parlamentare mista UE- Turchia e della Delegazione per le relazioni con la Repubblica popolare cinese.

Negli anni '80 e '90 collabora in qualità di consigliere economico, con i governi Craxi, Amato e Ciampi. Brunetta è consigliere economico del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel periodo 2003-2006.

Editorialista de "Il Sole 24 Ore", "Il Giornale", Renato Brunetta è autore di numerose pubblicazioni scientifiche, in materia di economia del lavoro e relazioni industriali, tra le quali ricordiamo:
fondatore e direttore della rivista "Labour - Review of labour economics and industrial relations" (edita da Blackwell Publishing Ltd.), ha curato insieme a Vittorio Feltri la collana "Manuali di Conversazione Politica" edita da Libero e Free Foundation, e la collana "Manuali di Politica Tascabile" edita da Il Giornale e Free Foundation.

Nel corso della sua carriera ha ricevuto molteplici riconoscimenti: nel 1988 il Premio Saint Vincent per l'economia, nel 1992 il Premio Tarantelli per la migliore opera di economia del lavoro, nel 1994 il Premio Scanno per la migliore opera di relazioni industriali, nel 2000 il Premio Internazionale Rodolfo Valentino per l'economia, la finanza e la comunicazione.

Da aprile 2008 è parlamentare alla Camera dei Deputati, eletto nel collegio Veneto II nella lista del Popolo della Libertà.

Già professore ordinario di Economia del Lavoro presso l'Università degli Studi di Roma, Tor Vergata, diviene quindi Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione nella XVI Legislatura del IV Governo Berlusconi.

Nel novembre 2008 ha fatto molto parlare il suo decreto cosiddetto "anti-fannulloni" mirato a ottimizzare la produttività del lavoro pubblico e a migliorare l'efficienza e la trasparenza delle pubbliche amministrazioni. Il decreto, la cui attuazione ha in brevissimo tempo portato ottimi risultati, è poi divenuto Legge nel febbraio 2009.

Nel 2010 si candida per diventare sindaco della sua città natale, Venezia.

Attualmente è capogruppo del partito di Forza Italia alla Camera dei Deputati.

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26/5/2014 - 20:49

AUTORE:
XXXL

...del decreto antifannulloni poi ...i "tagliatori di teste" passano negli uffici statali e parastatali "a soppresa" e contano i minuti di fila e se i minuti son meno di sette, tagliano uno/una dilà dallo sportello e se "dilà" c'è un agente solo, tagliano i giorni di apertura e..la fila che poi si forma "aldiquà" viene considerata come dei perditempo che vanno li a pagare le bollette e tasse che reggono ritto il governo o risquotere la pensione per pagare tasse e pane e dare due soldini ai giovani nipoti disoccupati alimentati da "luilì" e la Fornero.
Se poi hanno pensato "lorolì" laureati con figli sistemati poi di mettere alla produzione gli impiegati del pubblico impiego a produrre motorini per ammucchiarli li all'imbocco della FI-PI-LI od altra roba che stravanza nei supermercati ed anche nei banchetti dei Cinesi allora si che viene rabbia nel passare il nostro tempo nelle code in tutti gli uffici con tre sportelli chiusi ed uno aperto con l'agente di la dal vetro che stringe le gambe per non pisciarsi addosso: bel guadagno, si bel guadagno e che vita felice continuare a lavorare da anziani per mantenere i nipoti che vanno mesi e mesi al centro per l'impiego e uno su 97 trova lavoro per rimpiazzare un'altro che è cascato dal motorino e...dispiaciuto perchè s'è fatto poo male.

26/5/2014 - 19:54

AUTORE:
Beppe

Tutto bene finchè si è trattato di dati tecnici. L'unico giudizio che recita "il decreto . . . . ha in brevissimo tempo portato ottimi risultati" sa decisamente di piaggeria. E' un decreto fatto contro i lavoratori che non ha portato a nessun risparmio effettivo ma solo a carichi di lavoro maggiorati e insicurezza, il tutto condito con blocchi di contratto e interruzione degli scatti stipendiali. Insomma, il solito "forte con i deboli e debole con i forti", tipo gli evasori come il suo leader. Per quanto riguarda Venezia andrebbe aggiunto che è stato sconfitto al ballottaggio, insomma, quando non è stato blindato, lo hanno votato in pochi. Non passerà alla storia!!

26/5/2014 - 12:15

AUTORE:
Ultimo.

........... un è mia cresciuto tanto!!!!!!