Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Un giorno di maggio che dirvi io so,
un amico in padule a girar si recò
e vide una papera in cielo volar
...e lì si fermò.
La macchina prese e una foto sparò
ma la papera in acqua per finta cascò
e furba malaccio prese a nuotar
...e si allontanò.
Lo sai che le papere a volte sono scaltre
e tu sei un paparazzo
che cosa ci vuoi far…!
La papera in acqua fece ciaccià,
ferita per finta per andare più in là
e la cova lei permise salvar
...da buona mammà.
Il tizio alla papera disse: che fò
ed alla sua casa deluso tornò
mentre lei felice riprese a volar
...con uno sfottò.
Lo sai che le papere son dure da chiapparsi
e tu paparo pazzo
che cosa ci vuoi far…?
Sulle note, e liberamente tratto, di Papaveri e papere, (Nino Rastelli - Mario Panzeri - Vittorio Mascheroni) Festival di Sanremo 1952, canta Nilla Pizzi.
A Niña de La Barca: Niña, vogliamo duettare insieme il prossimo “Festival della canzone di Migliarino”?
Io faccio la papera, El Pato Loco, e te il paparo, o viceversa, tanto si ride lo stesso!
Ma lo sapete che il nome del fotografo d’assalto moderno potrebbe, dico potrebbe, derivare da quello del nostro amato famoso compaesano Paparo?
Una bella soddisfazione aver ragione noi invece di Fellini!
D’altronde “La dolce vita” di Bocca di Serchio è antecedente a quella di Fontana di Trevi!
Ah ah!