Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Siamo stati in giro per la Tenuta Salviati e siamo andati alla ricerca di testimonianze del nostro passato dato che il presente ci stava aspettando a Marina di Vecchiano con un sostanzioso rinfresco.
Bisognava prima rimpinguare la mente e quindi niente di meglio di un po’ di storia locale.
Prendiamola alla lontana.
Emanuele Repetti nel suo celeberrimo “Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana”, pubblicato a fascicoli tra il 1833 e il 1846, parla di “una torre vicino al fosso di confine del Granducato detta di Migliarino” con dipendenza del Circondario militare di Pietrasanta pur essendo inserita nella Comunità di Pisa.
Ritorniamo indietro di un secolo.
Nella “Raccolta di piante delle principali Città e Fortezze del Gran Ducato di Toscana levate d'ordine di S.M.I. sotto la direzione del S.re Odoardo Warren Colonnello del battaglione d'artiglieria e direttor generale delle fortificazioni di Toscana” nel 1749, tale torre non viene menzionata.
Non c’era ancora?
Nel 1768 il granduca Pietro Leopoldo compì il suo noto viaggio nei suoi nuovi possedimenti, una perlustrazione rendicontata personalmente e dice: “lungo la spiaggia del mare, verso la metà del bosco vi è la Torre detta di Migliarino la quale è composta di tre piani, armata di spingarde e di cinque invalidi”.
Allora c’era!
La torre era stata fatta costruire dal suo predecessore, Francesco Stefano del quale era fratello, e forse quella brutta strana parola, invalidi, voleva proprio significare uomini non validi dato che le forze militari del granducato, 3000 soldati, erano stati mandati a Vienna, sua vecchia corte, per usarli nella guerra dei sette anni tra la coalizione Francia, Austria, Russia, Polonia, Svezia e l'alleanza Gran Bretagna- Prussia.
Questa però è un’ altra storia, sta il fatto che il Warren non la vide o non la annotò perché minore.
Andiamo avanti di un mezzo secolo ora e precisamente nel 1822.
La tenuta Salviati è in mano ai Borghese dato che l’ultima discendente della dinastia, Anna Maria, sposò il principe romano Marcantonio IV dal quale ebbe Francesco e questi Scipione (1823-1892) che solamente nel 1834 ritornò ad essere dichiarato “Duca Salviati”.
Il grande Scipione non è ancora nato quando fu disegnata una piantina dove si legge: Pianta terreno annesso alla Torre di Migliarino nella Comunità di Vecchiano. Terreno a pastura e piantata a maglioli. Distanza dal mare alla Torre 680 braccia (400m. ndr). Confina con pinetina spettante S.Ec. Borghese, Stato lucchese, Via che va alla torre detta della Finanza, fosso della Bufalina.
Terreno prativo di misure antiche pisane stiora 3.22, lavorativo vitiato 11.19, terreno a pastura 4.10 che a misura moderna corrispondono a quadrati 3.
Allora davvero la torre c’era anche se i suoi 400 metri dal mare ne avevano vanificata l’importanza del controllo che aveva nel passato.
Tutti dicono ora che “non ne rimane traccia”.
Traccia di cosa? della spingarda, delle tre stanze, della vicinanza al mare (ora lontananza dalla costa che è a più di 500 metri)?
Noi domenica siamo stati al fortino e da forte a torre il passo è breve.
Foto 1, 2 e 3 il fortino oggi con i suoi visibili tre piani,
foto 4 la mappa ottocentesca con la posizione,
5 e 6 particolari dell'800,
7 dal cielo del 2000.