Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Autorità di bacino del Serchio: lettera aperta al Presidente Renzi
Egregio Presidente, ho avuto notizia di un decreto legge che sarà sottoposto quanto prima al Consiglio dei Ministri e che, tra l’altro, anticiperà quanto previsto dal collegato alla legge di stabilità 2014, in esame alla Commissione Ambiente della Camera, relativamente all’istituzione dei distretti idrografici italiani di cui al D.Lgs 152/2006 in attuazione delle Direttive europee. Tale decreto prevede l’accorpamento dell’Autorità di bacino del Serchio con quella dell’Arno nell’ambito di un unico distretto idrografico dell’Appennino Settentrionale, esteso da Genova a Grosseto, a Arezzo, etc.
Già il vigente D.Lgs. 152/2006 (mai attuato) aveva ridotto le quaranta Autorità di bacino di cui alla legge 183/1989 a otto Autorità di distretto, mentre la proposta contenuta nel decreto legge, con la soppressione del distretto del Serchio come distretto autonomo pilota, ridurrà le Autorità di distretto a sette. Si osserverà però che mentre le sette Autorità di bacino nazionali di cui alla L. 183/1989 (compreso il Serchio) coprivano un terzo dell’Italia, i sette distretti idrografici proposti dalla modifica del D.Lgs. 152/2006 (ottenuti con l’eliminazione dell’autonomia del distretto idrografico pilota del fiume Serchio) coprono tutta l’Italia.
Il bacino del Serchio, istituito con la legge 183/1989 sulla difesa del suolo, è compreso tra le Alpi Apuane e l’Appennino settentrionale, in un territorio tra i più piovosi e franosi in Italia e proprio per le sue particolari condizioni di dissesto idrogeologico, di rischio idraulico e di inquinamento delle acque, per la varietà dei caratteri fisiografici, geologici, tettonici e geomorfologici, assunse nel 1990 il carattere di “bacino pilota”, equiparato, sotto il profilo normativo e istituzionale, agli altri 6 bacini di rilievo nazionale.
E ciò è stato confermato dal vigente D.Lgs. 152/2006 che ha previsto il “distretto idrografico pilota del fiume Serchio”.
Oltre al piano di bacino, relativo all’assetto idrogeologico (2005) e al suo aggiornamento (2013), l’Autorità di bacino ha garantito il rispetto delle Direttive europee 2000/60CE e 2007/60CE con il “Piano di Gestione delle Acque” e con gli adempimenti per l’adozione del prossimo “Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni”.