Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Martino Giorgi è un talento, c’è poco da fare.
Suona con quella semplicità e naturalezza scoraggianti dei più grandi suonatori di chitarra.
Ieri sera, dopo una buona cena al Circolo, un discreto pubblico lo ha ascoltato fino a mezzanotte nelle loro interpretazioni rock e blues.
Le loro perché anche i compagni di band non sono stati da meno, tutti molto bravi e simpatici, anche se la punta di diamante del gruppo è senz’altro la chitarra.
Il leader ha anche una discreta voce, intonata e adeguata, ma non potrebbe emergere dalla mediocrità per quella, sono le sue dita che scorrendo sui tasti della chitarra, come se lo avessero sempre fatto, come se sapessero che quello è il loro compito, elevano la band a qualcosa di più del semplice divertimento post-lavorativo.
Ho scelto un brano blues, meno aggressivo del metal, ma la bravura si capisce molto bene.
Non possiamo che fare loro i migliori auguri di un buon successo.