Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Dobbiamo domandarci se è normale che un cittadino RESIDENTE in un bel giorno di sole di giugno debba essere respinto nel suo desiderio di passare una giornata a Marina di Vecchiano con figli e nipoti.
Non ha importanza se questo ha vissuto gran parte della sua vita sul Serchio, sul mare di Bocca che ama e che celebra con foto e poesie, che è testimone di tradizioni del passato su cui ha scritto libri, che viene chiamato da Istituzioni locali e scuole per insegnare l’amore per la natura e per il Parco.
In questo caso è un cittadino come tutti gli altri ma credo che questo suo amore per il mare e per il bosco sicuramente avrà accentuo la sua rabbia e il suo disappunto per l’essere stato respinto.
Il suo peccato è quello di essere arrivato tardi, dopo che altri bagnanti e altri turisti (fra cui la maggioranza NON RESIDENTI), hanno occupato tutti i posti disponibili nei parcheggi. Una massa di auto e persone capaci di invadere ogni spazio e trasformare quella che qualche volta con orgoglio chiamiamo la Marina del Parco, nella solita spiaggia affollata e chiassosa, simile in tutto e per tutto a quelle della vicina Versilia.
Sono convinto che il cittadino residente non sia stato il solo ad essere respinto dal PROPRIO mare per il risultato fin TROPPO positivo della giornata festiva di Marina di Vecchiano , come riferito dal comunicato inviato ai mezzi di informazione dal Comune.
Oppure è ancora normale che un altro cittadino RESIDENTE, magari un tempo facente parte con onore e sacrificio di quel Comitato che aspramente lottò contro il famigerato Progetto Cristina, che ha tentato nello stesso giorno di arrivare al mare con un mezzo diverso dall’auto (una normale, ecologica, salutare, silenziosa e non invasiva bicicletta) debba essersi sentito come un CORPO ESTRANEO nella marea di mezzi a motore lanciati verso la Marina e ben presto rinunciare e tornare indietro per non rischiare di essere travolto?
A questo si lega la domanda, scontata e conseguente, se e’ ancora normale che il COMUNE DEL PARCO non abbia mai realizzato una pista ciclabile per andare al mare in bicicletta? Per incoraggiare, incrementare suggerire un accesso diverso al mare dalle auto?
Tutto ciò dimostra una sensibilità purtroppo CARENTE in un Comune che della ecologia dovrebbe fare la sua bandiera avendo il 73% del suo territorio destinato a parco. Questa mancanza di sensibilità ecologista si era già evidenziata purtroppo nell’assegnazione dei posti barca sul Serchio, quando fu scelto di non attribuire alcun punteggio aggiuntivo ai possessori di barche a remi o con motore elettrico.Una decisone incomprensibile e soprattutto sbagliata che fa pensare che ci siano interessi o motivazioni diverse da quelli della massima salvaguardia della natura e del rispetto di un ambiente, allo stesso tempo stupendo e fragile come quello di Bocca di Serchio.
Se tutto questo è normale allora dobbiamo domandarci cosa serve il Parco, a chi è destinato l’arenile, se noi vecchianesi ci dobbiamo considerare estranei e non compresi in quel progetto che sembra prendere sempre più corpo di far arrivare sempre più auto, paganti, in quella striscia di marina fino alla completa saturazione di ogni spazio disponile.Non conta essere cittadini di Vecchiano, non conta il pass, non conta essere fruitori storici di quel mare e quella spiaggia, non conta averla difesa in passato da aggressioni speculative che l’avrebbero privatizzata e tolta all’uso comune. Conta il numero di auto che possono essere ospitate nei parcheggi, sempre più grandi e invasivi, per incassare sempre di più, non importa se a scapito della bellezza, della pace, del silenzio e del valore naturalistico dei luoghi. O forse anche per una specie di compiacimento amministrativo che fa scrivere con orgoglio “giornata positiva” quando invece agli occhi di molti la giornata è stata “disastrosa”.
A Case di Marina il parcheggio è oramai al limite del bosco, a Marina di Vecchiano è stato diviso e segnato anche lo spiazzo prima del Poligono per aumentare la capienza. Il fratino sta tremando e non solo per le cannonate dei militari (ricordo a qualche smemorato che in quella zona non si può accedere nemmeno a piedi). La sbarra di via del Balipedio non si sente più tanto sicura come un tempo.La pista ciclabile è ancora inagibile, un altro esempio della scarsa considerazione per gli amanti della bicicletta.
Oramai siamo preda delle auto che condizionano non solo la nostra vita ma condizionano fortemente anche gli atti amministrativi. E’ di questi giorni la polemica sulle strade bianche del Parco che si vorrebbero aperte per decongestionare il traffico, sempre di auto, da Pisa a Marina di Pisa.Il Parco sta diventando non un gioiello da mostrare, salvaguardare e di cui andare fieri ma quasi un ostacolo ad un fantomatico progresso umano. Un ben misero progresso se tutto quello che ci sforziamo di fare è facilitare il transito e il parcheggio delle automobili.
PS
La foto è della pista ciclabile "Puccini" che partendo da Lucca avrebbe dovuto arrivare al lago di Massaciuccoli e a Marina di Vecchiano. E' stata realizzata fino a Pontasserchio e poi si è interrotta, non sappiamo per quale motivo non è stata completata. Eppure il link qui sotto è del 2011 ed il titolo era straordinario "In bici da Lucca a Marina di Vecchiano"
http://paomaggiblog.blogspot.it/2011/04/in-bici-da-lucca-marina-di-vecchiano.html