none_o


Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
di Angela Baldoni
none_a
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
none_o
Messidoro

12/6/2014 - 20:09






Circa duecento anni fa Vecchiano aveva la “marie” e con essa la “loi” francese.
Dopo la Rivoluzione in Francia ci fu uno stravolgimento voluto per rifarsi da un lungo periodo di soprusi, se ben regali,  e tanta fu la voglia di cambiare che i rivoltosi se la presero anche con il calendario: non più dicembre gennaio e febbraio per l’Inverno ma Nevoso Piovoso e Ventoso facendo partire i mesi dal 20 o 21 e  la  Primavera  ebbe Germinale o Germile,  Fiorile o Floreale e Pratile  mentre l’Estate  Messidoro Termidoro e Fruttidoro per finire con l’Autunno al quale toccò   Vendemmiaio,  Brumaio  e Frimaio.
Bei nomi, adatti, simpatici, molto esplicativi se non avessero avuto anche uno stravolgimento pazzesco della divisione dei giorni che passarono dalle settimane alle decadi, eliminando tutte le festività cattoliche inserendo sei giorni supplementari di fine anno per far tornare i conti, i Giorni Sanculottidi:
    Giorno della virtù (17 settembre)
    Giorno del genio (18 settembre)
    Giorno del lavoro (19 settembre)
    Giorno dell'opinione (20 settembre)
    Giorno delle ricompense (21 settembre)
    Giorno della rivoluzione (22 settembre, solo negli anni bisestili)
E la stupenda derivazione dalla mitologia classica dei giorni della settimana?
Troppo per la “grandeure” usare Marte Giove e Venere, non doveva essere la Grecia o Roma a dettare, ma la “France”!
Da suicidio i  dieci giorni delle decadi:
Primidì, Duodì, Tridì, Quartidì, Quintidì, Sestidì, Settidì, Ottidì, Nonidì e    Decadì
Napoleone usò questo calendario fino al 1° gennaio 1806, non senza logicamente averlo portato in Toscana durante il suo breve dominio, ma i francesi illuminati non avevano fatto il conto con la diversa latitudine della Piccardia da quella della Fugata e Messidoro, che da loro sarebbe stato 20 giugno - 19 luglio, da noi è già bell’indorato!
È proprio vero il detto che    Aurora aurum in ore habet ( tanto per usare un’altra lingua).
Ma lo sapranno i francesi che la loro lingua è neolatina?
 

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

14/6/2014 - 10:58

AUTORE:
P.G_

Io penso che un altro grande fotografo noi l'abbiamo in casa.
E' vero che l'insonnia aiuta ma riuscire a fare queste foto nel posto dove abiti può essere più difficile che fotografare posti meravigliosi o popoli strani e diversi.
Se poi ci metti l'amore per la tua terra il risultato diventa straordinario.

13/6/2014 - 10:18

AUTORE:
Elio

Speriamo che le messi ormai d'oro vengano mietute prima che qualche temporale rovini il raccolto...il mattino ha l'oro in bocca e chi si alza prestissimo ha il privilegio di godersi l'aurora, l'alba e il frescolino della notte che transita.