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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Pisa San Rossore
Route nazionale scout: la "disfida di San Rossore"

15/6/2014 - 19:53


Luigi Piccioni
Inoltro il comunicato stampa emesso oggi,

15.6.2014, dall'amministrazione della Riserva Naturale Montagna di Torricchio (Università di Camerino/Wwf).***

 Route nazionale scout: la "disfida di San Rossore"


Franco Pedrotti, botanico, professore emerito dell'Università di Camerino, gia' Presidente della Societa' Botanica Italiana, membro del Comitato Scientifico del WWF Italia ed ex Vicepresidente dell'Associazione, ha accettato di "sfidare" pubblicamente il Dottor Andrea Gennai, direttore del Parco regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli e presidente AIDAP, sulla spinosa e grave questione della route nazionale Agesci che dal 6 al 10 agosto porterà 35.000 scout a campeggiare nella parte più delicata e sensibile della riserva.
 
Va ricordato che sulla questione è stato lanciato un appello nazionale che portava le firme di 200 prestigiosi scienziati e intellettuali italiani i quali chiedevano di spostare la route in un'area meno sensibile del Parco e chiedevano un confronto pubblico mai concesso; si sono pronunciate negativamente in modo inequivoco le principali associazioni ambientaliste italiane; sono state prodotte valutazioni tecniche estremamente critiche, mai smentite; si è pronunciato - con una maggioranza di 5 membri su 7 - lo stesso comitato scientifico del Parco ricevendo una sorta di irrituale rimbrotto istituzionale da parte del Presidente del Parco.
 
Come si vede, una vicenda estremamente incresciosa per sostanza e forse anche più per metodo, che pone in questione il senso e le funzioni delle aree protette oggi in Italia e il senso dei rapporti tra società civile e istituzioni.
Considerato il compatto muro di indifferenza se non di disprezzo (qualcuno dei sostenitori della route si è spinto a parlare di “appello senza senso” e a definire i prestigiosi firmatari come ignoranti di conservazione) innalzato da Ente Parco, politici ed Enti Locali di fronte alle domande della società civile e dell’ambientalismo, il confronto pubblico (meglio la "sfida pubblica") tra il professor Pedrotti e il dottor Gennai ha scarsissime probabilità di incidere sull’esito della vicenda.
 
Tuttavia può contribuire a fare in modo che le numerose e severe critiche alla decisione dell’Ente possano essere portate finalmente in un vis-à-vis pubblico, come non è mai stato concesso finora, e che si possa trarre da questa inedita e triste vicenda un insegnamento affinché fatti del genere non debbano mai più ripetersi in un’area protetta italiana.
 
La “sfida pubblica” tra il professor Pedrotti e il dottor Gennai si svolgerà alle 18.00 di mercoledì 18 nella Sala Gronchi delle Cascine Vecchie, all’interno del Parco di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli.
 
Considerata l'importanza dell'incontro è augurabile un’ampia e partecipata presenza di pubblico e di organi di informazione.






Fonte: Luigi Piccioni - foto Pagina Q
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18/6/2014 - 21:03

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O.B. c'era

...la "disfida" è finita nella più classica delle amenità od altro aggettivo: Lei non mi ha lasciato parlare!...ed attiradosi dietro una certa "claque" poi gli "intervenuti" volevano "un dibattito democratico".
Mai si è visto alla fine di un comizio "uno" che chiede la parola e cosi anche nelle "disfide a due" poi dopo..intervenire fra cugini e parenti a spintonare per farsi una ragione a peso.
Sinceramente il colpo (tentato) sotto la cintura a campanella suonata ormai, mi ha dato molto fastidio.

18/6/2014 - 13:32

AUTORE:
Orso Bruno, detto anche: il metaforo

Lo disse anche il figliolo di Annibale Ezio Landucci, alle treemmezzo dopodesinà il sette ottobre dell'/89 quando il su' pappà (era di Toredellago) tirò un rigore e..vidde un porverone, ma, il pallone rimasse sulla ceppa...oh pappà o che fai? un'cin'ncogli?
...ecco "nessuno" un c'ha 'orto! (sempre seondo me medesimo, poi vedremo)

Le metafore ed i proverbi per noi contadini anzianotti che non si è "stughiato" erano e sono un valido metro per misurare la realtà reale del mondo che ci circonda e delle sue cose.

Senti questa: Come minimo nel mondo attuale ci sono 7.500.000.000 (settemiliardiecinquecentomilioni) di caate umane e circa 35 miliardi di pisciate e come disse quel cinese, anche una pisciata in mare-tutto fà-.
Ora senza farla troppo palloccolosa se si va avanti con i se.. ed i ma...ti dico questa statisticamente(?)parlado se... tutti gli umani avessero un fedele amicop cane(maschio, le femmine del cane piscian cento volte meno del cane maschio)..di quante piscatelle sarebbe annaffiato giornalmente il nostro unico mondo? fanni rconto e melo dici, poi ci son le galline che non pisciano ed i pesci(?)
...e se un mangiassimo perun caa, chi scriverebbe/leggerebbe poi dopo un mesetto o due (quando gli agescini ci lasceranno ai nostri destini di sempre)
..e..sulla VdS queste baggianatelle metaforiche continueranno? si! come quello che 'ndava a Torino con il treno e che da Roma Tiburtina a Pisa C stette a dire in continuazione: madonna che sete che ho, poi da Pisa C a Pisa SR bevve e 'nfino a Torino PN stette a dire: madonna che sete che avevo!
...stretta è la foglia, stretta gliè la via, dite la vostra che io ho detto la mia (banalizzando di parecchiotto) perchè...ho da fare anche altro.
bona.

18/6/2014 - 12:06

AUTORE:
Nessuno

Io, caro O.B., della tua risposta ho capito solo che nelle metafore che usi ti c'intrighi. Non so se vorresti darmi ragione mentre vorresti darmi torto o viceversa.
Alla metafora dei sassi ti rispondo che con un sasso che fai cadere oggi, uno che fai cadere domani si sfanno anche le montagne.
A quella della bicicletta appuntellata al cartello ti posso rispondere così. Mi fermò un vigile con l'autovelox perché facevo 67, il limite era 60 che con la tolleranza arrivava a 66. Io dissi al vigile che solo per 1 in più poteva lasciar perdere e il vigile, comprensivo, mi graziò la multa. Il giorno dopo fui rifermato perché facevo 68 e allora dissi al vigile, ieri facevo 67 e mi hai graziato, oggi per 1 in più di ieri mi fai la multa? E il vigile comprensivo mi graziò anche questa volta. Il terzo giorno ripassai e facevo 69, uno in più del giorno prima...

18/6/2014 - 8:10

AUTORE:
O.B.

Succede quasi sempre che al nostro passaggio che il mondo non rimanga proprio uguale-uguale a prima; l'altro giovedì ero sulla Pania e due-tre pietruzze scivolarono sotto i miei scarponi da trekking e se stavo a casa questo forse succedeva al primo acquazzone, ma non giovedì scorso.
..poi la banale guardietta che ti fa la multa perchè hai lasciato la bici appuntellata al cartello di divieto di sosta, li per due minuti davanti al giornalaio di piazza e...si giustifica dicendoti: oh se ne arriva altri 5.213 come te? che poilasciano la bici li dove l'hai lasciata te, mi bloccano anche il traffico sull'Aurelia.

Ecco, banalizzando, dopo l'Agesci che "dice" s'è riunita nel /75 (dove non lo so) poi mell'/86 nel Parco Nazionale dell'Abruzzo; li a San Rossore poi dopo Agosto, a Settembre ci sarà il gioco del ponte su fiume morto poi a Ottobre i campionati mondiali di tiro alla fune ed altre grandi manifestazioni che tanto ormai fatto uno si pole fa 100 di sottogamba...
...ed intanto da Settembre a Maggio di quà dal Serchio si chiude la pista ciclabile e si 'nvia a mitragliare nei giorni lavorativi le sagome simil uomo ed è proprio educativo per i nostri bimbi piccini veder quelle sagome tutte buchetrellate li 'ndove sta il simil cuore ed il cervello umano....ed i "parrucconi 'ndove erano quando per 20 anni precisi la Via dei Pini nel cuore del Parco di Migliarino diventò il casino a cielo aperto più grande della Toscana ed i lati di quella strada erano traboccanti di sudiciume!?

17/6/2014 - 10:17

AUTORE:
Nessuno

Dice uno che, per sentito dire, il Parco d'Abruzzo, dopo il raduno dell'Agesci è rimasto tale e quale.
Dubito che il parco sia restato tale e quale (e comunque se avesse subito danni non lo sapremmo mai), ma le teste dei radunati no, quelle tali e quali non sono restate. Quelle giovani menti ricettive e purtroppo già in stato d'infezione avanzata, possono contaminarsi definitivamente sotto l'attacco del germe "Tantorestatuttotaleequale" sparso da sciocchi untori (quando sono solo sciocchi...) che si sentono forse anche convintamente ambientalisti senza però averne mai veramente assimilato il concetto.
I benefici dei parchi, anche piccoli, anche non del tutto naturali, ma pur sempre una ricchezza, sono impliciti nella loro stessa esistenza, anche se non percepiti materialmente.
E a forza di sostenere che occupare San Rossore(in che modo lo sappiamo; per farci cosa lo vedremo) con trentamila persone tutte insieme è una forma di godimento che non danneggia niente, si finirà per assuefarci all'idea che tutto questo è normale, ripetibile e sostenibile. E a quel punto arriverà il colpo di grazia a questi moribondi patrimoni che stiamo trascurando e logorando anno dopo anno, nonostante i pareri, gli studi e gli appelli di coloro che per il massimo dello scherno sono definiti professoroni.

16/6/2014 - 14:25

AUTORE:
Bruno della Baldinacca

..poi ce ne saranno state anche altre, ma ne analizzo tre.

Nel 1982 il PCI portò un milione di persone nella piccola Tirrenia e di quella sfida ancora se ne parla perchè non è poi stata più riproducibile; basti pensare che le stesse persone al Parco Nord di Bologna dopo un quarto d'ora della fine della "kermesse" il milione di persone si disperdono in quelle grandi strade raccordate con le maggiori autostrade di livello Europeo.
Due mesi fa con l'apertura di Ikea a Pisa, i "fanze" di Ikea a Migliarino ci avevano pronosticato l'inferno al semaforo di Migliarino con traffico fermo dal fosso del Burlamacco 'nfino a Stagno ed invece il giorno dell'apertura di Ikea ai Navicelli, mi trovai si fermo per un minuto in Albavola e vedevo gente rigirare per andare (credo) a prendere la A12 perchè avevan subito il terrorismo dei giorni precedenti, ma era semplicemente il camion della nettezza urbana che faceva il suo servizio che fermò il traffico per 45 secondi.

Altra "disfida epica" (persa alla grandissima) c'è stata pochi giorni fa, era di tutto altro genere, ma anche li "i liggerotti" ci avevan creduto terrorizzando noi brava gente alla mano con il: vinciamo noi e voi tutti a casa!
...non dire sacco se non lo hai ner rgatto vale per tutti, ed aver paura della nostra ombra è da gente piccininina.
...sarà che non ho perso tempo ad andare a scola, non per mia negligenza, ma per una esasperata "parcondicio" perchè i miei fratelli e sorelle di 20 anni più anziani non furono mandati a scola a Pisa (non "costumava" a quei tempi e quindi: pari.
...epperò, modestamente parlando, ne ho guadagnato in senso pratico frequentando gli stoici contadini della Tenuta Salviati, loro non cadevano con un flebile venticello e le offese ricevute per la loro modesta condizione, li rafforzavano e quindi mi sento orgoglioso d'esser Cittadino del Parco e di "pareggiare" perchè uno vale uno e quindi siamo tutti quì perimparà e per "doventà" ecologisti la "laura" non serve.
questo è!

16/6/2014 - 9:53

AUTORE:
Orso Bruno

Se per difetto i cinque più diventassero cinque meno sarebbero sempre tanti, ma, un ma c'è sempre.
Primo: quando lorolì dell'Agesci sono andati nel Parco Nazionale dell'Abruzzo il Parco dice che sia rimasto tale e quale.
Secondo: il luogo deputato sembra per un dispetto della natura fatto apposta; li non c'è un pinacchiotto in crescita, ma solo paleo e qualche pruneola.
Ora, se in tutti questi anni, nonostante comitati scentifici e professoroni che passan di li non abbiano posto l'esigenza di fare una piantumazione di pini anche in quel bellissimo spazio aperto li, un motivo ci sarà!?
Ecco, fare una pineta in quel bellissimo spazio aperto li, sarebbe come fare una piantumazione alborea in piazza Dei Miracoli ed "il complesso" ne risentirebbe della banalizzazione; il nostro mondo non è "tuttuguale" ed anche la vista piena di spazio vuoto alle volte è gratificante e non a caso noi Cittadini del Parco abbiam detto no alle pale eoliche nel mare del Parco.
Certo se gli "Agescini" andavano sulla Faeta e nelle secce.. (secce, porzioni di terreno in ozio dopo la raccolta del grano)..di grano appena trebbiato in Coltano o nella Bunifica vecchianese, noi ora magari si dibatteva del tema del momento: se era opportuno prendere a calci nel sedere chi ha fatto ammalare Bersani Pierluigi-Presidente del Consiglio incaricato ed ha deriso il nuovo Segretario del maggior partito Italiano incaricato dal Presidente della Repubblica di formare un governo per l'Italia ed ora che ha straperso...vuol trovare un accordo con chi voleva a tutti i costi far fuori; buffo è il nostro mondo.

Diceva la mi zì Isolina: avete il paradiso e non ve lo sapete "gode".
Ed il dott. Franceschi, amministratore della Bandita Salviati ci disse prima del /79- Vedremo poi se voi del CIP (Comitato Iniziatriva Parco) una volta realizzata la vostra idea riuscirete a migliorare il complesso territorio della Tenuta Salviati.
Ecco, da li a poco tempo si divenne il casino a cielo aperto più grande della Toscana.
La prostituzione che era relegata (per uso disagiati quasi nostrano)in zona La Costanza, poi occupò tutta la via Aurelia-vecchia e nuova dalla Villa Salviati fino alla Bufalina a tre passi da Torre del Lago.
Domanda: son nati ora i 200 firmatari a protezione per quattro giorni del bel paleo che forma quel prato immenso che va dalle Cascine nuove e vecchie della Tenuta di San Rossore?

...in ultimo; credono Lor signori firmatari che le tonnellate di preservativi ed i resti del "vivere" anni ed anni nella macchia migliarinese lasciati li in comodi sacchi neri giro-giro a quelle alcove abusive del Nostro Parco siano sparite come i gatti livornesi battendo forte un piede per terra!? no! li c'è stata una superba sfida ed a tratti anche solitaria di chi voleva un Parco fruibile per la nostra gente; eppure anche quello era un tema di carattere nazionale di come amministrare pubblicamente un Parco anche se di proprietà privata e..."sapessite" quante volte le parole del dott. Franceschi mi son frullate per la testa in quei momenti tristi di paura e pesanti offese mentre operavo volontariamente per ridare dignità umana a quel luogo disastrato e "senza padrone" per voler caparbiamente dimostrare che pubblico era meglio che privato.
..chi vivrà vedra: a da venì settembre e..."vederemo".

16/6/2014 - 0:35

AUTORE:
il cignalone der gombo

... ebbessì, certo, ognuno se la tira dalla parte sua, come è giusto.

epperò: duecento che pigliano la penna non saranno magari tutti scienziati e professoroni (come li chiama il nostro amato primo ministro con un certo sussiego) ma ci sta pure che chi oggi ha il coraggio di piglià una penna e firmà piuttosto che mettersi a pecora al sindaco di turno si meriti la qualifica, anche solo onorifica.

sui conteggi poi i numeri sono ballerini, si sa, ma anche qui: trenta o trentacinquemila per quattro notti belli che autorizzati fanno in ogni caso un bel numeretto rispetto al fatto che se in tempi normali chiedo di pernottare una notte con la canadese me lo vietano perché devasto irrimediabilmente il delicato ecosistema planiziario.

ma quel che qui non si capisce tanto bene è che gli cambia all'orecchiolo vecchianese se i trenta o trentacinquemila si stipano alla tenuta presidenziale oppure invece a Coltano, dove di danno ne farebbero infinitamente meno: forse il fatto che alla fine se si cambiasse posto ci farebbe una figuretta qualche altro compaesano o qualche compagno di partito suo?

15/6/2014 - 20:58

AUTORE:
Oracolo vecchianese

...si parla di: firme di 200 prestigiosi scienziati.

(1° se si intende di "prestigiose firme" (le prime delle 200 che firmano l'appello; anche ad occhio par di si!)
(2° se basta firmare l'appello per essere considerati "Prestigiosi scenziati Italiani (alla pari)" se così fosse...fra questi "prestigiosi scenziati Italiani" ne conosco tre del mio paese di quelle "prestigiose firme" ed il che è tutto dire (brave persone certamente e su quello ci metto la mano sur foo, ma da li ad esser considerati "prestigiatori" hmmm...

...poi nel giro di un mesetto i 30.000 dell'Agesci son diventati: prima 32.000 poi 35.000.
Attrappoino sono come 'annoni der rDuce.