Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
A sua Eccellenza il Prefetto di Pisa
Al Sindaco del Comune di Vecchiano
Oggetto : Mozione n. 18 della lista Rinnovamento redatta in conformità all'articolo 16 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale,
Appare sinceramente non accettabile che a fronte di una petizione popolare firmata in pochi giorni da circa 400 cittadini (a dimostrazione dell'impellente necessità della risoluzione dei problemi elencati) ed inoltrata al Sindaco sin dall'otto maggio scorso, lo stesso non si sia degnato neppure di rispondere alle pressanti richieste dei firmatari.
Forse al Sindaco non interessano i problemi sollevati nella petizione dei cittadini ?
Rinnovamento con la presente intende oltre che rendere edotta l'opinione pubblica dell'indifferenza del primo cittadino, fare anche la storia di come si sono verificate le problematiche di cui alla petizione popolare :
- punto 1). Le cave di calcare, erano otto al momento della chiusura d'autorità delle ultime avvenuta circa 20 anni fa, altre erano già chiuse per ragioni diverse. Le stesse nell'800 e sino al primo dopoguerra, hanno dato da vivere a molte famiglie del Comune, molti cavatori, altri navicellai che portavano con l'alzaio prima e la vela dopo, le pietre a Viareggio. La prima cava (quella di S.Frediano) risale al granduca di Toscana che utilizzava le pietre per la propria fattoria di Vecchiano. Nel secondo dopoguerra con l'escavazione selvaggia dei mezzi meccanici le cave hanno deturpato le colline, creando problemi sanitari per le polveri, con pericoli alla circolazione per gli innumerevoli camion che percorrevano le strade cittadine.
Niente hanno fatto le varie amministrazioni comunali che si sono succedute dopo la chiusura delle ultime cave, ed oggi sono evidenti e certificate dalla relazione dello studio geologico Tetide le situazioni di pericolo di crolli di materiale instabile e di cadute per chi si avventura sulla sommità o nelle vicinanze. Assistiamo alla rovina del paesaggio, ad uno schiaffo all'ambiente, a siti pieni di discariche abusive.
Rinnovamento già dall'agosto 2009 con un proprio comunicato a seguito dello studio geologico succitato, fatto eseguire a spese proprie, aveva avvertito il Sindaco dell'epoca del potenziale rischio frane e della responsabilità che lo stesso Sindaco aveva ed ha a norma dell'art. 54 punto 2 del Dgls 267/2000 “ il Sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili ed urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini”. (In caso contrario provvede il Prefetto).
L'attuale Sindaco Lunardi, all'epoca Presidente del Parco, era ed è a conoscenza di tale situazione di pericolo perché il 19 agosto 2009 lo stesso pubblica sulla Voce del Serchio un proprio articolo sulle cave.
Pertanto la frana del Legnaio in via dei Salcetti è una frana “annunciata” e le amministrazioni locali non hanno fatto niente per prevenirla.
A distanza di oltre un anno ed una spesa di soldi pubblici, che si dice superi i 250.000 euro, per incarichi professionali, studi vari, e poco risultato, la strada è ancora interrotta, ed il Sindaco si sente autorizzato a non rispondere alla petizione dei cittadini.
Il Prefetto telefonicamente, tramite un funzionario, ha comunicato che forse i lavori per la liberazione della strada inizieranno a settembre.
– punto 2). Dopo l'alluvione del 25 dicembre 2009 e la frana del ponticello posto sul canale di adduzione alle idrovore e collegante la via della Costanza con la via del Capannone, impedendo di fatto il transito ed il collegamento tra le due strade, il Comune che cosa ha fatto?
Praticamente niente. La strada è interrotta dal 2009 e non se ne vede una soluzione.
Nel frattempo, nel post alluvione, lavori di somma urgenza sono stati fatti a decine, con affidamento diretto (senza gara), in gran parte alle stesse imprese, per centinaia e centinaia di migliaia di euro. Se ne citano alcuni : provvedimento 6/1 del 19gennaio 2010 per 170.000 euro, verbale 1/2009 per 88.800 euro, provvedimento 227/9 del 2009 per 24.776 euro, stesso provvedimento per 39.497 euro, verbale 2/2009 per 77.400 euro, provvedimento 228/9 del 2009 per 12.720 euro, stesso provvedimento per 31.466 euro, verbale 1/2010 per 192.000 euro, provvedimento 1/1 del 2010 per 107.174 euro, verbale 2/2010 per 151.200 euro, provvedimento 1/1 del 2010 per 108.699, verbale 3/2010 per 180.000 euro, provvedimento 1/1 del 2010 per 179.612 euro, verbale 5/2010 per 168.000 euro, provvedimento 5/1 del 2010 per 69.845 euro, provvedimento 3/1 del 2010 per 199.180 euro, verbale 6/2010 per 199.680 euro, provvedimento 31/1 del 2010 per 10.138 euro, stesso provvedimento per 31.818 euro, ed ancora stesso provvedimento per 50.927 euro.
Nel caso in oggetto non si è trovato il finanziamento.
O piuttosto non si è voluto fare il lavoro di ricostruzione del ponticello?
Se il Sindaco di allora e l'attuale ritenevano che il ripristino del ponticello competeva al Consorzio di Bonifica Versilia-Massaciuccoli, perché non hanno obbligato tale Ente emettendo un'ordinanza a ricostruire ?
Perché infine si è ordinata la chiusura della strada di uso pubblico, esistente dai tempi di realizzazione della bonifica vecchianese, e cosi come pervenuta in carico al Comune da parte del Consorzio Versilia-Massaciuccoli per l'uso e la manutenzione, vedi relativa delibera di consiglio comunale. L'ordinanza è stata preceduta da una richiesta di chiusura presentata da quattro privati, quasi tutti non aventi titolo, però stranamente è l'ufficio tecnico comunale a “presentare il progetto delle opere” ed è il Dirigente dell'ufficio tecnico comunale a rilasciare il “Provvedimento” n. 130/30 del 4 aprile 2012 alla chiusura. Ma a chi viene rilasciato questo provvedimento? Non viene indicato.
Ed il Sindaco, subito dopo, il 10 aprile emette ordinanza di chiusura della detta strada “vista l'istanza presentata in data 7 febbraio 2012 a firma di più richiedenti”. Ma se il “progetto delle opere” l'ha fatto il Comune e lo stesso ha rilasciato il “provvedimento” (non si dice a chi) sembrerebbe a se stesso, forse c'è qualcosa che sfugge.
Ed i cittadini per questo disservizio sono costretti a sobbarcarsi sacrifici, disagi e pericoli.
Questa sembra una scelta politica. Ma quali sono i fini ?
Premesso quanto sopra, Rinnovamento chiede al consiglio comunale una pronuncia in merito ai fatti suddetti e come lo stesso consiglio pensa di intervenire sulle problematiche elencate.
Chiede al Prefetto di farsi parte attiva nella risoluzione di tali problematiche.
Si allega copia della petizione popolare.
Vecchiano 16 giugno 2014