Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha riaperto in Italia il problema delle droghe. Prima equiparate per gravità, e quindi con parità di pena, ora invece distinte in base agli effetti in droghe cosiddette leggere e altre cosiddette pesanti. C’è da dire in realtà che il reato non fa una distinzione netta tra droghe leggere e droghe pesanti ma sarà compito del giudice graduare l’entità della pena in base alla qualità e quantità della sostanza posseduta o venduta.
Con droghe leggere si intendono comunque sostanze stupefacenti di bassa tossicità, che hanno effetto psicotropo lieve e non creano dipendenza nel senso medico del termine. In genere ci si riferisce alla Cannabis (canapa) e alle sostanze psicotrope da esse ricavabili, principalmente marijuana (che si ricava dalle infiorescenze femminili della pianta) e hashish (prodotto ricavato dalla resina dei fiori femminili).
Droghe pesanti invece sono considerate la cocaina, l’eroina, le anfetamine e anche la marijuana di origine sintetica (la naturale è nella tabella due delle leggere).
La Cassazione ha anche deciso che i detenuti condannati per lieve spaccio hanno diritto al ricalcolo della pena che è stata loro inflitta. Dietro loro richiesta potrebbero avere una revisione della condanna e addirittura beneficiare dell’uscita anticipata di prigione. I numeri di questa operazione sono comunque ancora molto incerti ed il provvedimento non riguarda i condannati in via definitiva per spaccio di droghe pesanti e condannati anche per associazione a delinquere.
Ora su questa distinzione fra droghe leggere e droghe pesanti i giudizi sono molto diversificati. Le stesse disposizioni di legge negli altri paesi europei e nel mondo riflettono questa incertezza e sono molto diverse fra loro e se in Olanda l’uso di droghe leggere è permesso in alcuni locali, Spagna ne è proibita la vendita ed il consumo pubblico tuttavia è permessa la coltivazione domestica della Cannabis fino a cinque piante, come anche in alcuni cantoni svizzeri, mentre l’Uruguay è stato il primo paese al mondo ad aver legalizzato completamente la Cannabis, facendola entrare con grande peso nell’economia nazionale.
L’argomento è stato affrontato in tempi recenti anche in una trasmissione televisiva di grande ascolto in cui si sono confrontate due schiere di giovani con idee contrapposte. In studio c’erano come capofila per i due schieramenti il rapper Fedez e il senatore del Nuovo Centrodestra Carlo Giovanardi, che è stato firmatario della legge passata che metteva sullo stesso livello droghe leggere e droghe pesanti con condanne simili.
Il dibattito ha messo in evidenza che in pratica ci sono due visioni del problema. C’è chi considera ogni sostanza come droga, senza distinzione, e ne vuole proibire l’uso e lo spaccio mentre altri rivolgono questo giudizio severo solo a sostanze più pesanti (in termini di danno alla salute e fenomeno delle dipendenza) come la cocaina e l’eroina e considera la Cannabis come una sostanza non dannosa, al pari dell’alcool.
Sono posizioni che mal si conciliano fra di loro perché alla base del giudizio c’è un pre-concetto: l’uso di sostanze abbastanza innocue e con scarsa capacità di dipendenza (al pari del fumo e dell’alcol per intenderci) è da ritenersi il principale responsabile del successivo passaggio a droghe più pesanti, oppure no? Dalla risposta a questa domanda preliminare scaturisce la posizione di ognuno di noi con poche possibilità, invero, di ripensamento.
Io sto dalla parte di chi ritiene che il passaggio all’uso di droghe pesanti non avvenga in maniera totalmente automatica dal consumo di canapa, ma che dipenda da molti altri fattori, che ritengo assai più importanti, come l'educazione, la cultura, la famiglia.
Poi bisogna considerare anche fattori genetici, amicizie e compagnie, ambienti, personalità e maturità del soggetto che possono influenzare il successivo comportamento, specie nel caso di una famiglia assente o distratta. Non credo cioè che l’uso occasionale di sostanza a bassa tossicità e scarsa dipendenza possa e debba essere considerato l’unico fattore responsabile del passaggio alla definizione di tossicodipendente.
Devo dire che nella trasmissione a cui ho assistito mi hanno colpito anche l’abbigliamento dei due gruppi di ragazzi, oltre le loro parole. Chi difendeva le droghe leggere sembrava quasi voler reclamare con il proprio aspetto la propria appartenenza. Cappellino in testa su teste rasate o quasi, atteggiamento spavaldo e provocatorio, ragionamenti spesso affazonati. Anche troppo composti gli altri, con qualche cravatta un po’ fuori luogo trattandosi di confronto fra ragazzi o giovani uomini. Anche in questo caso un abbigliamento adatto a tracciare un solco, quasi un rifiuto, in entrambi i casi, dell’altro schieramento. I cappellini su teste rasate e tatuaggi avevano tuttavia un portavoce intelligente, il rapper Fedez, che controbilanciava con ragionamenti sensati l’oratoria abituale di Giovanardi.
Una trasmissione si può dire completamente inutile per chiarire le idee o far pendere il giudizio da una parte o dall’altra perché tutto dipende dalla prima e semplice domanda: può la droga leggera, la Canapa, di per sé sostanza abbastanza innocua se non in qualche caso addirittura terapeutica, spianare da sola la strada alla cocaina? Dalla risposta a questa semplice domanda dipende la posizione di ognuno di noi.