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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
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EL > AL

24/6/2014 - 7:30

Un viaggetto sulle rive del Serchio per verificare le "tonalità" del verde.

Verde lucente come le foglie del festoso pioppo campestre, verde biancastro come le foglie del bifacciale pioppo bianco, verde pallido come le foglie del generoso rovo, verde acciaiato come le foglie della svettante canna, verde guerriero come le foglie dello sventurato olmo che sembra piangere carezzando il verde perso del  fratello.

 

L’olmo, pianta sacra agli antichi druidi, simbolo dei Cavalieri Templari, ora sta scomparendo dalla flora italiana.
Negli anni venti un fungo asiatico, Ophiostoma,  si insinuò nella pianta provocando una strage in tutto il vecchio continente e America. Furono selezionati nuovi cloni più resistenti, ma una seconda epidemia si fece presente negli anni ’70 con la comparsa di una variante più aggressiva del fungo che sta decimando la popolazione mondiale di alberi di olmi americani ed europei.
Ora sembra essere giunti alla terza piaga (cinquantennale?) con una nuova inaspettata virulenza che macchia di rosso mattone i boschi, i cigli delle strade, i giardini.
Ironia della sorte: sapete da dove deriva il nome “olmo”?
Da “ulmus” latino è facile, ma studiosi propongono  dalla radice indoeuropea AL che significa crescere o da EL che significa rosso!


Ma il fungo chi lo porta in giro per il mondo?
Venti, navi, aerei e un insetto che sverna dietro la corteccia degli alberi morti di olmo (avete mai visto i disegni tipo maya che sono incisi sul legno dei tronchi morti?) e che a primavera migra sui giovani getti di olmo e, all'ascella delle gemme e dei giovani rametti, scava  gallerie nutrizionali e contemporaneamente inocula le spore e i conidi del fungo di cui si era imbrattato nelle gallerie di riproduzione.


Scriveva Giovanni Pascoli nelle sue “Canzoni di Re Enzo”:


La sfogliatrice non dirà sfogliando:
“Di qui né io né l’olmo può partire,
olmo, bell’olmo, noi ci somigliamo.
Io canto, anche tu canti al vento”


Era il 1890, la grafiosi non c’era ancora!

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26/6/2014 - 13:24

AUTORE:
25/06

In AL è tanto che ci sono,
è in EL, allo specchio, che mi ammalo.

25/6/2014 - 21:03

AUTORE:
oncinok

AL vuol dire crescere...
25/6 BUON AL U