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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Le Parole di Ieri
Da Bah a Banfe

2/7/2014 - 12:30


BAH
Lett: nc.
Elisione dell’imperativo bada, guarda, viene utilizzato nelle frasi per accentuare il senso di sorpresa, evidenziare una certa meraviglia.
Bah, ci sei anche te!
 
BAILAMME
Lett: BAILAMME. O BAILAM . [Confusione di genti e di voci, baccano].
Oltre a moltitudine di gente chiassosa, rumorosa, indicava anche fisicamente disordine, confusione, arruffìo.
Oh cos’è tutto vesto bailamme?” : cos’ è tutta questa confusione?
 
BAMBINACCIO
Lett: BAMBINO.
Veniva indicato con bambinaccio il ragazzo giovane, adolescente, non ancora adulto.
L’uso del dispregiativo è fuorviante poiché il termine non aveva un reale significato ostile, ma indicava genericamente un ragazzo in quell’età di mezzo in cui si vorrebbe fare gli uomini pur essendo ancora bambini.
Nel termine si può cogliere addirittura un senso d’affetto e di comprensione, magari in occasione  di qualche azione un po’ maldestra o, per usare una forma dialettale, un po’“ fuori dal seminato”.
 
BANANA
Lett: BANANA. La parola banana indica normalmente il frutto tropicale.
In dialetto con banana si indicava anche quella curiosa acconciatura che le mamme facevano ai bimbi piccoli, arricciando (in dialetto arricciolando) loro i capelli in una specie di lungo boccolo sulla fronte, molto simile ad una banana. Era l’acconciatura tipica dei bambini quando venivano portati “dal fotografo” in Corso Italia a Pisa per essere fotografati in occasione d’eventi speciali. Le foto più riuscite e più belle venivano poi esposte all’esterno del negozio, in piccole vetrine, a testimonianza della bravura del fotografo.
 
BANDINELLA
Lett: BANDINELLA. [Asciugatoio lungo per le mani, girante sopra due rulli fissi al muro, uno in alto e l’altro in basso, usato nelle scuole, nei collegi ecc.] [Da Banda, striscia, specie di lungo asciugatoio per le mani, che per lo più si tiene nelle sagrestie e ne’ refettorio dei frati].
In dialetto si indicava comunemente con bandinella l’asciugamano attaccato ad un chiodo dietro l’uscio [dal latino ostium, porta, da os bocca, sbocco, apertura].
Spesso questo era solo uno scampolo di tessuto, comprato come tale oppure ricavato da pezzi di stoffa smessi perché consunti o rovinati dall’uso.
Scampolo era chiamato l’ultimo pezzo di stoffa rimasto in fondo al rotolo di tessuto, ed anche l’avanzo del taglio di una pezza più grande, di dimensioni non adatte a farne indumenti od altro. Proprio per questo veniva venduto ad un prezzo più basso e le massaie lo acquistavano per questi usi minori, come per farne asciugamani o tovaglioli, o qualche sottanina per la bimba.
Talvolta era di canapa, come quella delle lenzuola.
La coltivazione della canapa era comune nelle nostre campagne e la pianta era la fonte primaria per la produzione delle stoffe.  La sua lavorazione prevedeva, dopo il taglio, una lunga macerazione nei campi per l’estrazione delle fibre tessili che venivano poi raccolte, trattate con un attrezzo per rompere la spessa cuticola ed infine filate dalle donne per farne lunghe pezze di stoffa da cui si ricavavano tovaglie e lenzuoli [il plurale è lenzuoli se presi singolarmente, lenzuola se ci riferiamo a quelli messi nel letto-ndr].
La canapa è stata coltivata in Europa fin dal V° secolo a.C. ed adoperata per tantissimi usi: tessuti, carta, corde, olio, medicine; la Bibbia di Gutemberg era stampata su carta di canapa e di canapa erano i primi jeans, di canapa le tele dei pittori da Leonardo a Picasso.
La fibra tessile che si ricavava dalla pianta era però piuttosto dura e la tela che se ne ricavava molto rigida, poco maneggevole e ruvida. Per questo i contadini usavano mescolarla con una certa quantità di cotone, non coltivabile nei nostri climi temperati, che andavano ad acquistare a Lucca che era la sede di un famoso mercato.
 
BANDITA
Lett: BANDITA. [Terreno o acqua dove è proibito il cacciare, il pascolare, il pescare senza il permesso del padrone]. [Dall’antico tedesco bann: ordine, divieto, da cui anche bando].
In italiano il termine sembra avere un significato più generico di luogo privato dove esiste un padrone a cui rivolgersi per ottenere un permesso, in dialetto invece bandita aveva un significato più preciso e ristretto: era la “riserva di caccia”.
Il termine veniva utilizzato solo con questo preciso riferimento.
 
BANDONE
Lett: BANDONE. [Grossa lastra di metallo per fare utensili da cucina, vasi ed altro].
Il termine veniva comunemente usato in frasi che invitavano ad un’estrema protezione delle parti intime, pur non avendo uno specifico significato sessuale.
Si usava in tutte quelle circostanze in cui era necessaria la massima attenzione, in cui si poteva correre un certo rischio, per lo più figurato, come per la stipula di affari o di accordi con persone non troppo raccomandabili.
Si usava anche in occasione di una prova o di un esame impegnativo.
Mettiti le mutande di bandone!”, si diceva in occasione di questi eventi particolarmente rischiosi.
 
BANFE
Lett: nc.
Erano così chiamate le caldane, cioè quelle improvvise dilatazioni dei vasi del viso che danno senso di calore ed arrossamento alle donne che si avvicinano alla menopausa.
Usato anche in tono blandamente offensivo e scherzosamente allusivo ad una menopausa incombente: “n’è preso le banfe!”, una specie di giustificazione per un comportamento ritenuto non del tutto corretto.

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