Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Spettacolo straordinario mercoledì sera a Marina di Vecchiano per l’omaggio a Gaber. Non solo per le stupende canzoni, mai banali né scontate, ma anche per la sorprendente e piacevole conduzione di Rossana Casale. L'artista si è dimostrata non solo un’ottima cantante, ma anche un personaggio capace di cucire sulle canzoni una trama fatta di letture e poesie che ha arricchito la serata a e conquistato il numeroso pubblico presente. Molti applausi alla fine, più che meritati, in cui sono stati coinvolti, con pieno merito, i tre musicisti, veramente bravi , interrotti anche da applausi a scena aperta.
Oltre a Gaber una menziona particolare è andata a Sandro Luporini, viareggino di nascita e una parentesi di studente di ingegneria a Pisa, diventato suo amico confidente e paroliere quando si sono conosciuti a Milano. Abitavano nello stesso quartiere, Luporini faceva il pittore e Gaber cantava e suonava rock in inglese. Una volta conosciutisi e diventati amici hanno provato a scrivere qualcosa insieme e la loro collaborazione ha dato grandi frutti ed è durata, per canzoni e spettacoli, fino alla morte del cantante nel 2003.
Se poi si colloca il tutto in un ambiente straordinario come la nostra Marina e si ha la fortuna di incappare in una serata con temperatura mite si ottiene il massimo.
La stessa cantante si è detta ammirata per la location e naturalmente non possiamo che concordare ma…...
C’ è sempre un ma.
Il mio deriva da una passeggiata in bicicletta fra i vecchi locali della Mandria. Sono andato a trovare Nicola Puccini, che oltre che essere un amico è un organaro di importanza internazionale. Uno di quei geniacci che ogni tanto il nostro Paese riesce ancora a sfornare, che ha la bottega, l’officina, non saprei come chiamarla, in un piccolo edificio della zona.
Per arrivare da Nicola si devono percorrere vari e contorti viali che corrono fra edifici e grandi siepi, enormi alberi centenari, piccoli giardini incolti, filari di costruzioni divise in settori con tetti cadenti, piccoli locali sede di attività artigianali, un fabbro, forse, una impresa nautica, qualche cumulo di macerie, trattori sotto grondaie di tegole. Fuori da questo i due grandi edifici della Pinolaia e della Tabaccaia, vuoti, cadenti, abbandonati.
Quando vedo l’incuria e l’abbandono di questa meraviglia rimango ogni volta stupito, incredulo e amareggiato per questo enorme spreco, per questa mancanza di iniziativa, di volontà, di spirito imprenditoriale, di incapacità di fare i propri interessi ed anche di occasioni di lavoro e sviluppo per il comune di Vecchiano e la Famiglia Salviati.
Mi viene spontaneo paragonarlo ad un altro luogo che ho visitato e che ha avuto fortunatamente un diverso e più luminoso destino: Gargonza.
Il borgo murato di Gargonza sorge su una collina dominante la Val di Chiana circa a metà strada tra Arezzo e Siena nel comune di Monte S.Savino. Abbandonato da tempo dagli abitanti invece di andare in rovina come nel caso della Mandria negli anni settanta il conte Roberto Guicciardini Corsi Salviati (?), assai più lungimirante degli omonimi locali, intraprese su tutto il luogo un lavoro di restauro conservativo al fine di mantenere i valori architettonici di antico borgo medievale, pur con i necessari aggiustamenti alfine di renderlo abitabile e confortevole.
Gargonza così oggi è un importante centro agrituristico e fa parte dell'Associazione Abitare la Storia, che riunisce dimore ricettive situate all'interno di edifici storici e di pregio artistico-architettonico sull'intero territorio nazionale.
Proprio a Gargonza D’Alema pronunciò nel 1997 un celebre discorso in occasione della convention con Prodi, Veltroni e gli intellettuali animatori dei “Comitati per L’ulivo”.
Ecco io mi sono immaginato quanto poteva essere ancora più straordinario se quell’evento di Marina di Vecchiano fosse stato realizzato in uno di quei giardini, nel Borgo di Migliarino, con luci soffuse e spettatori seduti a piccoli tavoli disseminati nel giardino, illuminati dalla luce di una candela, con un piccolo bar, un ristorante, strutture ricettive, con botteghe artigiane ricavate in quei filari ora vuoti di costruzioni che offrono produzioni locali, piccole botteghe, occasione di scoperta di associazioni culturali e di volontariato.
E durante tutta l’estate il luogo avrebbe potuto essere occasione di incontri e spettacoli in un ambiente immerso nel verde e nella natura, lontano da traffico e rumori, se non quelli del grande bosco a confine.
Oltre naturalmente ad un centro di accoglienza turistica di grande classe e bellezza, occasione di lavoro e sviluppo con enormi potenzialità di crescita considerando il contesto circostante: bosco, fiume, mare, città d’arte, Versilia, aeroporto internazionale, terme, colline, lago, Puccini.
Mi auguro che la prossima Amministrazione lavori con maggiore energia ed attenzione in questa direzione, come pure sarebbe utile una maggiore sensibilità imprenditoriale da parte della Proprietà.
Un direzione difficile e piena di ostacoli ma per chi ha occasione di visitare il luogo non può che provare la mia stessa amarezza per questa occasione perduta, per questa incomprensibile inerzia di fronte alla potenzialità di questo luogo ora abbandonato e destinato ad andare presto in rovina.