Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Anche il “soldato” Silvano è tornato a casa come ha voluto fosse scritto sulla lapide che Lo onora nel cimitero del suo Migliarino dove “finalmente” dice di avere terminata la corsa, ma di strada già ne aveva fatta tanta e il suo viaggio aveva avuto tanti tagli di traguardi e tanta gente da salutare.
Lasciamo stare la sua storia personale e viviamo, come è successo ieri sera, quella che lo avvicina al nostro paese.
Il taglio del nastro del Sindaco, coadiuvato da due giovani nipoti di Silvano, aveva suggellato e quasi terminato il perché tanta gente fosse ieri sera a Marina di Vecchiano: l’intitolazione a “Silvano Ambrogi “ della piazza un tempo “Montioni”, ma Simone (Cioli) ha introdotto, ringraziando, tutto il mondo che era stato con Silvano ed era lì per ricordarlo.
Gli attori dell’ATTIESSE, grandi esecutori collaudati dell’opera cult “Le svedesi”, si sono scatenati e sbizzarriti sul raccontare recitando quello che era il filo conduttore del famoso libro su “Bocca di Serchio” con la straordinaria collaborazione del Maestro Riccardo Arrighini e il suo pianoforte che accompagnerà anche in seguito altri interventi.
Il poliedrico Alessandro (Tofanelli) ha ripescato dalle teche RAI alcuni frammenti delle opere di Silvano che hanno intervallato inaspettatamente e piacevolmente la serata del pubblico che, in partenza, non aveva una precisa conoscenza della scaletta e degli interventi.
Aria di mare, mezza luna luminosa in alto nel cielo, buio intorno e luce sugli attori, il suono del mare che ognuno si immaginava diverso e ognuno sentiva e vedeva con il suo ricordo, la famiglia dell’Artista commossa e raccolta, gli amici suoi e tuoi che non erano potuti mancare e quelli che mancavano forzatamente e che erano in Bocca di Cielo con Silvano, ma che ogni migliarinese vedeva applaudire insieme ai presenti (scusate ma i protagonisti del libro possono essere ricordati e riconosciuti solamente da noi paesani), una serata da non dimenticare chiusa da due personaggi che ci hanno onorati della loro simpatia, bravura, generosità che li ha fatti essere “mostri sacri”, brutta parola ma bellissimo epiteto: Antonio Salines e Milena Vukotic che non hanno bisogno di presentazioni.
Mi vantavo di conoscere a memoria “Pottapia”, un delizioso tremendo libro che Silvano mi aveva mandato con una bella lettera scherzando su quello strano nome che anche io avevo usato in un mio scritto, ma aver sentito Salines “declamarlo” e non assaporarlo solo con la mente, mi ha fatto passare una nottata di giri in un Colosseo marino, zii compiacenti che addolcivano le toscanacce bestemmie, vesciche che tormentavano, soldati che multavano e donne meravigliose con gli occhi ora verdi ora blu, tutto con un sottofondo di applausi cotti e conditi in tutte le salse, offerti e richiesti, dovuti o voluti, da una sbarazzina settantenne (posso Milena?) con una vitalità da Boccaserchista.
Provate a leggerlo e sentirete anche gli applausi.
Auguri Assessora!