È possibile dipingere il silenzio?
Gavia ci prova con le immagini dei mondi che lo evocano.
In un tempo fatto di parole, porre l’attenzione sul silenzio è riflettere su quello che forse più manca oggi: l'ascolto, il saper ascoltare.
Questa nuova mostra di Gavia vuole essere come l'artista stessa ama, uno spazio di incontro e di condivisione di un senso comune all’interno di una situazione pittorica, materiale e artistica ma anche il luogo dove possa emergere una realtà di emozioni
Abbiamo scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma per onorare la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .
Purtroppo in giro ci sono più fotofobi di quelli che si possono immaginare, coloro che la luce la odiano non per una malformazione alla retina, ma al cervello che rifiuta di vedere quello che non piace nonostante illuminato.
Ma se alla fotofobia si associa anche la misantropia, allora siamo proprio arrivati nell’ultimo gotto del bertibello: non se ne esce più!
Ma dov’è la filantropia?
Sì, speraci, ia ia oh!
E l’altruismo?
Sì, bono quello, assassinato dall’opposto menefreghismo!
E noi duri siamo arrivati ad accendere la luce, così nessuno potrà più dire che siamo al buio tentennando per trovare una strada, quella strada che vedevamo anche ad occhi chiusi perché sapevamo dove andare e che era così manifestatamente interessante da suscitare invidia col non manifestare interesse.
Fra pochi giorni parcheggerete alla luce e nel pulito.