O in che listal'hanno 'letto er Pannuccio de'Bagni? Un lo leggiedi sulle liste 'lettorali! Boia deh, che verve!!!!! sembra che abbia sciacquato ben i panni ner fosso. Occhio ai lavatoi, nini, artrimenti devi paga' la tassa.....

Caro Giacomo, stiamo compilando un romanzo epistolare....scherzi a parte: il fatto che il PD sangiulianese non sposi le posizioni della politica nazionale e che addirittura si fossilizzi su posizioni opposte è da dimostrare e certo non lo si può fare sulla mozione sui due marò ! Inoltre non penso comunque che sposare acriticamente tutte le posizioni dettate dai vertici del proprio partito sia una misura di maturità...
Quanto al capogruppo, diamoli tempo ! Il capogruppo del PD, la consigliera Roberta Paolicchi, deve probabilmente ancora acquistare quella sicurezza e quell'indipendenza in quel ruolo che si costruisce con l'esperienza: e se è vero che lei è al secondo mandato come consigliera, ricordiamoci anche che il PD ha scelto la via del rinnovamento e che presenta quindi sui banchi del consiglio persone nuove che pure devono imparare certi meccanismi e acquisire confidenza. Prima di esprimere giudizi così severi come il tuo, aspettiamo magari i prossimi consigli e prove più impegnative delle schermaglie tendenziose dei primi due.
Scrivi poi che il sindaco ha parlato a mezzanotte: che cosa vuol dire ? Non mi risulta che ci sia un tempo prefissato entro cui fare dichiarazioni affinché queste abbiano valore né che, dopo una certa ora, il consiglio non abbia più significato. Abbi pazienza ma quando scrivi “tanto a mezzanotte nessuno lo ascolta” lo trovo offensivo sia nei confronti del sindaco sia nei confronti di chi a quell’ora era sempre seduto sui banchi del consiglio. Quanto al dettar la linea politica, il nuovo sindaco ha più di una volta affermato, durante la campagna elettorale, che politica e amministrazione devono mantenere ben distinti i propri ruoli. Abbi pazienza ma anch’io sono convinto che non deve essere il sindaco ha dettare linee politiche al suo partito o alla sua coalizione: il suo compito è quello di amministrare e di farlo nel rispetto di tutti.

Caro pannuccio,
alla Tua cortese lettera è doveroso rispondere. Ho scritto a Nocchi perché il gruppo comunale del PD, oltre ad essere lacerato al proprio interno, è un'anomalia: le sue posizioni - un qualsiasi osservatore neutrale se ne accorgerebbe - sono diametralmente opposte a quanto dicono Renzi, Pinotti e Mogherini. Se le posizioni sangiulianesi fossero quelle del PD nazionale, quest'ultimo non sarebbe mai il primo partito a livello nazionale.
Si nota poi una profonda differenza tra il gruppo comunale odierno e quelli delle precedenti consiliature che ho comunque contrastato. Mai in passato il Capogruppo del PD avrebbe rimangiato la propria parola perché in aula una consigliera, facendosi ben sentire dalle minoranze, le diceva: stai attenta che quella roba lì non la votiamo. In passato, alle riunioni dei capigruppo, il capogruppo del Pd veniva da solo; se c'era una interruzione durante il consiglio, i capigruppo si riunivano e poi si comunicavano gli esiti agli altri componenti del gruppo. Ora succede l'opposto: il capogruppo PD non ha autonomia ma deve dialogare con le altre forze facendosi sentire dai propri colleghi. Un Panattoni, Un Montanelli mai avrebbero accettato una cosa del genere.
Sergio, a cui sono affezionato, è paralizzato: sta zitto, sapendo la debolezza intrinseca della sua maggioranza. Il fatto che a parole esprima solidarietà, tanto a mezzanotte nessuno lo ascolta, è ancora più grave perché non ha avuto il coraggio politico di imporre la sua linea come avrebbe fatto in circostanze simili Paolo Panattoni.
Comunque rimpiango il PD di una volta

Caro Mannocci,
come scrivi all'inizio della tua lettera aperta, è decisamente inusuale che un semplice consigliere comunale di opposizione scriva al segretario provinciale di un partito della coalizione di maggioranza. Mi farebbe sinceramente piacere sapere se questa lettera è stata pubblicata soltanto sulla “Voce del Serchio” oppure se hai avuto premura di inviarla, nella forma a te più gradita, anche al destinatario.
Alle famiglie dei marò italiani Massimo Latorre e Salvatore Girone, ormai da mesi detenuti in India (mi piace a proposito ricordare, in onore al governo locale, molto criticato per il mancato rispetto e la mancata difesa dei diritti umani, che i nostri connazionali sono ospitati in strutture confortevoli dell’ambasciata italiana e seguono una dieta appropriata con cibi italiani), va tutta la mia più sincera solidarietà: solidarietà che dividono ovviamente con le famiglie dei due pescatori uccisi. Famiglie, quest’ultime, spesso dimenticate nelle discussioni sulla vicenda e che hanno ritirato ogni accusa nei confronti dei due fucilieri del 2° reggimento San Marco della marina italiana dopo aver accettato l’accordo economico extragiudiziario proposto dal Governo italiano e che prevedeva appunto il ritiro delle accuse in cambio del pagamento di 10 milioni di rupie (145 mila euro circa).
Mi meraviglio molto che il nostro sindaco Sergio Di Maio, uno che ancora veste la divisa dell’Arma dei carabinieri, sia stato tanto insensibile alla questione da te sollevate e che abbia addirittura espresso voto contrario ! Ma come, negare la solidarietà a dei colleghi che come lui hanno giurato fedeltà alla bandiera e come lui compiono il loro dovere di militari ?
Messa così è proprio una cosa veramente poco carina. Già. Peccato però che nostro sindaco Sergio Di Maio abbia ribadito con forza, in risposta ad una domanda del capogruppo del Movimento 5 Stelle, la ferma solidarietà ai marò, alle loro famiglie e a quelle dei pescatori uccisi: una solidarietà, come ha ribadito durante il suo intervento, espressa dall’uomo, dal primo cittadino e dal soldato.
Un brutto scivolone quel periodo finale della tua lettera al segretario provinciale del PD: ma ti voglio perdonare. Davvero. Difficile riscostruire in modo critico la realtà degli eventi quando se ne conosce soltanto una parte: spero che tu abbia abbandonato la Sala del consiglio in anticipo, tradendo in qualche misura il mandato che ti hanno dato gli elettori, per motivi seri e improrogabili e non per andare a vedere Brasile-Germania !
La tua mozione, caro Giacomo, era strumentale: diciamoci la verità. Da quel febbraio 2012, quando i due marò in servizio sulla petroliera battente bandiera italiana Enrica Lexie spararono contro un peschereccio uccidendo due membri dell’equipaggio, la vicenda è stata il soggetto preferito di una nauseabonda retorica sciovinista e per certi aspetti razzista. Sinceramente sono stanco di questa strumentalizzazione e mi dispiace che tu, che ritengo una persona intelligente, abbia provato a cavalcare l’emotività che può ispirare la prigionia di due connazionali all'estero per scopi meramente politici.
Caro Giacomo, ti confesso: anch'io non avrei votato la tua mozione. E ti ripeto, pur avendo nel cuore le famiglie Latorre e Girone così come quelle dei due poveri pescatori. E non l’avrei votata per una semplice questione: mi sembra che ci dimentichiamo, a forza di parlarne in termini strumentali, che i due marò hanno comunque ucciso due persone e che per questo devono ancora essere giudicate (non dico che sono colpevoli o meno: dico soltanto che si tratta, formalmente, di due persone accusate in attesa di giudizio;). Non l’avrei votata quindi per rispetto delle vittime.
Concedimi due altre brevi riflessioni e concludo: basta con il mettere sullo stesso piano la mozione dei marò con quella a sostegno del popolo Sahrawi ! Come ho già scritto rispondendo ad un tuo commento proprio sulla mozione per i Sahrawi: sinceramente tra le due vicende non vedo grossi parallelismi. Da una parte un popolo a cui è negato il diritto all'autodeterminazione (sancito peraltro da una risoluzione delle Nazioni Unite che nel 1963 inserirono il Sahara occidentale o Sahara spagnolo tra quelli da decolonizzare in accordo con la risoluzione n. 1514 delle stesse Nazioni Unite, risoluzione votata il 14 dicembre 1960 e con la quale si riconosceva appunto il diritto all'indipendenza per le popolazioni soggette al giogo coloniale), dall’altra una vicenda molto delicata di presunto omicidio in attesa di procedimento penale.
E basta anche con il giochino squallido della “solidarietà a tutti tranne agli italiani”…la solidarietà agli italiani e in particolare ai cittadini sangiulianesi questa amministrazione spero la dimostri con le azioni, non con il voto di una mozione !

Il tuo Pannuccio

PS: dimenticavo. Quanto alla richiesta di Sinistra Ecologià Liberta di togliere il simbolo della Marina Militare dal sito del comune, non vedo alcun controsenso con il fatto che detto partito abbia appoggiato come sindaco un appuntato dei Carabinieri: non mi risulta infatti che durante l’intera campagna elettorale del centrosinistra, dalle primarie fino al ballottaggio, sia mai stato utilizzato il simbolo dell’Arma…SEL non contestava l’appartenenza di Latorre e Girone alle forze armate, quanto la necessità di esporre il simbolo della Marina Militare !

Solidarietà ai Maro'
ai pescatori uccisi
al Sindaco Di Maio
alla capogruppo Paolicchi

...Ma se nel 2012 proprio su proposta del PD il consiglio comunale, di cui era presidente Sergio Di Maio, aveva espresso solidarietà ai Marò perchè mai oggi non la doveva sostenere?...
Non è che le conclusioni della mozione dove si "invita il Parlamento e il Governo Italiano ad una maggiore pressione politica ed ECONOMICA nei confronti dell'India" (cosa si fa l'embargo all'India) e la richiesta al Sindaco di "inserire nel sito istituzionale del Comune il Leone di S.Marco con il fiocco giallo" e "le fotografie dei due militari" sono richieste demagogiche e poco attinenti ad un sito istituzionale?
Di Maio da buon militare ha espresso sempre la volontà di sostenere i corpi armati ma in veste di Sindaco fa bene a lasciare separati i due ruoli.

Ora che dopo Berlusconi, Monti, Letta; poi arriva Renzi al "comando" e dice all'India ed al Kerala: badate che Voi non sapete che io son chiamato nel mondo, in Europa, in Italia, in Toscana, a Pisa e quindi anche a San Giuliano (anche dai miei detrattori) "il rottamatore" quindi...okkio, xchè io un giorno he piove...rottamo 'gniosa!

nb, Renzi forse, ma senza forse è più riflessivo del suo Ministro degli Affari Interni ed aspetterà il responso delle Magistrature interessate al caso Marò...e non credo che Nocchi possa "rimproverare" Rifondazione Comunista.

Povero Mannocci nessuno lo comprende. La solidarietà va data anche alle famiglie dei pescatori.

Le mezze verità del Mannocci il PD era per la solidarietà ma senza le condizioni del Mannocci.