Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
“Ciao come ti va?”
“Mah, a parte un cerchione alla ‘hiorba ‘un c’è malaccio, devo avé preso ‘r verticillo. A te?”
“ ‘Un me ne parlà. Ho avuto la settoriosi prima, poi credevo di stà bene e m’ è venuta anco la pronospera, poi mi son beccato e nematodi, un po’ di fusario e ora ho la muffa! Dimmi te che estattaccia di bollore è questa, artro ‘he ‘r bollorino!”
“Eh! Enfatti ti vedo un po’ stravolto, sembri ‘r doppio! Ma la ‘ura der rame te l’hanno fatta fà?”
“Er rame? Ma come fai a curatti cor rame? Ma ‘unno sai che l’hanno rubbato tutto? Dev’esse’ che ni garba a lorolì perché ni riorda casa sua. E bisogna ritornà alla ‘arcina pe’ curassi, vella vai ‘un te la rubbino perché ni riorda lavorà!”
“Speramo bene, ma la vedo pumodorosa!”
“Ma a proposito, te ‘osa dici, ci passeranno?”
“Ci passano, ci passano, stai siuro! E chi ne la leva la pummarola a vecchianesi!“