Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Sto scrivendo e cancellando alla ricerca di un buon modo per cominciare a scrivere sull’argomento scelto questa settimana e non riesco a trovare un buon inizio. Forse perché sono condizionata dall’inizio che ha avuto questa storia, non certo buono e dal fatto che in fondo devo fare i conti col fatto che sono una persona diretta.
E allora provo a entrare subito dentro a quello che voglio scrivere, una lista di numeri e un promemoria dei numeri che mi preoccupano:
74 ettari di San Rossore
30000 ragazzi
2000 adulti in un campo tende
5 “sottocampi” ciascuno di 6000 persone, ognuno di questi avrà:
1 piazza di 4000 mq
1 presidio sanitario
2 palchi (di 10 x 8 e di 6 x 4 mq)
1 magazzino per i generi alimentari
1 segreteria
E ancora ogni sottocampo avrà:
prese computer, per muletti elettrici e container frigo, per audio e luci palco.
1400 servizi igienici di tipo chimico (220 in sei zone)
750 docce
750 lavabi
405.000 litri d’acqua ogni ora, con scarichi nel bosco
un’area di 5 ettari con una tenso-pagoda per 500 persone
8 spazi espositivi coperti per mostre, biblioteca, cinema, stampa
1 palco “di grandi dimensioni” con muri laterali alti 12 metri
2 reti idriche indipendenti create exnovo
20 fontanelle
2 volte la giorno autobotti per pulizia wc
2 volte al giorno mezzi a motore per raccolta rifiuti
65 fari staffati direttamente sui pini
altoparlanti
pasti portati con TIR da Bologna
La lista delle cose che rassicurano, le misure di mitigazione ( ma allora c'è qualcosa da mitigare!)
l’uso esclusivo di sapone di marsiglia,
non saranno presenti attività di cucina,
non saranno accesi fuochi
ah dimenticavo
i ragazzi e gli addetti cammineranno lungo sentieri già esistenti posti a fianco della strada.
Gli scout non utilizzeranno gli spazi inviolabili del parco regionale, ipotesi mai presa in considerazione.
Avete capito che si parla della route nazionale Agesci del 6-10 agosto in San Rossore, nel Parco, che poi la parola parco vuol dire anche sobrio, mah!
Lo dico così, senza giri di parole, a me pare sbagliato e infatti ho firmato l’appello contro questa iniziativa, per spostarla in luoghi meno fragili.
Cosa sarà impossibile da ora in poi nel Parco? (una delle aree naturali più fragili della Toscana, ricca di specie rare e identificata dall'Unione europea come un Sito di interesse comunitario oltre che Zona a protezione speciale)
Leggo su un articolo online che grazie all'aiuto di Agesci e alla Route nazionale saranno messi in atto tutta una serie di interventi di ripristino ambientale che altrimenti non sarebbe stato possibile fare. L'associazione si farà infatti carico, tramite una ditta specializzata, di effettuare un prezioso lavoro di 'manutenzione' nella zona delle "Lame di Fuori", uno dei siti di maggior pregio del Parco e dell'intera Toscana. Si tratta di una zona di allagamento che costituisce rifugio per uccelli migratori, ma che periodicamente ha bisogno di sfalci e che venga rimosso il terreno che assieme all'acqua si accumula perchè lo stesso ambiente possa mantenersi nel tempo. L'Agesci sosterrà il recupero di 60 ettari su seicento. Il lavoro fatto aiuterà a promuovere l'espansione di specie animali e vegetali oggi iscritte nelle liste rosse regionali, nazionali ed internazionali, ovvero a rischio estinzione.
E ancora…è un evento sostenibile, nel segno dell'educazione ambientale - La manifestazione si svolgerà nei campi tra Cascine Vecchie e Cascine Nuove, area da decenni aperta, soprattutto a primavera, a turisti e picnic del fine settimana e già frequentata da migliaia di visitatori. Un 1 maggio di qualche decennio fa le guardie del parco hanno contato le auto che da mattina a sera sono entrate e alla fine sono state oltre novemila, probabilmente con più di ventimila gitanti al seguito a passeggiare per quegli stessi prati.
E Infine trovo questa dichiarazione del Direttore Andrea Gennai: “Chiudere i cancelli di San Rossore agli Scout sarebbe un errore educativo. Dopo questa esperienza i ragazzi diventeranno 30.000 angeli custodi del nostro Parco, attenti alla natura anche quando andranno negli altri parchi e, credo, anche quando andranno in cabina elettorale o educheranno i loro figli”.
Non ho cambiato idea…la storia dell’educazione ambientale mi lascia assolutamente basita, trovo che l’educazione ambientale sia connotata diversamente, e gli angeli custodi del parco o accostare il passeggiare o il picnic del 1 maggio, bè meglio lasciar perdere.
E potete partire con i tromboni e i tamburi…per me è sempre no.
E visto che ci sono, faccio un’altra considerazione la Voce perché è rimasta senza voce su questa vicenda? Va tutto bene così? Davvero?Ferisce più la lingua della spada dice un vecchio proverbio, e mi fa pensare al potere delle parole, delle idee e dei pensieri che viaggiano attraverso le gambe delle persone. Mi fa pensare al potere dei giornalisti, un potere di informazione che rende consapevoli, che svela, che denuncia, che crea interesse, che sensibilizza, educa, che sposta pesi e contrappesi, che crea idee là dove non ce ne sono, che fa nascere discussioni…nel bene e nel male. Ma in questo caso la Voce è rimasta in silenzio…o meglio ha ospitato voci, ma non ha usato la propria…e allora o io mi sono distratta o va bene così, e ancora una volta penso che in silenzio non ci sto, perché le parole servono, vanno trovate ed usate.
Ps la foto è il colpo d’occhio del 1986, ai Piani di Pezza
sabato 9 agosto del 1986 Giovanni Paolo II si recò ai Piani di Pezza nel Comune di Rocca di Mezzoper un incontro con 13.000 scout dell’Agesci in occasione della “Route nazionale Rovers-Scolte”, organizzato dall’Agesci.
Piani di Pezza, è costituita,«da una conca glacio-carsica a oltre 1500 metri sul livello del mare circondata da alti monti e da boschi che si spingono fino alle prime balze rocciose quasi a fare da corona al piano e da un tappeto verde smagliante costellato da variopinte fioriture ondeggianti alla lieve brezza mattutina; d’inverno poi questo anfiteatro naturale, diventa un bacino per lo sci di fondo».
“13.000 scout dai 16 ai 20 anni alle 17 in punto hanno sollevato lo sguardo verso il cielo.L’elicottero bianco del Papa, in anticipo sui tempi, ha sorvolato i Piani di Pezza in tutta la loro lunghezza.
Dall’alto il Pontefice ha potuto vedere la marea blu di giovani in divisa che lo aspettavano già da due ore prima, radunati sotto il palco dove avrebbe celebrato la messa.
Papa Giovanni Paolo II aveva chiesto di visitare a piedi il campo,di camminare il più possibile tra la gente.
Troppo tempo.Il Santo Padre ha dovuto rinunciare e accontentarsi di vedere dall’alto l’intero accampamento. “ ( dal web)
Prosit!!!