Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Ore 7.00, alla presenza di numerosi speranzosi pescatori e qualche indomito arsellatore, il Serchio, questa volta con la divisa rossa, si lancia nel Tirreno, d'azzurro vestito, con le sue acque rinsaldate da apporto lucchese e riesce a contrastare il movimento a tenaglia dell'avversario che stenta a prendere il predominio del campo nonostante la sua superiorità fino ad oggi dimostrata.
La lotta si fa dura fino alle ore 10.00 quando i "padroni di casa" riescono a sfondare la linea laterale sud e da questo momento per i "liguri" non c'è più niente da fare: la corsa verso Marina di Vecchiano questa volta viene ribaltata verso quella di Pisa, quasi a rifarsi della scofitta della Meloria che costò la libertà alla nostra città tanto e tanto tempo fa.
Peccato che domani ritornerà tutto come prima, ma oggi festeggiamo il leggendario Auser.
Per qualche ora si comanda noi!