Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Moderinità e diseguaglianza
In queste settimane sono usciti i dati di tre ricerche sulla situazione economica e sociali in Italia. Il primo studio era della CGIL, delle associazioni Libera ed altre. Poi è uscito l'annuale rapporto della Caritas, ed infine sono usciti i dati dell'Istat.
Analisi queste che partono da punti di vista diversi ma che convergono tutti nell'affermare un generale impoverimento della nostra società. La nostra società è profondamente divisa, in zone geografiche con differenti condizioni sociali. Ma sopratutto la divisione più profonda è tra i vari strati della popolazione.
Tra tutti, il dato che maggiormente deve far riflettere, anche perchè non si fa nulla per cambiarlo, è la iniqua redistribuzione delle risorse. Sempre dai dai dati di Banca d'Italia emerge che poco meno del 10% delle famiglie possiede oltre il 50% delle risorse, ed il paradosso è che la pressione fiscale, per chi ha un reddito, è aumentata, non per questo 10% delle famiglie ma per il restante 90%. questo significa, per esemplificare che 10 famiglie possiedono il reddito di 500 mila famiglie a più basso reddito. Allora, se sul serio non prendiamo atto di questa iniqua redistribuzione delle risorse e non invertiamo la tendenza, difficilmente riusciremo a dare una adeguata risposta alla sofferenza che questo paese sta vivendo.
Ma al di la delle statistiche, le quali rappresentano una situazione generale, vi è la quotidiana realtà.
Ed io lo sto vedendo tutti i giorni. Da quando rivesto questo ruolo mi sono dotato di quaderni per appuntare le cose da fare e le persone che incontro, uno di questi quaderni lo ho titolato, emergenze, e ne ho già scritte molte pagine e sono appena agli inizi.
È una emergenza continua spesso silente, ma che ogni giorno si manifesta nelle varie forme. Se rimaniamo a ciò che accade nel nostro comune, basta entrare in qualsiasi parrocchia, per vedere che i parroci, hanno li stivati beni di prima necessità, per coloro che suonano quel campanello, parlare coi volontari della Caritas, della Pubblica Assistenza ed altre associazioni di volontariato, per capire la profondità ed il malessere presente anche tra di noi. Ma questa, come si dice, è la punta dell'Iceberg, poi c'è quella fascia di popolazione alla quale si è modificata la condizione, o perchè hanno ridotto il lavoro, o perchè il figlio è cresciuto ed essendo in età lavorativa non trova lavoro o perchè le pensioni, spesso unico aiuto alle famiglie, sono anni che non vengono adeguate. L'altro punto di forte emergenza è quello abitativo .
Vengono da noi persone a chiedere una casa, sostanzialmente per due motivi, o hanno ricevuto lo sfratto o essendo diminuito il reddito non sono in grado di sostenere affitti troppo alti. E cosi assistiamo alla contraddizione che da un lato ci sono persone che avrebbero bisogno di un alloggio , e se invece giriamo per i nostri paesi vediamo molte case vuote, domanda e offerta che non si incontrano. Ecco qui sta il nostro compito, il nostro ruolo. Per non essere solo coloro che si lamentano. Il paese è pieno di persone che denunciano i problemi, ma pochi sono coloro che propongono soluzioni. La nuova Amministrazione in questi giorni è fortemente impegnata nella approvazione del bilancio 2014, non è il nostro bilancio perchè appena subentrati, ma vorremmo ugualmente anche in questa fase e per le nostre possibilità, dare un segnale importante, per costruire una proposta nel segno della equità ed una redistribuzione più giusta delle poche risorse. Allo stesso tempo lavoreremo per mettere insieme, trovare punti in comune per tutte le associazioni di volontariato, ma non solo, per rispondere ancora più adeguatamente alle esigenze i bisogni della popolazione.
Tutto questo è importante ma diviene fondamentale, che anche da parte del governo, non si considerino gli enti locali i curatori fallimentari dello stato sociale, ma si dotino di risorse adeguate per rispondere ai bisogni dei cittadini e le stesse amministrazioni, come stiamo facendo, siano in grado di programmare e gestire oculatamente le risorse. In Italia ed in Europa le priorità non sono le riforme istituzionali. Ma una adeguata e più equa redistribuzione delle risorse. Dicono che le riforme servono per ammodernare il paese, ma facciamo in modo che tutti possono ammodernarsi senza lasciare indietro nessuno, altrimenti anche le riforme rischiano di essere utili solo per pochi.
FRANCO MARCHETTI è
VICE SINDACO SAN GIULIANO T