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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
SEGNI E SOGNI
Daniela Sandoni
RITRATTO D’ARTISTA: CARLO CARLI

20/7/2014 - 18:08

 
“Merenda in Piazza dei Miracoli" 2006 – olio cm 70x90
 
 
            Se vi piace curiosare tra le notizie di questa rubrica, siete senza alcun dubbio amanti dell’arte e degli artisti. Molti di voi avranno già visitato musei e gallerie della nostra città e della nostra bellissima nazione. Senz’altro vi sarete recati anche all’estero per vedere con i vostri occhi le meraviglie più famose della produzione artistica mondiale. La vostra passione così intensa forse vi sta facendo progettare un viaggio che vi porti a dialogare con l'arte contemporanea, per cui vi piacerebbe andare:
             al MACRO, museo d’arte contemporanea nel quartiere Testaccio di Roma, dove in questi ultimi anni si susseguono manifestazioni culturali ed eventi artistici rivolti in particolare ad un pubblico giovane;
            ai Navigli di Milano, storico quartiere della zona portuale della città caratterizzato fino al XIX secolo  da botteghe di artigiani e artisti ed al giorno d’oggi centro di ritrovo culturale;
            al Beaubourg, il Centro nazionale d'arte e di cultura Georges Pompidou che si trova a Parigi nell’omonima Rue Beaubourg al nr. 19. Progettato da Renzo Piano e Richard Rogers è uno dei luoghi più visitati della città e rappresenta una delle strutture multimediali più frequentate del mondo;
            a Mitte, grande quartiere tedesco risalente ai tempi in cui Berlino era divisa dal Muro, spazio in cui si trovano molti dei musei più importanti del mondo, migliaia di gallerie d’arte, innumerevoli agenzie di comunicazione, boutiques e centri commerciali, ostelli e hotel di lusso, edifici e strade molto antiche e palazzi ultramoderni;
            a Shoreditch, quartiere dell’East End di Londra dove sta crescendo un futuro fatto di arte e hi-tech;
            a SoHo, New York, periferia industriale fino agli anni ’60 del novecento, è diventato  oggigiorno sede di molti artisti, trasferitisi qui per vivere e lavorare nei grandi e luminosi loft (ex spazi industriali riadattati) con la conseguenza di aver animato la zona con molte gallerie, negozi e boutiques;
            al Greenwich Village, posto al limitare nord di Soho, uno dei quartieri più ribollenti e decadenti (artisticamente parlando) della Grande Mela e di Manhattan!
            Potrei continuare con altre indicazioni stimolanti, ma preferisco fermarmi e fermarvi. Guardatevi intorno perché proprio nei nostri luoghi le sorprese non finiscono mai. Nel mio vagabondare alla ricerca degli artisti del nostro territorio, ad esempio, mi sono imbattuta in un piccolo studio d’arte degno di una vostra visita. Per me è stata una scoperta notevole per i contenuti, la qualità e la quantità delle opere esposte; questa galleria-atelier con ingresso libero, si trova a Ghezzano e si chiama “Pittura e Restauro”; raccoglie le opere pittoriche dell’artista Carlo Carli. Ne è il curatore l’amico Roberto Bertolini.
Il materiale esposto  è copioso e variegato, creato da una mente ricettiva e flessibile a cui piace affrontare e trasmettere i temi della vita a modo suo. La tecnica stilistica di questo artista è figurativa ed esplora tutti gli aspetti possibili, dalle nature morte alle rivisitazioni dei grandi autori, dalle reinterpretazioni di grandi correnti come l'espressionismo, alla ritrattistica e al paesaggio, ma anche in questo caso esige di poter trarre spunto in tutta libertà dagli stili e dalle tendenze più disparati, mantenendo comunque un’identità così personale da non poter essere confusa con nessun altro pittore. E’ proprio questo alternarsi di soggetti, linee e colori che offre all’osservatore le più disparate emozioni: l’ironia dissacrante dei toscani, una fantasia straripante, una bramosia poetica e spirituale sentite e volute con forza dall’artista, spesso mescolate ad una leggera malinconia e rassegnazione che, come ho già avuto occasione di accennare, appartengono a molti artisti. Gli artisti, come ho già detto, hanno il privilegio di poter osservare più profondamente di altri individui il mondo nella sua meraviglia e nel suo squallore, questa grande sensibilità unita ad una profonda presa di coscienza dell’incapacità di poter cambiare il corso della vita, fa nascere in loro quell’ansia esistenziale che è la malinconia.
Carli è però tra gli artisti che  non si rassegnano, afferra con forza questa amarezza sottile e la dipinge per noi con inquieta dolcezza per un domani migliore.
 
 
 
INTERVISTA:
 
1.La tua biografia in poche linee. Racconta come ti sei avvicinato all'arte.
 
            Ho cominciato a disegnare da ragazzo quando andavo a scuola. Mi piaceva molto e col passar del tempo mi sono comprato dei colori ed ho iniziato a dipingere come pittore della domenica. Negli anni sessanta ho conosciuto casualmente il professor Bagnoni, un insegnante della scuola d’arte, che mi ha incoraggiato a continuare. Anche il mio caro amico Roberto Bertolini mi è stato molto vicino in questa mia passione ed a sua volta mi ha esortato a continuare fino a convincermi nel 1982 a presentarmi al pubblico con la mia prima mostra. All’amicizia tra me e Roberto si è aggiunta una collaborazione che dura tutt’ora.
 
2. Che cosa stai facendo in questo periodo?
            Non ho mai smesso di lavorare, trasformo sempre i miei pensieri e le mie idee in immagini che traduco sulla tela.
 
3. Come ti definiresti?
            Anche se può sembrare un po’ brutale, mi sento un “cane sciolto”, non seguo nessuna scuola e nessuna corrente, sono un pittore con un forte istinto che mi porta fuori dagli schemi.
 
4. Qual è il tuo messaggio?
            Con le mie opere voglio prima di tutto denunciare le cose sbagliate di questa nostra società, ma raccontarne anche gli aspetti positivi. Per questa mia caratteristica qualcuno una volta mi ha detto “lasci senza speranza ”, ma non penso sia proprio così, credo piuttosto di essere un individuo molto concreto, realistico al punto che la mia fantasia emerge solo attraverso i colori che adopero e la mia tecnica.
 
5. Come nasce un'idea? Che cos'è per te l'ispirazione?
            La mia capacità creativa parte sempre dai contrasti della vita, dalle contraddizioni del mondo attuale; può scaturire ad esempio dalla vista di un cartellone pubblicitario posto accanto ad un annuncio mortuario.
 
6. Che cos'è l'arte?
            Al giorno d’oggi penso che l’arte sia la ricerca di qualunque cosa e di qualsiasi modo possa esistere per  stupire.
 
 7. In che circostanze ti vengono le migliori idee?
            Qualsiasi momento è adatto, l’importante è che la situazione o la sensazione che provo mi colpiscano profondamente.
 
8. Come capisci se per te un'idea è valida o no?
            E’ una cosa di cui non mi preoccupo minimamente, vado avanti col mio lavoro e mi fermo solo se non mi piace ciò che sto facendo, a quel punto lo cancello.
 
9. Ti dispiace doverti staccare da un’opera che hai venduto?
            A volte mi è capitato di non riuscire a staccarmi da un’opera e di rinunciare alla vendita per tenerla con me.
 
10. Quando e come hai iniziato a vederti come un'artista?
            Sono una persona che dipinge, sta agli altri giudicare se sono o no un artista.
 
11. Quali idee creative  ti piacerebbe realizzare?
            Come ho già accennato mi piacciono i contrasti della vita ed essendo un istintivo spesso creo delle opere di getto, ma a volte questa mia impulsività non mi fa esprimere tecnicamente ciò che avrei voluto realizzare.
 
12. Ti consideri un artista  postmoderno (artista degli anni ottanta del Novecento che tende all'impiego, in una stessa opera, di forme estetiche diverse, recuperate anche dal passato)?
            Questo concetto è per me troppo impegnativo, ma se consiste nell’utilizzo di tutte le forme estetiche disponibili lo sono senz’altro.
 
13. Come si deve valutare un'opera artistica?
            Dalle sensazioni che provoca, se essa smuove in chi la osserva dei sentimenti può definirsi un’opera d’arte e lascerà una traccia emotiva indimenticabile.
 
14. L'artista deve reinventarsi ogni giorno?
            Personalmente non me ne sono mai preoccupato.
 
15. Che artisti ammiri e in che modo hanno influenzato le tue opere?
            Caravaggio e Goya sono gli artisti del passato che preferisco, ma amo anche il Picasso del periodo figurativo.
  
16. Quale tra le tue esperienze è la preferita?
            Quello che faccio sul momento è per me sempre clamoroso, ma dopo qualche giorno non mi interessa più, diventa per me un “capolavoro“ già superato da quello che sto facendo al momento. Non ho totem.
  
17. L'arte autentica è l'arte necessaria?
            Mi sembra un concetto fine a se stesso, perché se non viene ascoltata non serve a niente. D’altro canto sono convinto che il messaggio di un artista è comunque un invito alla  pace .


18. Nell'arte non ci sono guide, come sai qual è la cosa successiva che devi fare?
            Non ho mai pensato a cosa fare né prima né dopo, perché non so mai cosa troverò.
 
19. Che ruolo hanno giocato nella tua traiettoria le figure del mercante, rappresentante, gallerista ed intermediari in generale?
            Sono un uomo fortunato, nella mia vita e nel mio percorso artistico ho incontrato un vero amico, Roberto Bertolini, che si è sempre occupato di me  e del mio percorso artistico con passione e generosità.
 
19. Che tipo di commissioni vorresti avere?
            Vorrei incontrare qualcuno che mi dicesse: “Fai quello che ti pare!“
 
21. Quali sono gli strumenti, le tecniche con cui preferisci lavorare?
            Sono anche restauratore e forse è questa la tecnica che mi da più soddisfazione.
 
22. Che cosa consiglieresti a quelli che iniziano?
            Di impegnarsi con passione, ma essere anche onesti con se stessi ed essere consapevoli delle proprie effettive capacità.
             
23. Metti le tue opere in rete? Dove possiamo vederle?
            Le mie opere possono essere viste presso lo Studio d’Arte “Pittura e Restauro“  in Via Dante Alighieri, 29 a Ghezzano (San Giuliano Terme), orario: dal Lunedì al Venerdì dalle 15 alle 19;

oppure su

www.myspace.com/caro-carli
  
24. Quali progetti per il futuro ci sono nel tuo cassetto?
            Non faccio mai progetti perché so per esperienza che non sappiamo mai cosa ci prospetta la vita.
 
25. Quanto le tue esperienze ti hanno influenzato ed in che modo si ritrovano nelle tue opere?
            Ho sempre subito il fascino delle mie esperienze creative e ne ho ricercate sempre di nuove  preferendo le tecniche più pratiche e più veloci.
 
26. Regalaci un libro, una canzone, un film, un disegnatore, illustratore o pittore.
            Non ho mai preferenze, prendo il bello da tutto quello che capita e ricerco comunque in tutte le cose quell’insieme di doti e sentimenti solitamente positivi che si ritengono propri dell'uomo e lo distinguono dalle bestie, quella poderosa combinazione di solidarietà, compassione, comprensione, amore, perdono, cura e gentilezza che si chiama umanità.
           

 

 
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